1999 – I giovani in luce

L'ottimo centrocampista USA Jason Kreis dei Dallas Burn, MVP 1999

Il 1999 fu un anno in bianco e nero per la Major League Soccer. Il Commissioner Sunil Gulati era stato licenziato lasciando solo alla guida della lega l'altro Commissioner Doug Logan, un personaggio privo di una vera cultura calcistica.

La MLS cercò di correggere questo errore poco dopo, a seguito delle dimissioni di Logan, rimpiazzandolo con Don Garber, ex responsabile della NFL Europe. Anche Garber era privo di esperienze calcistiche, ma aveva raggiunto ottimi risultati nella promozione di uno sport nuovo per il mercato, e con la sua esperienza capì subito che la lega doveva preocccuparsi più di puntare sui suoi tifosi che andare alla ricerca di nuovi, puntando a mantenere la tradizione del calcio mondiale senza cercare di adattare il soccer ai costumi USA. Infatti, iniziò eliminando gli shootout e invertendo il funzionamento dei cronometri, che fino a quel momento erano andati avanti col sistema del countdown. Rilanciò inoltre il calcio in TV, riuscendo ad attirare nuovi sponsor quali Kellogg's, Aquafina, Priceline.com, LEGO, e Best Foods.

Dal punto di vista tecnico, dopo il boom del 1998 dei giovani calciatori americani, tra i quali Stern John dei Columbus Crew, Chris Armas, Ben Olsen e Jason Kreis, alcuni di questi furono messi sotto contratto da club europei, creando seri problemi nel breve periodo alla lega. Ma il vantaggio venne nel medio periodo, sia per la Nazionale USA, che si ritrovò giocatori con molta più esperienza e di livello internazionale, che per la MLS che da questi trasferimenti riceveva prestigio dimostrando di non essere, a differenza di ciò che era sembrata la NASL, un "cimitero degli elefanti" per le star del calcio mondiale.

Dopo l'apertura del Columbus Crew Stadium, un gioiello di 21.000 posti tutti a sedere, altre squadre decisero di costruirsi il proprio stadio, per affrancarsi finalmente dagli impianti di baseball e football. Avvenimento storico fu poi la trasformazione del campo dei Metrostars, il Giants' Stadium, da sintetico in erba vera. Avvenimento storico perchè il Giants' Stadium, oltre essere stato chiaramente la “casa dei NY Giants della NFL, lo era stata a lungo anche per i New York Cosmos negli anni della NASL. E il cd AstroTurf, il campo sintetico dello stadio, aveva dato non pochi problemi a chi vi giocava. Addirittura il mitico Johan Cruyff, dopo aver già  indossato la maglia biancoverde per un paio di partite, rescisse il contratto con i Cosmos a causa delle difficolta tecniche, e soprattutto fisiche, a giocare sul sintetico.

Nella Western Conference Los Angeles, Dallas, Chicago e Colorado si contesero la leadership fino all'ultimo terminando in quest'ordine.
Nella Eastern, i D.C. United arrivarono ancora una volta primi davanti a Columbus. New England e i Metrostars finirono tristemente ultimi, rendendo evidente quello che stava diventando un problema per la MLS, e cioè la mancanza di successi in due delle città  più importanti d'America.

I playoffs andarono avanti senza molte sorprese, vedendo arrivare in finale D.C. United e Los Angeles Galaxy, i vincitori delle due Conferences.

La finale della MLS Cup 1999 si giocò al Foxboro Stadium di Boston, Massachusetts. Per la prima volta la finale si sarebbe svolta sotto l'egida della regola del Golden Goal, a seguito dell'abolizione degli shootout.
I D.C. United regolarono 2-0 i Galaxy con gol di Jaime Moreno e Ben Olsen davanti a 45.000 spettatori, aggiudicandosi il loro terzo titolo.
La partità  iniziò subito in salita per i Galaxy. Dopo 5' infatti, persero il difensore centrale e capitano Robin Fraser, che a causa di una brutta caduta si fratturò una clavicola, sostituito da Steve Jolley.
I D.C. passarono in vantaggio al 19' con Moreno, che chiuse una bella azione Etcheverry-Lassiter.
Washington mantenne tranquillamente il controllo della partita per tutto il primo tempo, raddoppiando poi al al 3' del secondo con Ben Olsen, MVP della MLS Cup, a seguito di un'azione di Hartman sull'out sinistro che aveva sfruttato un grave errore della riserva Jolley, e chiudendo così virtualmente il match.

Nella CONCACAF Champions Cup entrambe le squadre della MLS vennero uscirono in semifinale. I D.C. United furono eliminati dai messicani del Necaxa, mentre i Chicago Fire vennero battuti 5-4 ai rigori dall'Alajuela, squadra del Costa Rica.

Grave fu invece il risultato della US Open Cup nella quale i Rochester Raging Rhinos della A-League batterono nettamente 2-0 i Colorado Rapids, che furono anche accusati di scarso impegno nella competizione. Anche altri club della MLS vennero eliminati nei primi turni della competizione, dimostrando il poco interesse per una coppa che poteva distrarre dal torneo nazionale. Questo atteggiamento cambiò però in seguito grazie all'intervento del Commissioner Garber, che sottolineò come la coppa nazionale dovesse rappresentare un obiettivo importante, come negli altri paesi di grande tradizione calcistica.

MLS 1999

GP W WS LS L GF GA Pts

Eastern Conference
DC United 32 17 6 3 6 65 43 57
Columbus Crew 32 13 6 4 9 48 39 45
Tampa Bay Mutiny 32 9 5 7 11 51 50 32
Miami Fusion 32 8 5 4 15 42 59 29
New England Revolution 32 7 5 7 13 38 53 26
MetroStars 32 4 3 5 20 32 64 15

Western Conference
Los Angeles Galaxy 32 17 3 4 8 49 29 54
Dallas Burn 32 16 3 6 7 54 35 51
Chicago Fire 32 15 3 5 9 51 36 48
Colorado Rapids 32 14 6 3 9 38 39 48
San Jose Clash 32 9 10 3 10 48 49 37
Kansas City Wizards 32 6 2 6 18 33 53 20

Conference Semifinals:
D. C. United – Miami 2-0, 1-0(SO)
Columbus – Tampa Bay 2-0, 2-0
Los Angeles – Colorado 3-0, 2-0
Dallas – Chicago 2-1, 0-4, 3-2

Conference Finals:
D. C. United – Columbus 2-1, 1-5, 4-0
Los Angeles – Dallas 2-1, 2-3(SO), 3-1

MLS CUP 1999: D. C. United – Los Angeles Galaxy 2-0

Marcatori:
19': D.C.– Jaime Moreno (DC) 19', Ben Olsen (DC) 48'

D.C. UNITED (4-4-2): P– #22 Tom Presthus, D — #3 Carey Talley, #23 Eddie Pope, #18 Carlos Llamosa (#4 Diego Sonora 74'), #12 Jeff Agoos; C — #16 Richie Williams, #14 Ben Olsen, #20 John Maessner, #10 Marco Etcheverry (captain); A – #9 Jaime Moreno, #15 Roy Lassiter (#5 Geoff Aunger 87').

LOS ANGELES GALAXY (4-4-2): P- #22 Kevin Hartman; D — #17 Ezra Hendrickson, #20 Paul Caligiuri, #4 Robin Fraser (captain) (#5 Steve Jolley 9' [#7 Zak Ibsen 80']), #3 Greg Vanney; C — #2 Danny Pena (#12 Simon Elliott 73'), #14 Clint Mathis, #10 Mauricio Cienfuegos, #21 Roy Myers, A — #13 Cobi Jones, #27 Carlos Hermosillo.

Honda Most Valuable Player: Jason Kreis, Dallas Burn
MasterCard Goal of the Year: Marco Etcheverry, D.C. United
All Sport Coach of the Year: Sigi Schmid, Los Angeles Galaxy
Pepsi Goalkeeper of the Year: Kevin Hartman, Los Angeles Galaxy
BIC Defender of the Year: Robin Fraser, Los Angeles Galaxy
Rookie of the Year: Jay Heaps, Miami Fusion
Budweiser Scoring Champion: Jason Kreis, Dallas Burn
Snickers Fair Play: Steve Ralston, Tampa Bay Mutiny
Umbro Referee of the Year: Paul Tamberino

CLASSIFICA CANNONIERI

NOME TEAM(S) GAMES GOALS ASSISTS POINTS

Jason Kreis DAL 32 18 15 51
Roy Lassiter DC 30 18 11 47
Ronald Cerritos SJ 31 15 9 39
Stern John CLB 28 18 2 38
Joe-Max Moore NE 29 15 8 38
Ante Razov CHI 30 14 7 35
Jaime Moreno DC 25 10 13 33
Raul Diaz Arce TB* 31 13 7 33
Musa Shannon TB 27 12 5 29
Jeff Cunningham CLB 28 12 5 29
Steve Ralston TB 32 5 18 28
Henry Gutierrez MIA 30 6 14 26
Jorge Dely Valdes COL 32 10 6 26
Marco Etcheverry DC 22 4 17 25
Preki KC 30 7 11 25
Cobi Jones LA 28 8 8 24
Wolde Harris COL 29 8 8 24
Welton MIA* 29 8 7 23
Mauricio Cienfuegos LA 30 3 17 23
Carlos Valderrama TB* 31 4 15 23
* Played for more than one team – Most Recent Team Listed

PORTIERI (Minimum 1,000 minutes)

NOME TEAM(S) GP MIN SHTS SVS C/P GA GAA W L SO

Kevin Hartman LA 32 2870 150 118 85 29 0.91 20 12 11
Marcus Hahnemann COL 13 1170 85 68 60 14 1.08 10 3 4
Matt Jordan DAL 29 2584 172 133 124 31 1.08 17 11 11
Zach Thornton CHI 30 2633 137 99 93 32 1.09 17 12 7
Mark Dougherty CLB 31 2745 152 106 104 35 1.15 18 12 6
Ian Feuer COL 19 1696 99 70 63 23 1.22 10 9 8
Scott Garlick TB 28 2471 193 152 121 36 1.31 14 13 5
Joe Cannon SJ 24 2160 129 95 76 32 1.33 14 10 4
Tom Presthus DC 26 2227 129 88 87 34 1.37 16 8 3
Chris Snitko KC 16 1395 95 66 57 26 1.68 4 10 2
Jeff Cassar MIA 15 1304 83 45 62 25 1.73 5 10 3
Garth Lagerwey MIA 16 1306 107 77 42 27 1.86 7 7 3
Walter Zenga NE 25 2071 140 87 105 45 1.96 5 13 2
Mike Ammann MET 24 2138 155 91 73 51 2.15 6 17 2

AT&T Best 11:

P – Kevin Hartman, Los Angeles
D – Lubos Kubik, Chicago
D – Jeff Agoos, D.C. United
D – Robin Fraser, Los Angeles
C – Eddie Lewis, San Jose
C – Chris Armas, Chicago
C – Steve Ralston, Tampa Bay
C – Mauricio Cienfuegos, Los Angeles
C – Marco Etcheverry, D.C. United
A – Jaime Moreno, D.C. United
A – Jason Kreis, Dallas

All Star Game 1999. EAST – WEST 6-4

EASTERN CONFERENCE -Tom Presthus (Walter Zenga, 46), Eddie Pope (Robert Warzycha, 46), Jeff Agoos (Leo Cullen, 46), Thomas Dooley (Carlos Llamosa, 46), Richie Williams (Stern John, 46), John Harkes (Brian Maisonneuve, 46), Carlos Valderrama, Marco Etcheverry, Ben Olsen (Mark Chung, 46, out at 53), Brian McBride (Joe-Max Moore, 46; re-enter at 54 due to Chung injury), Roy Lassiter (Jaime Moreno, 46)

WESTERN CONFERENCE -Zach Thornton (Matt Jordan, 46), Marcelo Balboa (Lalas, 66, re-enter; Kubik re-enter at 79), Lubos Kubik (Mauricio Wright, 46), Alexi Lalas (Robin Fraser, 46), Cobi Jones (Kosecki, 61, re-enter), Eddie Lewis (Jason Kries, 46), Peter Nowak (Paul Bravo, 46), Preki (Mauricio Cienfuegos, 46), Chris Armas (Ross Paule, 46), Raul Diaz Arce (Carlos Hermosillo, 46), Roman Kosecki (Ronald Cerritos, 46)

Marcatori: Lassiter (EAST) 1', Preki (WEST) 13', Kosecki (WEST) 32', Jones (WEST) 36', Preki (WEST) 38', Moore (EAST) 62', Valderrama (EAST) 73', John (EAST) 83', Wright (WEST) 84', Cerritos (WEST) 89'

Arbitro: Sandra Hunt; Spettatori: 23,277

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