Grande prestazione di Clemens in gara-3
Arriva il giorno di Roger Clemens e quando la serie si sposta in una Houston più calda rispetto alla glaciale St. Louis dell'ultima partita, gli Astros ottengono la loro prima vittoria in queste NLCS.
Il quarantaduenne forse, e con lui il condizionale è veramente d'obbligo, potrebbe anche aver giocato ieri la sua ultima partita della carriera. Se infatti i Cardinals dovessero vincere le prossime due partite Houston sarebbe eliminata e molto probabilmente Clemens annuncerebbe il suo ritiro dal Baseball.
Nel frattempo ritornando alla realtà , bisogna archiviare un'altra prestazione eccellente del lanciatore texano che se non fosse, parlando di lui, ordinaria amministrazione, farebbe parlare di partita della vita per un qualsiasi altro pitcher.
C'era certamente molta attesa per questa gara-3 che finalmente vedeva un lanciatore forte affrontare il lineup atomico dei Cardinals.
Nelle due precedenti partite la squadra di LaRussa aveva continuato il trend delle Division Series giocate contro i Dodgers, cercando di approfittare il più possibile dei lanciatori meno forti nella rotazione degli avversari, costringendoli così ad un anticipato utilizzo del bullpen, che sia per i Dodgers che adesso per gli Astros rimane un punto debole. La dimostrazione di ciò è data dallo scarso utilizzo di Gagne e Lidge, entrato in campo finalmente ieri, dato che la maggior parte delle partite erano state già chiuse da St. Louis negli innings centrali generalmente contro qualche mediocre lanciatore del bullpen.
Diverso il discorso di ieri quando in campo c'è The Rocket e dopo il solito inizio con i fuochi d'artificio, quelli dei fuoricampo battuti e non quelli di gara-2 che arrivavano da una festa su di un battello nel Missisipi, la partita si ferma su un 3 – 2 a favore degli Astros che loro stessi muoveranno per chiudere definitivamente la pratica con altri homeruns per il 5 – 2 finale.
L'inizio è a favore dei Cardinals con un fuoricampo battuto da Walker verso il centro nel primo inning. Nella parte bassa dello stesso però gli Astros si fanno sentire immediatamente, questa volta non è Beltran il primo a colpire, dato che il portoricano viene fatto camminare in prima base, ma è però il primo a passare da casa base quando un singolo di Lance Berkman lo manda a punto. Si presenta subito dopo al box di battuta Jeff Kent ed all'ottavo lancio palla sugli spalti in campo sinistro ed altri due punti per gli Astros che passano a condurre 3 – 1.
Nel secondo inning il primo battitore che Clemens deve affrontare è Jim Edmonds che in situazione di 2 balls e 2 strikes batte un fuoricampo verso l'esterno centro destro dell'Astrodome che rimane ammutolito di fronte al secondo homerun subito da The Rocket in due innings. Inizia li anzi più esattamente dal quarto inning la vera partita di Clemens, quella che insieme a tante altre nella sua carriera ha fatto di questo lanciatore uno dei fuoriclasse del Baseball dei nostri giorni.
La split-finger di Clemens, che è apparsa a partire dal quarto inning, ha iniziato a mietere vittime e praticamente è diventata incolpibile da qualsiasi battitore avversario. Dopo che non era riuscito ad eliminare al piatto nessuno dei primi 10 giocatori affrontati ha piazzato 7 strikeouts agli ultimi 13 battitori che si sono presentati nel box di fronte a lui. All'inizio dell'ottavo The Rocket era pronto a consegnare la palla nelle mani del closer Brad Lidge che finalmente veniva utilizzato per chiudere una partita. Lidge ha dimostrato anche contro i Cardinals ed in una partita di playoff di essere uno delle novità più interessanti della MLB. Ancora una volta con una freddezza disarmante ha cercato la zona strike con lanci potentissimi ed ha totalizzato 5 strikeouts in due inning impedendo la rimonta di St. Louis
Nel frattempo erano ancora gli Astros a fare punti con due fuoricampo nella parte bassa dell'ottavo inning con Carlos Beltran e Lance Berkman contro i rilievi dei Cardinals, Ray King e Danny Haren. Il punteggio veniva fissato sul 5 – 2 e per Houston era la vittoria n. 20 negli ultimi 21 incontri giocati in casa.
La presenza sul mound di un signor lanciatore ha segnato di certo la differenza rispetto alle precedenti due partite giocate nel Missouri. In nove inning e due terzi giocati dagli starters degli Astros tra gara-1 e gara-2 erano stati concessi 7 punti, ieri il partente Clemens in sette ne ha ceduti solo 2. L' attesa per l'arrivo a Houston della serie si è vista subito con un Astrodome colmo ed una atmosfera elettrica dall'inizio dell'incontro che si ripeterà nel quarto match della serie in programma e che potrebbe, questa volta con l'aiuto dell'altro asso degli Astros, Roy Oswalt, significare per Houston il pareggio.
I Cardinals non avendo un grosso supporto da parte dei suoi slugger ed in generale limitati molto in fase offensiva dal duo Clemens – Lidge sono rimasti a lungo in partita grazie alla solida partenza di Jeff Suppan che in 6 inning ha ceduto tre punti agli avversari, ma che ancora una volta ha confermato che Roger Clemens è la sua bestia nera, contro di lui sino ad ora è 0 – 3.
Ed infine ancora un pensiero per Ken Caminiti che è stato ricordato ieri con un video trasmesso al Minute Maid Park prima dell'inizio dell'incontro.