George Sisler, il detentore del record di valide in una stagione…
Nome: Ichiro
Cognome: Suzuki
Nazionalità : Giapponese
Obbiettivo: 258 battute valide.
In un anno che ci ha già regalato emozioni non da tutti i giorni come: l’aggancio e successivo sorpasso di Barry Bonds nei confronti di Willie Mays al terzo posto della classifica di tutti i tempi degli homerun messi a segno, con i fuoricampo n. 660 e 661 dello scorso aprile, il perfect game di Randy Johnson nella partita Arizona – Atlanta del 18 maggio (diciassettesimo perfect game in 120 anni di baseball!!!), le 300 vittorie di Greg Maddux (ventiduesimo pitcher della storia) raggiunte il 7 agosto, la sconfitta casalinga di fine agosto subita dagli Yankees ad opera degli Indians di Cleveland (0 – 22), la peggiore in 101 anni di storia del club sportivo più conosciuto del mondo, un trentenne giapponese è alla caccia di uno dei record più datati delle majors, ossia il maggior numero di hits messi a segno in una stagione.
George Sisler nell’anno 1920 colpì la bellezza di 257 valide e da allora (84 anni fa!) nessuno è riuscito a ripetere tale impresa. Sisler detto “Gorgeous George” fu uno de i tanti giocatori di baseball che a dispetto di numeri sensazionali non ottenne la giusta fama, forse per il suo modo di fare pulito e tranquillo che non gli faceva conquistare i titoli dei giornali a differenza in quegli anni di chi come Ty Cobb o Babe Ruth era un personaggio protagonista non solo nel ballpark.
Sisler durante l’università fu anche un ottimo lanciatore e dopo aver firmato per i St. Louis Browns nei primi anni da professionista si divise tra monte di lancio e campo di gioco, alla fine si trovò a ricoprire unicamente il ruolo di prima base e agli inizi degli anni venti era considerato senza dubbio uno dei migliori first basemen in attività . Nel 1920 chiuse la stagione con il sensazionale record di 257 battute valide e con una media battuta di .401.
Negli anni successivi fu capace anche di medie superiori come nel 1922 quando fu MVP dell’American League è terminò l’anno con .420 di media, per quattro volte fu anche leader nella classifica di basi rubate. Purtroppo la sua carriera si dovette interrompere nel 1923 quando a causa di una grave influenza virale iniziò ad avere seri problemi alla vista con sdoppiamento delle immagini.
Rientrò l’anno successivo senza che il suo disagio fosse scomparso, nonostante ciò inizialmente fu artefice di buone stagioni ma in seguito persistendo il problema alla vista i suoi numeri iniziarono ovviamente a peggiorare e chiuse la sua carriera nelle majors nel 1930. Lo stesso anno firmò per Rochester nella International League e fu capace di una media battuta di .303 e primo nella classifica degli assist a dimostrazione del suo grande talento. Nel 1937 entrò nella Hall of Fame.
La nota riguardante Sisler ci fa capire che Ichiro, come lo amano chiamare negli States, non sta tentando di superare un giocatore qualsiasi ma un grande della storia del baseball. Il giapponese di Kasugai arrivato nel 2001 ai Seattle Mariners i suoi record li ha già battuti come primo giocatore nella storia ad aver sempre superato nelle prime quattro stagioni in MLB quota 200 valide per un totale di 840, massimo di sempre.
Il suo primo anno a Seattle nel 2001 rimarrà negli annali. Fu un ingresso a dir poco devastante, MVP e Matricola dell’anno, titolo di miglior battitore con .350 di media, primo nella classifiche delle valide battute, delle basi rubate e delle presenze in battuta con la bellezza di 692 AB.
Negli anni successivi ha confermato il suo valore a dispetto di una squadra sempre più debole che non lo ha certamente supportato molto. Anche quest’anno ha stabilito i suoi record come quello di battere per due volte in un anno 50 valide in un mese, fatto che non accadeva dal 1936 con Joe Medwick.
Adesso però si sta avvicinando all’impresa della sua vita: il record di Sisler; ma il leadoff dei Mariners continua a vivere con la sua consueta calma questo momento e si ha l’impressione che siano più i media ed i tifosi a viverlo con intensità e passione.
Ichiro nelle sue interviste con l’immancabile interprete al suo lato dice con estrema naturalezza che questo, di colpire la palla, è il suo compito e se si trova a farlo nelle majors vuol dire che è bravo, quindi sono gli spettatori che si devono abituare a questo tipo di performance.
Ogni volta che si avvicina un giornalista e gli parla di record che può battere Ichiro scherza e dice che per lui è più difficile andare ad informarsi riguardo ai detentori dei record stessi che a batterli. Il giocatore deve però superare le sue stesse prestazioni dato che in settembre ed ottobre la sua media è sempre scesa, infatti in questi due mesi Ichiro batte .290 che non sarebbe sufficiente per arrivare alle 258 valide.
Dopo il 2 su 4 di domenica contro i Red Sox ed il doppio di mercoledì contro Anaheim il mancino giapponese è a soli 25 valide dal pareggiare Sisler e gli rimangono 20 incontri ciò vuol dire che ha bisogno di una media di 1.3 hit per partita, una prestazione, per chi ricorda come pochi altri il grande Wade Boggs alla sua portata. Ed allora potremmo aggiungere anche questa perla alla collezione 2004 del baseball MLB.