Il campione 2009 della Indy Lights J.R. Hildebrand
Il campione 2009 della Firestone Indy Lights J.R. Hildebrand è già concentrato verso la stagione 2010. Il 21enne pilota californiano si tiene aperta qualsiasi opzione, ma la sua priorità è ovviamente salire di categoria ed approdare nella Indycar Series.
In queste stagioni Hildebrand è emerso come uno dei migliori prospetti dell'automobilismo americano: nel 2005 ha vinto il Team USA Scholarship, nel 2006 il campionato di Formula Ford 2000 la corona e corso anche nella Atlantic Series, nel 2007 ha fatto il suo debutto nella Indy Lights con il team Andersen/RLR Racing, con cui nel 2008 ha vinto la sua prima gara, mentre nel 2009 è passato all'AFS Racing/Andretti Green Racing, vincendo il titolo già nella penultima prova della stagione, disputata sul Chicagoland Speedway, conquistando quattro vittorie e sei pole position.
Inoltre l'anno scorso ha partecipato a due gare della A1GP World Cup ed effettuato un test nella Indycar, sempre con il team Andretti Green Racing.
“Spero di trovare un buon accordo per disputare la prossima stagione in IndyCar”, ha detto Hildebrand. “Sto lavorando sodo per ottenere la possibilità di correre in Indycar il prossimo anno. Penso che la Indy Lights sia un ottimo terreno di prova per poi fare il salto in Indycar. Sento che negli ultimi due anni ho imparato molto, e tutto questo mi servirà per andare avanti nella mia carriera. Le vetture della Indy Lights non sono poi molto diverse da quello IndyCar in termini di caratteristiche generali. Ovviamente con la IndyCar si ha a che fare con molta più potenza, che è la cosa più importante a cui ti devi abituare. Ma non ho dovuto cambiare il mio modo di guidare la vettura più di tanto. Ma comunque quando ho effettuato il test sono stato subito in grado di arrivare alla giusta velocità abbastanza tranquillamente.”
“Di tutte le vetture che ho guidato negli ultimi due o tre anni quella che ho trovato più diversa, salvo forse qualche auto d'epoca, è stata quella della A1GP. Sono completamente diverse, avendo innanzitutto pneumatici differenti. Ci siamo trovati veramente in difficoltà . A volte facevamo una cosa e ci risultava l'esatto opposto, perché il pneumatico era molto diverso. E' stato davvero molto impegnativo.”
Il miglior risultato di Hildebrand in A1GP è stato un quarto posto a Brands Hatch. Anche se la sua preferenza è per Indycar, egli non si preclude alcuna possibilità , ritenendo che i piloti americani possono avere successo sulla scena mondiale.
“Ci sono un sacco di dubbi sui piloti americani che si recano all'estero, forse perché è molto tempo che non vi è qualcuno che abbia un grande successo. Il fatto di correre un genere di corse differente, contro avversari diversi, su circuiti che non hai mai visto prima, può essere scoraggiante. Ma noi siamo andati in grado di superare i problemi, anche se magari i risultati sono stati un po' inferiori a quanto ci aspettavamo. Comunque non c'è bisogno di essere più nervosi del necessario. E' solo un'altra macchina, solo un'altra categoria.”
Hildebrand è grato a Michael Andretti per l'opportunità datagli quest'anno, e rimane fiducioso che il team Andretti, con la riorganizzazione prevista, sarà in grado di trovare un modo per portarlo in Indycar Series. Ma lui sta comunque anche parlando con i proprietari di altre squadre. “Per il prossimo anno sono ottimista”, ha detto. “Certo, la situazione economica non aiuta. Ma allo stesso tempo, forse mi concede un po' di tempo in più, perché la gente sta più cauta e pondera meglio le decisioni che deve prendere. Ho avuto alcuni colloqui positivi e mi sembra che ci sia l'interesse ad aiutarmi a salire di livello. Sto cercando di accumulare un po' di soldi per dare una mano ed avere il maggior numero di opzioni possibili. Cerco di essere il più possibile in controllo del mio futuro.”
Il nome di Hildebrand è stato affiancato anche al progetto USF1, il team americano che l'anno prossimo dovrebbe correre in Formula 1. “Personalmente non stilo una classifica tra Indycar e Formula Uno, su chi sia superiore o inferiore”, afferma Hildebrand.
“La Formula Uno ha ovviamente un livello di prestigio e di supporto più globale, ma credo che sarete d'accordo che non c'è niente come la 500 Miglia di Indianapolis. Niente. Penso che la squadra USF1 sia una grande idea e spero che darà a dei piloti americani meritevoli l'opportunità di provare il loro mestiere oltreoceano, ma penso che ancora resta da vedere se sarà funzionante e competitiva per il prossimo anno, quindi per ora è un po' difficile esprimere un giudizio. Io personalmente non sono stato contattato per un sedile per il prossimo anno.”