Preki, MVP 1997, con la maglia dei Kansas City Wizards
La stagione d'esordio della lega era andata oltre ogni aspettativa. Il successo consentì di aumentare il salary cap di ogni squadra da $1,19 milioni a $1,3 milioni e venne permesso di ingaggiare un quinto straniero. Riconoscendo il lancio riuscito della lega, la rivista Sports Business Daily nominò la MLS Sport Industrialist of the Year del 1996.
Venendo incontro alle proteste dei tifosi di Kansas City, il nome della loro squadra fu cambiato da Wiz a Wizards e fu fatto un restyling delle divise di ben sette squadre, sì da renderle più vicine alla tradizione del calcio. La MLS decise inoltre che due nuove squadre sarebbero state ammesse a partire dalla stagione 1998: i Chicago Fire e i Miami Fusion.
Durante il suo secondo anno di vita la MLS vide un notevole miglioramento del livello tecnico. Giocatori i altissimo livello come il portiere/attaccante Jorge Campos, il fantasista colombiano Carlos Valderrrama, l'attaccante svizzero Alan Sutter e il nostro Walter Zenga, insieme ad altri 17 giocatori reduci dai Mondiali del 1994 e all'allenatore dei NY/NJ Metrostars Carlos Alberto Parreira, dimostrarono tutto il loro talento sui campi in erba della MLS.
Il campionato vide le due Conferences dominate dai campioni in carica dei D.C. United e dai Kansas City Wizards. Addirittura i D.C. United rimasero imbattuti sino al 1 giugno, infilando una serie di 22 partite senza sconfitte, che terminò rovinosamente nei playoff con una tremenda sconfitta 1-6 con i Wizards. Sempre nella Eastern Conference New England rappresentò un mistero. Con Walter Zenga in porta le prestazioni furono ottime, con l'ex interista infortunato invece non furono assolutamente all'altezza. Riuscirono comunque ad arrivare ai playoff. I MetroStars invece si persero per strada e non riuscirono a qualificarsi nonostante numerosi avvivendamenti in panchina.
La Western Conference fu dominata dai Kansas City Wizards, guidati dal MVP 1997 Preki Radosavlijevic.
I Dallas Burn invece, che sulla carta risultavano essere i più forti, ebbero seri problemi nel mettere insieme le differenti, e forti, personalità della squadra. Anche la sostituzione forzata dell'infortunato Leonel Alvarez con la stella svizzera Alain Sutter non fu d'aiuto. Parte dei problemi derivava anche dall'assenza di una proprietà che fosse di riferimento. I Burn infatti, erano uno dei tre club controllati direttamente dalla MLS.
Nei playoffs vi fu la sorpresa della precoce eliminazione dei Wizards da parte della "cenerentola" Colorado Rapids, che vinse entrambi i match (3-0 e 3-2). Colorado battè quindi Dallas 1-0 e 2-1 per poi perdere senza troppo combattere la finale della MLS Cup contro i D.C. United. I campioni conservarono il titolo vincendo 2-1 davanti ai propri 57.000 tifosi del RFK Stadium di Washington.
La MLS accumulò $40.000.000 di debiti nelle prime due stagioni di vita, ma erano perdite previste per il lancio. Una certa preoccupazione venne dal calo del 16% nelle presenze negli staid, anche se questo poteva essere spiegato dall'effetto novità dell'anno precedente. Un altro problema fu la causa avviata da alcuni giocatori che protestavano contro le paghe basse e l'impossibilità di negoziare un contratto collettivo. Molti però erano i segnali positivi per il futuro.
La lega era infatti riuscita a soppravvivere al continuo flusso in uscita di giocatori a causa delle qualificazioni mondiali. Inoltre per la prima volta una lega calcio professionistica USA era riuscita a giocare due campionati senza modifiche nelle franchigie, e la MLS si era impegnata a prevenire fallimenti o trasferimenti di squadre. Il sistema a più Division stava trovando il suo modus vivendi con la USISL e la A-League, le cui squadre si rivelarono buoni serbatoi per la MLS. E le speranze riposte nel Project 40 con la A-League sembravano essere fondate.
Alcuni problemi derivavano purtroppo dall'inconsistente lavoro di promozione e di marketing, oltre che dalle scarse prestazioni, delle squadre di proprietà diretta della MLS. Questo portò ad un po' di preoccupazione sull'arrivo dei nuovi team l'anno successivo.
Finalmente, in ottobre, la MLS firmò un importantissimo contratto di 5 anni con ABC, ESPN e ESPN2, con un notevole aumento delle risorse disponibili. Cui aggiungere il risparmio di non dover più acquistare spazi televisivi per trasmettere le partite.
MLS 1997
GP W WS LS L GF GA Pts
Eastern Conference
DC United 32 17 4 4 7 70 53 55
Tampa Bay Mutiny 32 14 3 2 13 55 60 45
Columbus Crew 32 12 3 4 13 42 41 39
New England Revolution 32 11 4 4 13 40 53 37
NY/NJ MetroStars 32 11 2 2 17 43 53 35
Western Conference
Kansas City Wizards 32 14 7 2 9 57 51 49
Los Angeles Galaxy 32 14 2 4 12 55 44 44
Dallas Burn 32 13 3 2 14 55 49 42
Colorado Rapids 32 12 2 3 15 50 59 38
San Jose Clash 32 9 3 6 14 55 59 30
Conference Semifinals:
D. C. United – New England, 4-1, 2-1(SO)
Columbus – Tampa Bay 2-1, 1-0
Colorado – Kansas City, 3-0, 3-2
Dallas – Los Angeles, 1-0(SO), 3-0
Conference Finals:
D. C. United – Columbus, 3-2, 1-0
Colorado – Dallas, 1-0, 2-1
MLS CUP '97: D.C. United - Colorado Rapids 2-1
Marcatori: Moreno (DC) 37', Sanneh (DC) 68', Paz (CR) 75'
COLORADO RAPIDS: Marcus Hahnemann, Chris Martinez (Adrian Paz 59'), Steve Trittschuh, Peter Vermes, Matt Kmosko, Marcelo Balboa, Sean Henderson (Ross Paule 81'), Chris Henderson, Paul Bravo (Wolde Harris 27'), David Patino, Steve Rammel
D.C. UNITED: Scott Garlick, David Vaudreuil, Eddie Pope, Carlos Llamosa, Jeff Agoos, Richie Williams, Tony Sanneh, John Harkes, Marco Etcheverry, Jaime Moreno, Raul Diaz Arce
Arbitro: Brian Hall; Guardalinee: Steve Olson, Greg Barkey
Spettatori: 57,431
Honda Most Valuable Player: Preki, Kansas City
MLS Coach of the Year: Bruce Arena, D.C. United
Pepsi Goalkeeper of the Year: Brad Friedel, Columbus
BIC Defender of the Year: Eddie Pope, D.C. United
Bandai Rookie of the Year: Mike Duhaney, Tampa Bay
Umbro Golden Whistle: Esse Baharmast
MLS Cup '97 Most Valuable Player: Jaime Moreno, D.C. United
All Star Game 1997: EAST – WEST 5-4
EAST: Walter Zenga (Tony Meola 46'), Jeff Agoos, Alexi Lalas (Ted Chronopoulos 46'), Eddie Pope (Frank Yallop 46'), John Harkes (Richie Williams 46'), Roberto Donadoni (Steve Ralston 28'), Carlos Valderrama, Marco Etcheverry (Giuseppe Galderisi 46'), Robert Warzycha (Raul Diaz Arce 79', Chiquinho Conde 46'), Jaime Moreno (Brian McBride 46'), Raul Diaz Arce (Chiquinho Conde 46')
WEST: Mark Dodd (Vitalis Takawira 58', Ronald Cerritos 46'), Marcelo Balboa (Mo Johnston 46'), Richard Gough (John Doyle 46'), Diego Sonora, Chris Henderson, Mauricio Cienfuegos, Alain Sutter (Jorge Campos 35'), Preki (Mark Santel 46'), Vitalis Takawira (Ronald Cerritos 46'), Damian (Cobi Jones 46'), Dante Washington (Mark Chung 46)
Marcatori: Washington (W) 11', Campos (W) 44', Valderrama (E) 50', Galderisi (E) 63', Warzycha (E) 66', Williams (E) 70', Takawira (W) 80', Jones (W) 86', McBride (E) 88'
Arbitro: Arturo Angeles; Spettatori: 24,816.