'Trader Jack' non è riuscito a ripetere il miracolo del 2003…
E' passato ormai un anno dal 25 ottobre 2003 giorno in cui i Florida Marlins venivano proclamati vincitori delle World Series 2004. Questa volta Jack McKeon e i suoi ragazzi potranno vedersi i playoff comodamente seduti in poltrona davanti alla tv.
Trader Jack come viene chiamato il manager di 73 anni non è riuscito a condurre la giovane franchigia ai playoff 2004 e adesso non gli rimane altro che la lotta per un secondo posto consolatorio nella NL East che dovrà conquistare nell'ultima serie contro i Phillies.
L'anno scorso riuscì in un'autentica impresa quando a maggio venne chiamato per rimpiazzare il licenziato Jeff Torborg per guidare una squadra che stava andando male e portarla alla conquista della wild card dopo aver letteralmente spazzato via i rivali di Philadelphia e successivamente condurla in quell'incredibile viaggio nella post season che terminò con lo scontro vincente con la corazzata Yankees: fu un vero miracolo!
Adesso dopo la certezza dell'eliminazione non rimane altro che un anello e tanti ricordi emozionanti, ma anche un po' di rammarico perchè la stagione dei Marlins non ha avuto un brutto inizio e ad un certo punto ad agosto, una serie di partite vincenti avevano fatto pensare che il titolo si poteva ancora difendere sino ad ottobre.
Poi sulla Florida si sono abbattuti gli uragani e le sconfitte per i Marlins. La squadra certamente ha sofferto lo sconvolgimento del suo calendario a causa dei problemi atmosferici e soprattutto la rotazione dei partenti si è dovuta sobbarcare molto lavoro in breve tempo costringendo McKeon ad improbabili soluzioni rivelatesi poco redditizie e che gli hanno fatto ricevere pesanti critiche sul suo operato.
Terminata la stagione d'oro, sia per ragioni in parte di budget limitato che di tipo tecnico la squadra aveva cambiato diversi giocatori tra i quali Derrek Lee, Ugueth Urbina ed il catcher Ivan Rodriguez, uno degli artefici del cammino trionfale dei Marlins nel 2003. All'inizio del campionato 2004 esisteva inoltre l'incognita dell'anno da sophomore per chi come Miguel Cabrera o Dontrelle Willis veniva da un esordio stellare nella MLB. Insomma molti i punti interrogativi per la nuova stagione ed effettivamente pochi i pronostici favorevoli per Florida.
Aver cambiato molto la fisionomia della squadra ha avuto le sue conseguenze negative e col senno di poi si può affermare che mantenere il roster dell'anno scorso avrebbe certamente garantito risultati migliori.
Riguardo a questo tema Trader Jack preferisce non parlare perchè secondo lui i suoi uomini hanno combattuto sino alla fine e con un pizzico di fortuna in più e qualche uragano di meno almeno i playoff si potevano raggiungere. Lui l'entusiasmo non lo ha perso nonostante le critiche ed il risultato finale deludente, anzi è quasi certo che rimarrà ai Marlins anche nella stagione 2005.
Guidare questa squadra lo fa sentire sempre più giovane ed il proprietario Jeffrey Loria ha piena fiducia nell'esperto McKeon. Il manager potrebbe così, arrivando alla bella età di 75 anni su di una panchina della MLB, superare Casey Stengel ed avere davanti a se solamente Connie Mack come manager più anziano nell'esercitare la professione e allo stesso tempo superare quota 1000 come vittorie in carriera.
Certo è che la squadra deve assumere un aspetto definitivo e cambiare meno non solo in off season ma anche a campionato in corso a differenza di ciò che è successo negli ultimi due anni.
A metà stagione 2004 il mega scambio con i Dodgers aveva dato tanta speranza ai tifosi dei Fish sia per l'arrivo di un giocatore come LoDuca che nonostante fosse senza dubbio inferiore al pari ruolo Pudge Rodriguez, era un valore aggiunto per un lineup un po' scarso di potenza e poi c'era pure l'aspetto scaramantico nel ritorno di Juan Encarnacion, protagonista della stagione d'oro 2003, infine l'arrivo di qualche lanciatore per rafforzare sia la rotazione che il bullpen.
Nessuno di questi acquisti ha poi avuto un vero effetto vincente nella squadra, tanto che se i Marlins sono stati capaci di rimanere in corsa per un po' di tempo lo si è dovuto a chi nel roster c'era già , magari galvanizzato dal cambio di ruolo come lo strepitoso Jeff Conine di fine stagione.
I Marlins possono sicuramente conquistare il loro giusto spazio nella National League e diventare una franchigia solida che non viva solamente stagione per stagione sperando in qualche altro momento magico. Ci sono dei punti fermi ovviamente che devono essere presi in considerazione.
Innanzitutto un maggior coinvolgimento della comunità che vive ancora con troppo distacco l'attività dei Marlins, la costruzione di un nuovo stadio e l'impegno di Loria nel sostenere economicamente la franchigia con maggior investimento; se non suo, almeno di eventuali altri partner.