La difesa degli Orangeman blocca Harden
Secondo turno della South Down che non riserva alcuna sorpresa. Oklahoma e Syracuse si sbarazzano di Michigan e Arizona State e giovedì daranno vita ad una delle partite più interessanti dell'intero tabellone.
La prepotenza di Blake Griffin contro una delle squadre più fisiche della Ncaa, guidate dal genio e sregolatezza del piccolo Flynn, vero e proprio ago della bilancia di questi Orangemen che cavalcano l'onda dell'entusiasmo e del buon periodo che stanno passando. Sarà una guerra dal 1° al 40° minuto. Guerra vera.
#10 Michigan vs #2 Oklahoma 63-73
Lo picchiano, lo spingono, gli mettono le mani addosso, lo marca uno, poi in due, alla fine anche in tre, ma niente, non si ferma in nessuna maniera possibile. Gli Wolverines si staranno ancora chiedendo se c'è un modo per fermare lo strapotere di Blake Griffin, dato che ieri l'idolo locale nativo di Oklahoma City nel secondo tempo ha fatto tutto quello che gli pareva nell'area avversaria, nonostante coach Beilein le abbia provate veramente tutte per almeno limitarlo in qualche modo.
Onore a Michigan comunque, che dopo soli 5 minuti dall'inizio partita ha dovuto fare a meno del leader Manny Harris, incappato in problemi di falli, e di DeShawn Sims, medicato in panchina per un colpo all'occhio , ma rimanendo in partita per tutto il primo tempo grazie al grandissimo lavoro delle seconde linee. In particolar modo di Anthony Wright, sophomore da 2,7 punti a partita in stagione, che ha tenuto sempre a galla gli Wolverines con una grande prestazione al tiro (4/4 al tiro nel primo tempo) ben supportato da Douglass e Lee.
Con il primo tempo chiuso sul 30-29 per Oklahoma, i Sooners tornano in campo con la voglia di prendere il vantaggio decisivo per chiudere la partita e la premiata ditta formata dai 2 Griffin e da Warren partono subito forte portando i punti di vantaggio a 9 dopo pochi minuti.
Il rientrante Harris cerca di dare la sveglia ai suoi, ma in quel momento inizia il momento migliore di Blake Griffin: 16 punti, 7 rimbalzi e 7/7 dal campo in meno di 10 minuti di gioco.
Gli Wolverines rispondono bene con Lee e Sims che riportano i suoi sul -3, ma subito dopo Harris spende il 4° e 5° fallo in pochissimo tempo e taglia le gambe a Michigan, Oklahoma sfrutta tale assenza per riprende il divario ottenuto ad inizio secondo tempo e chiude definitivamente la partita con un canestro da distanza siderale del play Austin Johnson.
Mostruose le cifre di B.Griffin alla fine, che chiude con 33 punti, 17 rimbalzi, 3 assist; bene anche la partita del fido scudiero Willie Warren con 16 punti e lo stopper Tony Crocker che ha tenuto bene Harris per tutto il periodo che è stato in campo.
Per Michigan 11 punti per Harris e Lee e 14 per Wright e Sims. Se ne vanno dal Torneo a testa alta, giocando al meglio delle loro possibilità , fermate "soltanto" da un tornado di nome Blake Griffin.
#6 Arizona State vs #3 Syracuse 67-78
Che gli Orangeman fossero una squadra che avrebbe fatto la voce grossa all'inizio del Torneo lo sapevano tutti, ma quello che hanno dimostrato nella partita contro i Sun Devils deve far molto riflettere le altre 15 squadre rimaste nel tabellone Ncaa.
Gli uomini di Boeheim sono una squadra con tantissime soluzioni offensive ed una difesa a zona molto ben strutturata, per informazioni potete chiedere a James Harden, completamente annullato nel primo tempo della partita.
La guardia di Arizona State continua il suo brutto periodo realizzativo in una partita dove il suo apporto era più che fondamentale. Schiacciata dalla 3-2 di Syracuse, la squadra di Sendek non riesce ad attaccare in modo costruttivo e si affida un troppo al tiro da fuori ed i 20 tiri da 3 provati nel primo tempo sui 26 totali sono un dato che fa capire le difficoltà che hanno trovato nella metà campo avversaria.
Gli Orangemen dall'altra parte riescono benissimo a capitalizzare gli errori di lettura dei rivali, conducendo benissimo il contropiede ed attirando tutte le attenzioni della difesa su Johnny Flynn, bravissimo a mettere in ritmo e a coinvolgere i compagni. Alla fine del primo tempo Syracuse è sopra di 9 e tira con uno strepitoso 62% dal campo.
Nella ripresa Sundek ha la buona intuizione di spostare Harden a gestire il pallone sulla lunetta, in modo da accentrare la difesa su di lui e di allargare gli spazi per i tiratori che finora stavano tenendo Arizona State in partita. Syracuse soffre questa mossa, ed infatti il giocatore dell'anno della Pac10, pur continuando a litigare con il canestro, è bravissimo a portare su di sé difensori in modo da servire gli esterni ben spaziati sugli angoli o Pendergraph nel caso attirasse uno dei due lunghi sotto canestro.
I Sun Devils riescono ad arrivare sul -4 grazie alle triple di Abbott e Kuksiks, ma Syracuse è una squadra con troppe soluzioni per lasciarsi impensierire dal ritorno degli avversari, e Davendorf con 2 triple consecutive riapre la voragine tra le due squadre chiudendo definitivamente la partita.
Arizona State è stata tradita dalle sue punte di diamante, Harden e Pendergraph. Il primo,nonostante abbia giocato una partita intelligente nel secondo tempo, non ha assolutamente inciso a livello realizzativo (10 punti con 2/10 al tiro); il centro invece è stato letteralmente sottomesso dalla frontcourt avversaria, e chiude la sua carriera nei Sun Devils con 9 punti, 2 rimbalzi e 5 falli spesi troppo velocemente. Bene invece Kuksiks e Abbott autori di 20 punti.
Syracuse torna alle Sweet 16 dopo 5 anni, guidata da un sorprendente Davendorf (21 punti) che sta passando un periodo di forma veramente buono dato che ha scollinato i 20 punti in 4 delle ultime 5 partite, ben coadiuvato dal solito Flynn (11 e 7 assist), da Jackson (13 e 8 rmbalzi) e da un Rautins ispirato al tiro (17 punti).
Ora si troveranno davanti i Sooners di Blake Griffin in una partita che si preannuncia bellissima, anche perché gli Orangemen cercheranno di regalare la vittoria n°800 a coach Boeheim.