Da sinistra, Dale Earnhardt jr, Jimmie Johnson, Jeff Gordon e Mark Martin
Il 2009 per l’Hendrick Motorsports è iniziato a doppia velocità : se Jeff Gordon sta ottenendo risultati costanti ad alto livello che, se anche prolungano la sua astinenza di vittorie, lo hanno collocato al vertice della classifica, se Jimmie Johnson è rimasto attardato in qualche gara da qualche episodio sfortunato ma sostanzialmente per il resto ha sempre corso al vertice, se Mark Martin è tornato alla pole position (due consecutive, ad Atlanta e a Bristol) dopo addirittura otto anni dall’ultima partenza al palo, Dale Earnahrdt jr continua a navigare nella mediocrità .
Jeff Gordon non ha quindi ancora interrotto la sua striscia senza vittorie, che dura dal 13 Ottobre 2007 (data della sua ultima vittoria, nella Bank of America 500 a Charlotte), ma ha comunque iniziato l’anno con quattro piazzamenti nei primi cinque in queste prime cinque gare della stagione, che gli permettono per il momento di difendersi in testa alla classifica dagli attacchi dello scatenato Kyle Busch di questo inizio anno. Il 37enne californiano ha quindi goduto di un buon inizio di stagione, finendo due volte al secondo posto, e con un tredicesimo posto alla Daytona 500 quale risultato peggiore.
Dopo aver combattuto molte volte l'anno scorso con problemi di setup dovuti all’adattamento alla guida delle nuove vetture, specialmente neglii ovali intermedi, Gordon ritiene che il su attuale trend di risultati dimostri che il suo team ha finalmente superato questi problemi grazie al duro lavoro svolto durante i mesi invernali. Ed adesso è fermamente convinto che una vittoria non dovrebbe essere lontana.
“Ho sempre pensato che prima di correre bisogna imparare a camminare” , dice Gordon. “Credo che adesso abbiamo voltato l'angolo. Questa squadra ha veramente dimostrato costantemente in tutte e cinque le gare di questo anno che possiamo dare battaglia per la vittoria. Credo che se continuiamo a fare quello che stiamo facendo adesso, vinceremo delle gare. Penso che non abbiamo veramente raggiunto il nostro pieno potenziale ancora. Stiamo sperimentando qualcosa su cui tutti i ragazzi di questa squadra hanno lavorato sodo nella off-season. E questo lavoro sta già dando i suoi frutti. Credo che possiamo solo fare meglio.”
Jimmie Johnson ha cominciato la stagione con qualche prova sfortunata, coinvolto in due contatti a Daytona e a Las Vegas, e dopo due noni posti ha così terminato a Bristol nella miglior posizione fino ad ora, secondo. Che contro il Kyle Busch di questo scorcio di stagione è sostanzialmente una vittoria. Anche qui insomma si sta lavorando nella giusta direzione.
“Sono molto contento di essere in qualche modo giunto vicino alla vittoria” , ha detto Johnson alla fine della gara di Bristol. “Prima eravamo abbastanza lontani dalle posizioni di testa, ho avuto anche alcune giornate dignitose, è vero, ma sostanzialmente non ero mai in corsa per la vittoria. Oggi invece è quello che abbiamo fatto, lottare per la vittoria. Quindi sono molto orgoglioso di tutto il lavoro svolto.”
Nonostante due rotture di motore e un foratura che lo ha spedito a muro nelle ultime tre gare, anche l’inizio di stagione di Mark Martin si può comunque considerare positivo. Ad Atlanta, dopo un digiuno lungo ben otto anni, Martin è tornato a conquistare una pole position, risultato poi bissato domenica scorsa a Bristol.
Ed adesso i discorsi su un possibile ritiro a fine stagione (Martin ha appena compiuto 50 anni) si possono rimandare nuovamente. Anzi, se Martin volesse guidare per un’altra stagione completa nel 2010 (questa è la prima stagione completa che Martin disputerà dal 2006), il proprietario del team Rick Hendrick ha già detto che la vettura n.5 è pronta per lui. “Ho cercato di fargli firmare un contratto di tre anni, quando abbiamo iniziato a trattare, nella scorsa estate” , ha detto Hendrick prima della gara di domenica a Bristol.
“Dipende tutto da lui.”
Il venerdì precedente la corsa, Martin ha dichiarato che sta considerando la possibilità di disputare l’intera stagione nel 2010, ma che ancora non ne ha parlato con Hendrick. “Un sacco di cose sono cambiate dal mese di maggio e giugno del 2008” , ha detto Martin. “A questo punto delle cose, non è più una questione di contratti. Si tratta di ciò che abbiamo voglia di fare tutti noi. Per adesso c’è la volontà di continuare.”
Chi invece continua a non riuscire ad uscire fuori dai problemi è Dale Earnhardt jr. Finora non è riuscito a finire nella top 10 per quattro volte in cinque gare, e non era certamente questo ciò che era previsto alla vigilia della sua seconda stagione con la squadra di maggior successo in NASCAR nel corso degli ultimi 15 anni. Il tutto gli sta portando molte critiche, specialmente dai giornalisti, con cui inizia ad avere un rapporto non tranquillissimo.
“Ad essere onesto, è difficile rimanere positivi fino a quando tutti i media ti stanno addosso” , ha detto Dale jr. “Noi stiamo cercando di lavorare duramente, ma c’è qualcuno che non lo capisce e sembrano essere fuori dalla realtà della situazione. Noi stiamo cercando di fare il nostro lavoro e questo è ciò che facciamo ogni settimana, ma qualcuno sembra non capirlo.” Negli ultimi giorni erano uscite voci di una possibile sostituzione del suo capo meccanico, Tony Eury jr, ma Earnhardt ha finora sempre smentito di aver parlato di questo con Hendrick. “Lui non mi ha dato nessuna indicazione al riguardo” , ha detto Earnhardt.
Le critiche ad Eury (con cui tra l’altro è legato da un rapporto di parentela) sono una delle cose che più stanno pesando sulla sua stagione. “La persona per cui mi sento più male in questo momento è Tony,” ha detto Earnhardt.
“Viene criticato tanto duramente. Tutti sanno quanto intelligente questo ragazzo è, e sicuramente sa di essere un buon meccanico e un solido capo equipaggio. Ha solo voluto fare questo per vivere, proprio come me. Allora preferisco essere crocifisso io piuttosto che lui. Ogni volta che leggo di lui sui giornali mi sento come se stessi inviando mio fratello in prigione per un crimine che ho commesso io.” Parole forti, che testimoniano il legame tra Earnhardt ed Eury.
Quest’ultimo ha lavorato per Dale jr quasi ininterrottamente sin dal 2000, all’inizio come assistente di suo padre, Tony Eury sr. Ma lo scetticismo di molti addetti ai lavori non è una novità di questi giorni, anzi il rapporto è spesso stato bersaglio di critiche per anni. Alla fine della stagione 2004 ad esempio, quando Tony Eury sr fu promosso da capo meccanico di Earnhardt al ruolo di team manager del team della famiglia Earnhardt e Tony jr fu spostato sulla macchina di Michael Waltrip, per poi essere riuniti nel 2008 quando entrambi passarono all’Hendrick Motorsports.
“Forse non siamo la migliore combinazione pilota-capo meccanico, ma se c’è da fare il nostro gioco, siamo buoni come chiunque altro là fuori” , ha detto Earnhardt.
“Ognuno ha dei difetti, ma noi due lavoriamo ancora molto bene insieme. Nonostante quello che abbiamo passato ci vogliamo ancora molto bene e desideriamo fare ancora qualcosa l'uno per l'altro. Quando raggiungo il circuito non vedo l'ora di vederlo. Siamo davvero molto contenti di lavorare insieme.”
Earnhardt sa però che il modo migliore per togliere pressione su Eury è quello di ottenere dei risultati.
“Sto cercando di dare tutto me stesso perchè ciò accada” , ha detto.
“Questo è il mio obiettivo. Finchè qualcuno mi farà lavorare in questo sport, questo è il mio obiettivo. Vorrei solo che fosse un lavoro più facile per lui.”