Il bulgaro Hristo Stoichkov, ex di Barà§a e Pama, con la maglia dei Chicago Fire
Nel 2000 il Commissioner Don Garber decise attuare alcuni cambiamenti nelle regole della Major League Soccer, sì da allinearla alle norme generali della FIFA. La prima cosa a saltare furono gli shootout, che resero, per la prima volta dal 1974, i pareggi una realtà del anche del calcio americano. A sostituire gli shooutout arrivarono due tempi supplementari di cinque minuti con il "golden gol". In caso di ulteriore parità la partita si sarebbe considerata terminata.
I puristi di tutto il mondo esultarono non solo per il vambiamento in se, ma perchè la volontà della MLS e dei tifosi era quello di rendere il soccer uguale al calico che si gioca nel resto del mondo.
La lega fu riorganizzata in tre divisioni per promuovere le rivalità a livello regionale. Fu modificato il sistema delle scelte, e fu stipulato un accordo con la Tahiuchi Academy e la Caribbean Football Union per assicurare giovani calciatori ad una lega in grande espansione. A seguito di questi accordi fu deciso che gli stranieri, se under 23, non sarebbero stati considerati tali. Lo stesso sarebbe valso per i Transitional Players, i calciatori fra i 23 e i 25 anni. Il limite di 4 stranieri per squadra venne quindi preso in considerazione solo per gli stranieri con più di 25 anni.
Il Superdraft del 2000 vide arrivare nella MLS un nutrito gruppo di giocatori dai college. Il più famoso era Nick Garcia, nazionale USA Under 20, che si inserì velocemente e molto bene nei Kansas City Wizards. Sasha Victorine, nazionale olimpico, fu preso dai Los Angeles Galaxy, mentre il suo collega di nazionale Adin Brown passò ai Colorado Rapids.
I Dallas Burn si assicurarono le prestazioni di Aleksey Korol, Soccer America College Player of the Year 1999. Attivarono nella MLS anche tre giovani da Trinidad & Tobago: Travis Mulraine e Adrian Narine ai San Jose Earthquakes, Keyneo Thomas ai Colorado Rapids.
Il progetto della MLS, e della federazione Americana, era quello di dare una possibilità a giovani calciatori stranieri che avevano però i requisiti di diventare cittadini USA e potenziali nazionali.
La MLS prese in quel periodo in cosiderazione l'idea di lanciare una lega femminile, ma saggiamente decise di non mettersi in contrasto con la già affermata WUSA, provvedendo anzi a trovare un accordo con essa.
L'ingaggio più importante dell'anno fu quello del capitano della Germania campione del mondo, ed ex del Bayern Monaco e e dell'Inter, Lothar Mattheus, preso dai New York / New Jersey Metrostars. I MetroStars ingaggiarono anche i colombiani Alex Comas e Adolfo Valencia, entrambi attaccanti. Altri nomi importanti furono quelli del messicano Luis Hernandez e del senegalese Mamadou Diallo ai Tampa Bay Mutiny. In particolare quest'ultimo divenne una stella della MLS, ricevendo numerose richieste dai club europei.
L'apporto di Matthaeus, va detto, fu minimo. Il tedesco passò infatti più tempo a recuperare da infortuni o all'estero per impegni vari, che in capo con la maglia rossonera dei Metrostars. Come lui anche il grande attaccante bulgaro Hristo Stoichkov mostò lampi di genio nei Chicago Fire, ma ebbe grossi problemi fisici.
La MLS del 2000 viene comunque ricordata come quella della rinascita dei Metrostars che dopo un inzio problemantico, grazie agli arrivi di Roy Myers, Steve Jolley, Daniel Hernandez e Clint Mathis, si ritrovarono. Anche i New England Revolution fecero un ottimo campionato, raggiungendo il loro migior posizionamento nella breve storia della MLS, guidati dal miglior centrocampo della lega, composto da Ted Chronopoulos, Imad Baba e John Harkes, e dall'ottimo attaccante Wolde Harris, che segnò 15 gol.
A ovest i Kansas City Wizards si trovarono in testa alla Division grazie all'apporto di stele quali il portiere nazionale USA Tony Meola, dei difensori Peter Vermes, Matt McKeon e Nico Garcia, la miglior difesa della lega. E con davanti, gli attaccanti Kerry Zavagnin, scartato dai MetroStars, e Miklos Molnar, che fecero moltissimi gol, i Wizards si aggiudicarono la Division senza problemi.
Il 2000 fu l'anno peggiore dei D.C. United, che avevano perso alcuni dei propri migliori talenti come Eddie Pope e Raul Diaz Arce. Gli stessi problemi ebbero Columbus Crew e San Jose Earthquakes.
La preoccupazione maggiore per la MLS venne dal calo continuo di spettatori negli stadi (la media spettatori scese a 13.756 per partita dai 14.282 dell'anno precedente) e davanti alla TV. MLS Extra Time, la trasmissione dedicata al calico USA dalla ESPN, fu un successo, ma altrettanto non furono le partite.
Positivo fu invece l'annuncio della costruzione di nuovi stadi per il calcio a New York e Los Angeles. Si iniziò inoltre a pensare di espandere la lega a Long Island, Philadelphia, Atlanta e Seattle. Fu inoltre possibile iniziare le trattative per un contratto collettivo dei calciatori nella MLS. Ma la difesa della lega di fronte all'antitrust USA era costata la bellezza di $10.000.000!
La MLS Cup vide in finale affrontarsi i Kansas City Wizards, che nei playoff avevano eliminato Colorado Rapids e Los Angeles Galaxy, e i Chicago Fire del bulgaro Hristo Stoichkov, che si erano imposti su New England Revolution e NY/NJ MetroStars.
La finale fu giocata il domenica 15 ottobre 2000 al RFK Stadium di Washington, davanti a 39.159 spettatori, presente anche il grande ex calciatore olandese (ed ex della NASL con LA Aztecs, Washington Diplomats e, per un paio di partite, NY Cosmos) Johan Cruyff, già allenatore di Stoichkov nel Barà§a.
I Wizards si imposero 1-0 con gol di Miklos Molnar all'undicesimo minuto, ma l'eroe della partita fu il portierone Tony Meola, titolare della Nazionale USA ai Mondiali del 1990, che salvò la propria porta in almeno dieci occasioni. In particolare si ricordano le parate degli ultimi dieci minuti sull'attaccante Josh Wolff (all'82'), sul centrocampista Dema Kovalenko (all'83') e su Hristo Stoitchkov (all'86' minuto).
Kansas City divenne la terza squadra a potersi fregiare del titolo di campione della MLS, dopo D.C. United e Chicago Fire, ma al termine della partita i tre attaccanti dei Wizards Miklos Molnar, lo scozzese Maurice "Mo" Jhonston e Alex Bunbury annunciarono tutti il proprio ritiro dal calcio giocato.
MLS 2000
GP W D L GF GA Pts
Eastern Division
MetroStars 32 17 3 12 64 56 54
New England Revolution 32 13 6 13 47 49 45
Miami Fusion 32 12 5 15 54 56 41
DC United 32 8 6 18 44 63 30
Central Division
Chicago Fire 32 17 6 9 67 51 57
Tampa Bay Mutiny 32 16 4 12 62 50 52
Dallas Burn 32 14 4 14 54 54 46
Columbus Crew 32 11 5 16 48 58 38
Western Division
Kansas City Wizards 32 16 9 7 47 29 57
Los Angeles Galaxy 32 14 8 10 47 37 50
Colorado Rapids 32 13 4 15 43 59 43
San Jose Earthquakes 32 7 8 17 35 50 29
Quarterfinals:
Los Angeles – Tampa Bay 1-0 and 5-2.
Kansas City – Colorado 1-0, 0-0, 3-2.
New York – Dallas 2-1, 2-1.
Chicago – New England 2-1, 1-2, 6-0.
Semifinals:
Chicago – New York 3-0, 0-2, 3-2
Kansas City – Los Angeles 0-0, 1-2(OT), 1-0 (1-0 TB)
MLS CUP 2000: Kansas City – Chicago 1-0
Marcatori: Molnar (KC) 11'
CHICAGO FIRE: Zach Thornton, C.J. Brown, Carlos Bocanegra, Tenywa Bonseu, Peter Nowak (Lubos Kubik 83), Diego Gutierrez (DaMarcus Beasley 70), Chris Armas, Jesse Marsch (Josh Wolff 59), Dema Kovalenko, Hristo Stoitchkov, Ante Razov
KANSAS CITY WIZARDS: Tony Meola, Chris Klein (Francisco Gomez 89), Nick Garcia, Peter Vermes, Brandon Prideaux, Preki (Uche Okafor 74), Matt McKeon, Kerry Zavagnin, Chris Henderson, Mo Johnston, Miklos Molnar
Arbitro: Paul Tamberino; Guardalinee: Craig Lowry, George Vergara
Spettatori: 39,159
Most Valuable Player: Tony Meola, Kansas City Wizards
Goal of the Year: Marcelo Balboa, Colorado Rapids
Coach of the Year: Bob Gansler, Kansas City Wizards
Goalkeeper of the Year: Tony Meola, Kansas City Wizards
Defender of the Year: Peter Vermes, Kansas City Wizards
Rookie of the Year: Carlos Bocanegra, Chicago Fire
Scoring Champion: Mamadou Diallo, Tampa Bay Mutiny
Fair Play: Steve Ralston, Tampa Bay Mutiny
Referee of the Year: Paul Tamberino
Humanitarian of the Year: Abdul Thompson Conteh, San Jose Earthquakes
Comeback Player of the Year: Tony Meola, Kansas City Wizards
CLASSIFICA CANNONIERI GP G A Pts
Mamadou Diallo, Tampa Bay 28 26 4 56
Clint Mathis, MetroStars 29 16 14 46
Ante Razov, Chicago 24 18 6 42
Diego Serna, Miami 31 16 10 42
Adolfo Valencia, MetroStars 31 16 9 41
Dante Washington, Columbus 30 15 9 39
Wolde Harris, New England 31 15 7 37
Jason Kreis, Dallas 27 11 13 35
Ariel Graziani, Dallas 24 15 3 33
Alex Comas, MetroStars 25 13 6 32
Jaime Moreno, D. C. United 25 12 7 31
Carlos Valderrama, Tampa Bay 32 1 26 28
Junior Agogo, Colorado* 22 10 7 27
Steve Ralston, Tampa Bay 30 5 17 27
Chris Henderson, Kansas City 31 9 9 27
Imad Baba, New England 30 9 8 26
Miklos Molnar, Kansas City 17 12 1 25
Hristo Stoitchkov, Chicago 18 9 7 25
Roy Lassiter, Miami 27 8 9 25
Robert Warzycha, Columbus 30 6 13 25
Dema Kovalenko, Chicago 31 10 5 25
PORTIERI (MinimO 1,100 minuti)
GP MIN SHTS SVS C/P GA GAA W L SO
Tony Meola, Kansas City 31 2826 162 129 83 29 0.92 15-7-9 16
Kevin Hartman, Los Angeles 26 2422 126 91 66 27 1.00 12-7-7 7
Zach Thornton, Chicago 25 2319 127 91 77 33 1.28 15-4-6 5
Joe Cannon, San Jose 26 2420 181 137 106 40 1.49 6-13-7 7
Scott Garlick, Tampa Bay 32 2934 247 184 99 50 1.53 16-12-4 6
Jeff Causey, New England 22 1975 110 67 101 34 1.55 8-8-5 3
Mark Simpson, D. C. United 13 1179 59 38 27 21 1.60 4-5-4 1
Mike Ammann, MetroStars 22 1960 162 108 85 35 1.61 11-9-1 2
David Kramer, Colorado 20 1804 125 79 80 33 1.65 9-8-3 4
Matt Jordan, Dallas 31 2830 188 124 114 53 1.69 13-14-4 7
Mark Dougherty, Columbus 25 2269 170 111 69 46 1.82 10-12-3 3
Nick Rimando, Miami 22 2002 150 102 75 41 1.84 10-11-1 2
Adin Brown, Colorado 13 1146 102 72 39 26 2.04 4-7-1 2
Tom Presthus, D. C. United 20 1741 127 78 45 42 2.17 4-13-2 2
Pepsi Best 11:
P – Tony Meola, Kansas City Wizards
D – Peter Vermes, Kansas City Wizards
D – Greg Vanney, Los Angeles Galaxy
D – Robin Fraser, Los Angeles Galaxy
C – Hristo Stoichkov, Chicago Fire
C – Chris Armas, Chicago Fire
C – Steve Ralston, Tampa Bay Mutiny
C – Carlos Valderrama, Tampa Bay Mutiny
C – Peter Nowak, Chicago Fire
A – Mammadou Diallo, Tampa Bay Mutiny
A – Clint Mathis, NY/NJ MetroStars
All Stars Game 2000: MLS EAST - MLS WEST 9-4
WEST: Tony Meola (Zach Thornton 46'), Robin Fraser (Peter Vermes 46'), Greg Vanney, Marcelo Balboa, Khodadad Azizi (Chris Henderson 46') (Tony Meola 80', Zach Thornton 46'), Preki (Khodadad Azizi 67', Tony Meola 80'), Mauricio Cienfuegos (Luis Hernandez 46'), Peter Nowak (Dario Brose 46'), Chris Armas (Matt McKeon 32'), Ante Razov (Jason Kreis 46'), Cobi Jones (Ariel Graziani 46')
EAST: Mike Ammann (Scott Garlick 46'), Eddie Pope (Mike Clark 32'), Lothar Matthaus (Jay Heaps 46'), Jeff Agoos (Mike Petke 34'), John Harkes, Jaime Moreno (Brian McBride 46'), Steve Ralston (Pablo Mastroeni 34'), Carlos Valderrama, Mark Chung (Mike Ammann 88', Scott Garlick 46'), Clint Mathis (Mamadou Diallo 46'), Adolfo Valencia (Dante Washington 46')
Marcatori: Mathis (East) 2', Razov (West) 17', Cienfuegos (West) 19', Razov (West) 22', Moreno (East) 36', Valencia (East) 39', Nowak (West) 44', Chung (East) 51', Diallo (East) 59', Diallo (East aps) 61', Heaps (East) 65', Washington (East) 67', McBride (East) 76'
Arbitro: Paul Tamberino; Spettatori: 23,495.