La nuova Acura del team Patron Highcroft Racing è tra le favorite per la stagione 2009
Con la 12 Ore di Sebring in programma il prossimo weekend, prende il via la stagione 2009 dell’American Le Mans Series.
Quella che va a cominciare sabato prossimo sarà l’undicesima stagione per l’ALMS, che vide la sua prima stagione nel 1999. Il campionato si è poi rapidamente sviluppato, diventando una delle più affascinanti serie motoristiche, nel giro di pochi anni, con tantissimi fan in giro per il mondo, ed è riconosciuta quasi unanimemente come la categoria top per quello che riguarda le corse endurance.
La crisi economica ha portato, rispetto al 2008, un vero e proprio terremoto, con l’abbandono da parte sia dell’Audi che della Porsche, le grandi rivali della stagione precedente. La casa di Ingolstadt aveva preso parte all’American Le Mans Series sin dal 2000, vincendo il campionato in ogni anno, anche grazie all’apporto di due grandi campioni italiani quali Emanuele Pirro e Dindo Capello, oltre a conquistare 8 vittorie nella 24 Ore di Le Mans.
Nel 2009, l’Audi si dedicherà allo sviluppo del nuovo modello, la R15 TDI (che và a sostituire la pluridecorata R10 TDI) per la classica francese, e disputerà soltanto la 12 Ore di Sebring per testarne le potenzialità (come farà d’altronde anche la grande rivale di questi anni, la Peugeot). “La decisione di ritirarci dall’ALMS è stata molto difficile. Con il team Champion Racing (che gestiva il programma americano) si era instaurata una grande partnership.
La straordinaria dedizione al lavoro e la precisione del Champion Racing è stata la chiave per le vittorie dell’Audi negli ultimi anni in America. Abbiamo raggiunto una serie senza precedenti di vittorie insieme.
Dalla stagione 2000, Audi ha vinto il titolo LMP1 nove volte consecutivamente. Il nostro marchio ha dominato anche nella scorsa stagione, conquistando sette vittorie in undici gare. Le corse hanno supportato perfettamente il lancio della tecnologia TDI nel mercato statunitense”, ha detto il capo di Audi Motorsport Wolfgang Ullrich. Per rimediare parzialmente a questa perdita, Audi ha deciso comunque di far esordire ufficialmente il nuovo modello il 21 Marzo a Sebring.
Altra grave perdita per l’ALMS è stata quella del programma Porsche RS Spyder LMP2, che lascia dopo tre stagioni esaltanti, in cui la Porsche era riuscita a rendere un prototipo LMP2 (più leggero sì, ma anche con un motore molto meno potente degli LMP1) così competitivo con i prototipi di categoria superiore da vincere persino l’ultima edizione della 12 Ore di Sebring, e risultando in molti tracciati ormai sensibilmente più competitiva della fino a quel momento imbattibile Audi.
Nel 2009 la Porsche ha preferito abbandonare l’ALMS, rivolgendosi alla più semplice e meno costosa Grand-Am, per dedicarsi allo sviluppo della nuova 911 Gt3 RSR, che invece sarà regolarmente al via della classe Gt2 dell’ALMS.
Così, la stagione 2009 si preannuncia come una lotta interna tra i team che portano in pista la nuova Acura ARX-02A. Dopo due stagione passate in classe LMP2 a sfidare le Porsche, la casa giapponese (che fa parte del gruppo Honda Motor Company, che infatti le fornisce i motori) ha deciso di fare il salto di classe, passando in LMP1.
I team che usufruiranno di questo nuovo prototipo saranno il Patron Highcroft Racing e il De Ferran Motorsport, mentre il Lowe’s Fernandez Racing ha deciso di continuare con il vecchio modello nella classe LMP2. L’equipaggio favorito, quello più esperto ed equilibrato, è sicuramente quello formato da David Brabham e Scott Sharp, che guideranno l’Acura del Patron Highcroft Racing, che se la dovranno vedere con Gil de Ferran e il giovane francese Simon Pagenaud.
Entrambi potranno contare su dei compagni di squadra d’eccezione per la 12 Ore di Sebring: saranno infatti affiancati dai due piloti del Ganassi Racing nella Indycar Series, vincitori negli ultimi due anni della 500 Miglia di Indianapolis e del titolo. Dario Franchitti affiancherà così Brabham e Sharp al Patron Highcroft Racing, mentre Scott Dixon guiderà l’Acura del De Ferran Motorsport.
Tutto messicano sarà invece l’equipaggio del Lowe’s Fernandez Racing, formato dal proprietario del team Adrian Fernandez e da Luis Diaz, più l’ex ChampCar Micheal Jourdain jr per Sebring. Come si può vedere, il legame tra ALMS e Indycar Series è molto forte, tant’è che tre eventi, le gare a St.Petersburg, Long Beach e Mid-Ohio, vedranno le due categorie affiancate.
Nelle recenti sessioni di test invernali disputate a Sebring il De Ferran Motorsport è sembrato maggiormente a suo agio con i nuovi prototipi LMP1 rispetto al Patron Highcroft Racing, grazie anche all’apporto del campione Indycar e vincitore della Indy 500 2008 Scott Dixon.
Il neozelandese è stato costantemente il più veloce nelle varie sessioni di test disputate sul circuito della Florida, prima che il compagno di squadra Simon Pagenaud facesse segnare il miglior tempo nell’ultima sessione, girando in 1:44.814, tempo migliore del record ufficiale della pista fatto segnare nel 2007 da Marco Werner con l’Audi R10 TDI. Il Patron Highcroft Racing non è mai riuscito ad avvicinarsi a meno di un secondo dai rivali, ed anzi spesso è stato sopravanzato anche dal team di Fernandez con il vecchio prototipo.
Unica rivale della Acura-Honda sarà la new-entry Lola-Mazda del Dyson Racing, che dopo due anni ha lasciato la Porsche per affiancarsi al motorista giapponese ed al suo nuovo prototipo LMP2. Grande attesa e curiosità c’è per questo nuovo prototipo, che era stato portato nel le due ultime gare del 2008 dal piccolo team B-K Motorsports.
Rispetto al modello utilizzato in queste due gare, il modello 2009 è stato costretto dai nuovi regolamenti ad un peso maggiorato di 50 chili e ad una minore aspirazione, oltre che ad una nuova ala posteriore più larga.
Nonostante questo, il passaggio ad un team di maggior spessore come il Dyson Racing, da altre trent’anni impegnato nelle corse per prototipi, dovrebbe garantire una maggiore competitività , come già dimostrato dai test invernali in cui la Lola-Mazda ha girato a pochi decimi di secondo dall’Acura del Fernandez Racing.
I due equipaggi sono stati entrambi confermati dal 2008, e vedranno alternarsi su una vettura Chris Dyson (figlio del proprieatrio del team) e Guy Smith e sull’altra Marino Franchitti (fratello di Dario) e il veterano Butch Leitzinger. Due equipaggi esperti ed equilibrati che potrebbero dare filo da torcere alle Acura se le Lola-Mazda si riveleranno adeguatamente veloci ed affidabili.
Oltre ai prototipi, protagoniste dell’ALMS ci saranno come sempre le vetture Gt. Se la Gt1 è ormai divenuta un monomarca Chevrolet, vedendo iscritte soltanto due Corvette C6R, lotta accesa si preannuncia in Gt2, dove si rinnova il duello tra Ferrari e Porsche, ed anzi si annuncia un nuovo sfidante nella nuova BMW E92 M3 portata in pista dal Rahal Letterman Racing.
A giocarsi il titolo dovrebbero essere presumibilmente i due top team di Ferrari e Porsche, rispettivamente il Risi Competizione e il Flying Lizard Motorsports, entrambi già vincitori di titoli nella categoria.
Il Risi Competizione vinse il titolo nel 2006 e nel 2007, e può schierare un equipaggio che comprende Jaime Melo e Mika Salo, un equipaggio che sarebbe tranquillamente al top anche nelle categorie superiori.
Il Flying Lizard Motorsports risponde con il campione 2008 Jorg Berqmeister, che sarà affiancato da Patrick Long, che l’anno scorso guidava la Porsche RS Spyder LMP2 del team Penske, mentre la seconda vettura vedrà alla guida Darren Law (recente vincitore della 24 Ore di Daytona) e Johannes van Overbeek. Ovvero tutti piloti espertissimi e con anni di corse e vittorie alle spalle nelle categorie Gt.
Chi potrebbe inserirsi nella lotta la titolo è il Farnbacher Loles Racing, altro team Porsche, che schiera un equipaggio ufficiale Porsche formato dall’altro campione 2008 Wolf Henzler e dall’austriaco Richard Lietz (affiancati a Sebring da un altro pilota ufficiale Porsche, Dirk Werner).
Grande attesa c’è per la nuova BMW E92 M3, che sarà portata in pista dal Rahal Letterman Racing, che per questo programma ha abbandonato quello della Indycar Series. Anche in questo caso parliamo di due equipaggi molto quotati ed esperti (Bill Auberlen e Joey Hand su di una vettura, Tom Milner e Dirk Muller sull’altra).
Ci sono state molte innovazioni sulla nuova M3, compreso un leggero tetto in fibra di carbonio, un nuovo sistema di condizionamento dell’aria all'interno della cabina di pilotaggio, ed un nuovo sistema per aiutare la sterzata. Pertanto, l'ALMS servirà ancora una volta da perfetto banco di prova per il costruttore tedesco per sviluppare nuovi sistemi tecnologici che poi potranno essere trasferiti sulle vetture di tutti i giorni.
Ma la vitalità della classe Gt2 è dimostrata dalla grande varietà di costruttori presenti. Oltre Ferrari, Porsche e BMW, saranno presenti infatti anche Panoz, Chevrolet, Ford, Dodge e Aston Martin. Tra queste, quella che ha maggiore possibilità di inserirsi nella lotta tra i tre principali contendenti sarà la Panoz.
Il Team PTG schiererà una Panoz Esperante GTLM per l’equipaggio formato dal tedesco Dominik Farnbacher e dall’americano Ian James, e nei recenti test si è rivelato molto competitivo, girando a pochissima distanza dai due team Porsche. Interessanti anche i tempi della Chevrolet Riley Corvette C6 dell’ LG Motorsports; più indietro invece gli altri.
Insomma nonostante la crisi economica che ha portato via i due principali protagonisti della serie, l’ALMS mantiene ancora tantissimi punti di interesse. L’appuntamento è quindi per la prossima settimana con la 12 Ore di Sebring, che prenderà il via ufficialmente mercoledì 18 marzo con le prove libere, mentre il via della gara è fissato per le 10e30am (le 16e30 in Italia) di sabato 21 marzo.