Martinez e Ortiz esultano: 3-0 per i Red Sox !
Dopo le due importantissime vittorie in casa degli Anaheim Angels che li avevano portati sul rassicurante punteggio di 2-0 nella serie, i Boston Red Sox hanno avuto ieri notte la grande possibilità di chiudere la contesa con gli ex campioni del mondo davanti al proprio pubblico.
Per Gara-3 Mike Scioscia si affida a Kelvim Escobar, seguendo la rotation preordinata all'inizio dei playoff, mentre Terry Francona evita di schierare il knuckleballer Tim Wakefield e regala a Bronson Arroyo la platea di Fenway Park.
Come era già successo nella prime due sfide sono i Red Sox a partire meglio, dimostrando una voglia di vincere, di tornare a vincere dopo quasi un secolo di digiuno, del tutto fuori dal comune.
Già nel secondo inning infatti Boston mette punti sul tabellone, grazie al prezioso singolo di Trot Nixon ed al gioco forzato in prima base susseguente alla ground-ball di Kevin Millar.
Boston va dunque avanti, e l'importanza di questo particolare non sta tanto nell'euforia di un pubblico già di per sé caldissimo, quanto nella possibilità di dare tranquillità ad un pitcher non avvezzo ad incontri di questa importanza.
Arroyo infatti trae linfa vitale dal vantaggio dei suoi, e fatta eccezione per il solo HR di Troy Glaus (unico trascinatore di Anaheim in questa serie) nel quarto inning non concede nulla ai battitori degli Angels mettendo a segno anche 7 K.
Intanto il line-up di Boston continua il suo lavoro di sostegno a Bronson, regalando al pubblico un inning da tre punti, il quarto appunto, subito dopo il fuoricampo di Glaus, tanto per freddare gli entusiasmi di Scioscia.
Prima una sacrifice fly di Manny Ramirez, poi un doppio di David Ortiz ed infine l'ormai consueto (nella serie) errore della difesa degli Angels (in questo caso dello short-stop David Eckstein) portano il punteggio sul 5-1 Red Sox.
Quando nella parte bassa del quinto inning poi Manny Ramirez trova il secondo RBI personale di serata per il 6-1 Boston le speranze di Anaheim sembrano finire.
Ma evidentemente lo spirito, o il fantasma, della Rally Monkey, la scimmia della rimonta tanto cara ai tifosi degli Angels, si fa vivo in qualche modo a Fenway Park, seppur in ritardo.
Infatti sotto di 5 punti e 0-2 nella serie Anaheim trova nel settimo inning la ripresa della vita, costringendo Francona a rivolgersi al bullpen ed a sperare.
Ma le speranze del manager di Boston di vedere i propri rilievi amministrare positivamente la partita risultano vane, perché prima una base-ball con le basi piene permette a Jeff DaVanon di segnare il punto del 2-6, poi sempre con 3 uomini sulle basi Vladimr Guerrero gira con rabbia un lancio di Mike Timlin con 2 out e firma un sensazionale grande slam per il clamoroso pareggio, 6-6.
Fenway Park è ammutolito, qualche tifoso già prepara le lacrime, ma per gioire o disperarsi deve aspettare.
La partita va infatti agli extra-inning, con i manager che lanciano sul monte come rilievi anche dei partenti quali Derek Lowe e Jarrod Washburn.
Ed è proprio contro quest'ultimo che Boston piazza il colpo decisivo.
Nella parte bassa del decimo inning infatti si presenta al piatto con un uomo in base e 2 out il battitore designato, mancino, David Ortiz, contro il mancino Washburn.
Primo lancio, swing terrificante di Ortiz: pallina fuori da Fenway Park in campo opposto.
I tifosi di casa sono in delirio: quale modo migliore di vincere una serie di playoff che un walk-off Home Run di uno dei propri uomini più rappresentativi?
Il finale è dunque 8-6 per i Red Sox, che si aggiudicano la serie per 3-0 mettendo a segno uno sweep in una delle sfide che alla vigilia si presentava più equilibrata.
Ora ad attendere Schilling e compagni potrebbero esserci proprio i tanto odiati New York Yankees, avanti 2-1 nella serie contro i Minnesota Twins.
Ma se la forma e lo spirito dei Red Sox rimarrà questo sarà dura per tutti battere le “calze rosse”…