Beltran decisivo in Gara 1
Gli Houston Astros volevano scacciare i fantasmi del passato che li vedono sempre perdenti nelle serie di playoff, addirittura per tre volte proprio contro i Braves, e nella prima partita di questa serie contro i campioni della NL East hanno fatto vedere che la musica è cambiata, e che l'ombra del passato può essere gettata alle spalle, se si hanno nel roster campione come Clemens, Berkman e Beltran.
Il 42enne pitcher degli Astros, pur non brillando a pieno, riesce sempre a salvarsi, nei 6 innings passati sul monte di lancio, facendo uso di tutta la sua esperienza per ovviare a qualche situazione intricata, soprattutto nei primi innings, che poteva tenere in partita Atlanta e vanificare la splendida prestazione del box di battuta.
Clemens è una pedina fondamentale nella rotazione dei pitchers che ha permesso a Houston di rimontare posizioni su posizioni nel finale della regular season e raggiungere i playoff, ma la differenza quest'anno la fa il lineup di battuta, che in gara1 ha mostrato tutto il suo valore e le potenzialità che potrebbero regalare agli Astros il tanto agognato primo successo nella postseason.
Un lineup, quello stilato dal manager Garner, che ha come settimo e ottavo battitore gente come Lance Berkman e Jeff Kent, slugger che nella maggior parte delle squadre della MLB (compresi i Braves) sarebbe sicuramente schierata nella prima metà , ma che data la profondità del box di battuta vanno a chiudere una serie che per i pitchers avversari può essere estremamente frustrante.
Per Jeff Wright, giovane lanciatore di Atlanta, questa è stata una di quelle sere.
Il partente degli Atlanta Braves, che in stagione aveva concesso un esiguo numero di home-run, ha visto i propri lanci spediti fuori dal ball-park per ben 3 volte in soli 4 innings e 1/3 lanciati, concedendo 6 punti che hanno permesso agli Astros di gestire l'incontro fino alla fine.
Dopo che gli originari "Killer B's" Biggio e Bagwell, entrati nella serie con percentuali ridicoli in battuta, avevano contributo a dare il primo scossone al partente di Bobby Cox, ci hanno pensato i nuovi "Killer B's", Berkman e Beltran a dare il colpo di grazia, il 1° base, autore di un home-run da 2 punti nel 3° inning che ha dato il 4-1, poi l'ex Kansas City Royals con un fuoricampo sempre da 2 punti nell'inning successivo che ha sancito il 6-1 e la fine della partita per Wright. All'inizio e alla fine di questo festival degli home-runs di Houston ci sono stati i solo shot di Ausmus, che aveva pareggiato l'incontro, e di Lane al 9° inning su Reitsma.
Atlanta ha perso subito il fattore campo nella serie e ora dovrà affrontare una seconda gara a dir poco decisiva per non dover, per l'ennesima volta, stare a guardare nella postseason dopo una stagione vincente.
Le occasioni perse, soprattutto all'inizio, quando Clemens sembrava ancora risentire dell'infortunio che lo ha tenuto fuori nelle ultime gare di regular season, sono state tante e il rammarico nelle parole di Chipper Jones è chiaro: "Penso che il nostro game-plan sia stato molto buono. Purtroppo abbiamo battuto i suoi lanci quasi subito, ma non siamo riusciti a sfruttare le occasioni".
Andati in vantaggio già nel primo inning con una volata di sacrificio di Estrada (con basi piene però), i Braves hanno messo corridori in posizione punto in tutti e tre gli innings successivi, senza mai però realizzare neanche un punto.
Nel 2° inning con un corridore in terza e uno in seconda base e solo 1 out, Furcal ha subito uno strike-out da Clemens e Giles ha battuto una rimbalzante preda degli interni. Nel 3° con le basi piene, regalate dalle basi ball concesse da Clemens (ben 6 nei primi 4 innings), il rookie Charles Thomas, si faceva ipnotizzare dal ben più esperto avversario sul monte, finendo strike-out cercando di battere un lancio nettamente fuori dalla zona di strike. Nel 4°, infine, con ancora due corridori in posizione punto, prima J.D. Drew alzava un facile pop-up e poi Chipper Jones chiudeva l'inning con una grounded facile facile l'eliminazione da parte degli interni di Houston.
Così Atlanta sprecava una dote che poteva portarla avanti considerevolmente nell'incontro e subito dopo subiva l'inning da 4 punti con i fuori campo di Aumus e Berkman.
A fine partita il vecchio Clemens aveva parole di elogio per i suoi compagni del lineup di battuta, in merito al confronto con gli Astros del passato: "Non penso che dovremmo guardare al passato. Ci sono giocatori diversi ora e questo roster può competere a grandi livelli.".
Dall'altra parte il perdente Wright (quasi 13 di ERA contro il 3.28 della regular season), che ha dovuto subire anche un colpo dopo una battuta di Ensberg nel 4° inning, cerca di non farne un dramma: "Penso di aver compiuto solo un paio di errori gravi nella gara. Loro, purtroppo, mi hanno sempre punito.". Dichiarazione che sa anche di velata polemica verso il proprio box di battuta che, invece, non ha saputo punire per niente le difficoltà iniziali di Clemens.
Stasera si replica immediatamente al Turner Field, con i Braves subito con le spalle al muro, chiamati a vincere l'incontro per non cadere sotto 2 a 0 ed andare a Houston (dove gli Astros hanno una striscia di 18 vittorie) con le speranze ridotte al lumicino di evitare un'altra dolorosa beffa nella postseason.
I lanciatori partenti saranno Oswalt per Houston e Hampton per Atlanta, con l'asso degli Astros chiamato a continuare la sua splendida stagione chiusa con 20 vittorie stagionali e un sensazionale 12-3 nella seconda parte di stagione. Hampton, da parte sua, dall'All-Star break è 8-1 con 3.27 di ERA, perciò la sfida sul monte di lancio appare abbastanza equilibrata anche se Oswalt è sembrato estremamente sicuro in quasi tutte la partite lanciate.
Quello che dovrà cambiare per i Braves è la produttività del box di battuta, soprattutto nei giocatori più importanti come Drew e Chipper Jones, altrimenti la vittoria sarà difficile e la serie diventerà quasi irrecuperabile.