Il 2009 è stato un anno positivo per Graham Rahal
Il campionato che sta andando a concludersi ha segnato dei netti miglioramenti per il Newman Haas Lanigan Racing. 4 volte campione della ChampCar con Sebastien Bourdais, il team fondato dal grande attore Paul Newman era accreditato di essere il team che più rapidamente potesse avvicinarsi ai tre top team della Indycar (Ganassi, Penske e Andretti Green). E il 2009 sta confermando queste aspettative.
Anche se non è arrivata alcuna vittoria (contro le due del 2008), il team si è ormai stabilizzato nelle prime posizioni, e anzi sembra aver scavalcato il team di Michael Andretti.
Il team sta sicuramente beneficiando di alcune acquisizioni tecniche.
Indubbiamente l'arrivo di un nuovo ingegnere, Martin Pare, proveniente proprio dell'Andretti Green Racing, che si occupa della vettura di Graham Rahal, ha dato una spinta verso l'alto al team.
Soprattutto, il team ha palesato notevoli miglioramenti sugli ovali, come dimostrano la pole ottenuta in Kansas, il quarto tempo e la buona gara disputata fino all'incidente ad Indianapolis, i cinque piazzamenti nella top 5, tutti risultati ottenuti da Rahal.
Sul Chicagoland Speedway Rahal è andato vicinissimo alla prima vittoria su ovale, a due giri dalla fine era affiancato a Briscoe e Dixon prima di finire quinto. L'altro pilota, il rookie olandese Robert Doornbos, ha invece incontrato diversi problemi, mentre il suo sostituto, lo spagnolo Oriol Servia, è stato capace di andare forte sin da subito, come conferma il quarto posto ottenuto sabato scorso a Motegi.
“I ragazzi del team hanno svolto un grande lavoro. Abbiamo avuto un ottimo ritmo ed è bello aver ottenuto il nostro primo podio su uno speedway da 1.5 miglia e il secondo della stagione su un ovale”, ha detto Rahal alla fine della gara di Motegi, che ha anche finito al terzo posto anche al Richmond International Raceway alla fine di giugno.
“Motegi è un tracciato interessante, diverso agli altri ovali da un miglio e mezzo a cui siamo abituati.”
La gara di Motegi, col terzo posto di Rahal e il quarto di Servia, ha confermato che il team ormai se la gioca per la vittoria fianco a fianco coi migliori. Rahal, che è settimo in classifica a 15 punti dal quinto posto di Danica Patrick, ha prodotto risultati tangibili su tutti i diversi tipi di ovali: terzo a Motegi e a Richmond, quarto a Milwaukee, quinto in Kentucky e a Chicago. A parte in Kentucky (dove comunque è partito decimo) ciascun risultato è arrivato dopo una posizione di partenza nella top 5.
I miglioramenti in qualifica hanno aiutato sicuramente a disputare poi delle buone gare, anche sugli stradali. “Penso che stiamo mostrando un buon ritmo nelle qualifiche”, ha detto Rahal. “Non c'è dubbio su questo, e ci piacerebbe ottenere qualche altra pole prima della fine dell'anno. Alla fine dello scorso anno, ci siamo detti: 'Ok, se l'anno prossimo non siamo nella Firestone Fast Six in almeno tre occasioni, resteremo delusi.' E quest'anno siamo stati nella Firestone Fast Six in ogni stradale a parte uno, Long Beach, dove siamo stati settimi. Quindi direi che siamo andati abbastanza bene.”
“Credo che una parte di questo miglioramento sia dovuto al miglioramento delle mie prestazioni. Mi sento molto più sicuro di andare in pista e fare un bel giro. Quando mi sono unito al team due anni e mezzo fa, ho detto loro che ho sempre sentito che il mio punto debole fosse la qualifica, e se avete mai guardato la mia carriera in passato ho sempre corso bene ma non riuscivo a dare il meglio di me stesso in qualifica. Bene, quest'anno ho migliorato massicciamente questo aspetto, e questo mi fa sentire meglio, perché ritengo che non sia più un mio punto debole. Mi rendo conto che ci sono ancora un sacco di miglioramenti da fare e un sacco di cosa da imparare, ma mi sento molto più sicuro e confidente. Questo è dovuto al fatto che dispongo di una vettura migliore. L'anno scorso la partnership con Justin Wilson è stata molto utile. Lui mi ha aiutato molto, perché anche se le nostre auto non erano così buone come sono quest'anno, lui sapeva come portare in alto la macchina, e questo è ciò che ho imparato da lui. Così quest'anno ci sono state volte in cui abbiamo ottenuto un po' di più di quello che la macchina ci avrebbe consentito. Abbiamo dimostrato che siamo un team che può competere al massimo livello. Questo era l'obiettivo principale della stagione.”
Oriol Servia ha sostituito da un paio di gare Robert Doornbos, autore di una stagione di esordio molto deludente. Servia invece si è subito comportato bene, e nelle ultime tre gare ha sempre terminato nella top ten.
Questa è la seconda volta che il Newman Haas assume Servia come sostituto di un suo titolare: nel 2005 prese infatti il posto di Bruno Junqueira, infortunatosi ad Indianapolis. Servia è rimasto così impressionato dal lavoro del team da dichiarare di credere di poter lottare per il titolo della IndyCar Series nel 2010 se ottenesse un accordo per tutta la stagione.
“Sono contento che il team mi abbia dato questa opportunità “, ha detto. “Abbiamo disputato quattro gare molto buone e siamo in un buon momento, e mi auguro che riusciremo a trovare un accordo anche per il prossimo anno. Penso che potremmo lottare per il campionato se partissimo insieme dal primo giorno. Questo è quello che mi auguro possa succedere.”
Alla fine della gara di Motegi lo spagnolo non era troppo deluso di aver perso il podio a vantaggio del compagno di squadra Rahal.
“Sono estremamente felice per la squadra che entrambi siamo riusciti a finire dietro ai due piloti di Ganassi”, ha detto Servia.
“Sono molto soddisfatto, ma, ovviamente, avrei preferito essere sul podio, ma Graham era molto veloce ed ha fatto un grande lavoro. Sono contento delle prestazioni. Sono soddisfatto di come sono andate le cose.”