Gli assi degli Yankees per voltare pagina
Ed ecco che finalmente anche quest'anno alla fine del lungo inverno, siamo giunti alle porte della nuova stagione, che inizierà con qualche giorno di ritardo rispetto alle abitudini, anche per dare la possibilità a tutti i giocatori reduci del World Baseball Classic, di unirsi ai propri compagni per rifinire la preparazione.
Le squadre sono comunque impegnate da ormai tre settimane nello Spring Training ed è in pieno fermento il lavoro dei coaches che si apprestano a definire i rosters in vista di una stagione che come al solito si annuncia lunga e piena di incognite, con l'obiettivo di arrivare ad ottobre in condizioni ottimali per l'eventuale post-season.
E a proposito di post-season, l'American League East si presenta come una delle conferences con il numero maggiore di squadre candidate, dopo le non poche sorprese dello scorso anno, che aveva visto prima gli Yankees tagliati fuori già a settembre, senza nemmeno dare alla blasonata squadra Newyorkese l'onore di tributare l'estremo saluto al glorioso Stadium con una gara di playoffs, e poi i Rays qualificarsi primi nella conference e successivamente eliminare i Red Sox in gara 7 di ALCS dopo un'avvincente rimonta della squadra di Boston. Rays che, ormai a corto di carburante, verranno poi spazzati via dai Phillies in una serie finale facile facile.
Ecco dunque come le squadre si affacciano all'inizio della stagione:
Tampa Bay Rays
I campioni dell'American League 2008 sono chiamati al compito più difficile possibile, quello di riconfermarsi, e sulla carta ne hanno tutte le possibilità .
Potendo contare su un roster pieno di giovani talenti, il manager Joe Maddon avrà a disposizione la stessa batteria di partenti dello scorso anno, che è stata la forza e la sorpresa: gli uomini di punta sono: Scott Kazmir reduce da una stagione da 12W e 8L ed una ERA pari a 3.49; James Shields, 14-8, 3.56; Matt Garza 11-9, 3.70, quindi tutti e tre con una ERA ben inferiore a 4.
A completare il quadro anche Andy Sonnanstine, e qualcuno tra i tantissimi giovani già collaudati lo scorso anno, mentre mancherà Edwin Jackson, ceduto ai Tigers.
Nel Bullpen, oltre ai confermati Troy Percival, Dan Wheeler, J.P. Howell, Grant Balfour e la grande promessa David Price, le novità saranno Joe Nelson, che arriva da un'ottima stagione ai Marlins, il veterano Brian Shouse, in arrivo da Milwaukee, e la scommessa Jason Isringhausen, che dopo essere stato per 7 anni il closer titolare dei Cardinals vuole dimostrare di avere ancora tanto da dare dopo l'intervento all'anca subito lo scorso anno.
Sul fronte position players, per quanto riguarda l'outfield gli arrivi più importanti sono Pat Burrell, fresco campione del mondo con i Phillies, che significa potenza, Gabe Kapler, che lo scorso anno è rinato a Milwaukee dopo l'esperienza in terra del sol levante, e Matt Joyce, altro giovane interessante; si affiancheranno a Carl Crawford, B.J Upton e Gabe Gross, mentre mancherà Cliff Floyd, peraltro utilizzato lo scorso anno esclusivamente come DH, e volato a San Diego.
Nell'infield, invece nulla di nuovo, con Carlos Pena a coprire la prima base, Akinori Iwamura in seconda, Jason Bartlett in posizione di SS, ed il prodigioso Evan Longoria sull'hot corner, con Willy Aybar backup di lusso. Dietro il piatto ci sarà ancora Dioner Navarro.
Se da un lato è difficile trovare punti deboli, si può dire che la forza della squadra sarà probabilmente la grande quantità di talento disponibile, frutto delle numerose prime scelte ai draft ottenute in seguito alle disastrose performance degli anni precedenti, e la freschezza atletica unita alla consapevolezza di chi ha già raggiunto traguardi importanti; la squadra ha infatti tutti i numeri per giocare alla pari con le cugine più blasonate di New York, e di Boston, con cui tra l'altro durante lo scorso anno si è rianimata una ruggine di qualche anno prima, anche se per parlare di rivalità è un po' presto.
Boston Red Sox
I Red Sox si presentano alla nuova stagione senza grossi cambiamenti nel roster: la squadra è sostanzialmente la stessa dello scorso anno e le novità riguardano il monte di lancio: rilasciato definitivamente Curt Schilling, si è puntato su un paio di cavalli di razza dotati di grande esperienza, ossia Brad Penny, che per tutto il 2008 ha dovuto fare i conti con un problema alla spalla destra, e John Smoltz, classe 1967, magari in attesa che qualcuno tra i numerosissimi talenti cresciuti nella farm, come Clay Buchholz o Michael Bowden, trovi la regolarità nelle prestazioni che gli consenta di occupare una posizione stabile nella rotazione. Accanto a loro ritroveremo Daisuke Matsuzaka, Josh Beckett, Jon Lester, e l'amatissimo Tim Wakefield, riconfermato anche per il 2009.
Anche nel bullpen qualche novità : Takashi Saito, anche lui non più giovanissimo, che arriva dai Dodgers dove ha occupato un ruolo importante negli innings finali, Ramon Ramirez, in arrivo da Kansas City a seguito dello scambio con Coco Crisp, ed un'altra scommessa, Wes Littleton, in calo verticale dopo un primo anno di servizio in MLB che lasciava presagire una brillante carriera. Ritroveremo al proprio posto Javier Lopez, Justin Masterson, Hideki Okajima, Manny Delcarmen e naturalmente il super-closer Jonathan Papelbon. Scaricato finalmente Mike Timlin.
Per quanto riguarda i position players, ritroveremo Jason Bay LF, Jacoby Ellsbury CF e J.D. Drew RF; nell'infield Kevin Youkilis 1B, Dustin Pedroia 2B, Mike Lowell 3B e Jed Lowrie e Julio Lugo, il quale rischia però di saltare parecchie gare per la necessità di un intervento in artroscopia, a contendersi il ruolo di SS. E' rimasto irrisolto il problema del catcher, tanto che la dirigenza si è decisa a riconfermare Jason Varitek che ormai da un paio d'anni rappresenta un autentico problema tutte le volte che arriva il suo turno di battuta.
L'unica novità sul campo sarà Rocco Baldelli, nativo del New England, che, problemi fisici permettendo, sarà utilizzato come backup di Ellsbury o Drew, magari contro i lanciatori mancini. Qualcuno poi si aspettava l'arrivo di un nuovo slugger che prendesse il posto di Manny Ramirez, sul campo e nei cuori dei tifosi, ma in questi tempi di crisi John Henry non ha potuto fare più di tanto, pertanto il manager Terry Francona si ritroverà nelle mani lo stesso gruppo dello scorso anno, per altro fortissimo. La buona notizia arriva da alcuni importanti rinnovi di contratto ad un costo molto basso.
Il punto forte di questa squadra sembra dunque essere il monte, ma i più pessimisti ritengono un po' a rischio il reparto delle mazze, soprattutto se J.D. Drew e David Ortiz, che continuerà a coprire il ruolo di DH, dovessero continuare a manifestare i problemi fisici dello scorso anno. Per il momento tuttavia pare essere più a rischio il primo, mentre lo slugger Dominicano dovrebbe aver recuperato completamente, grazie al lungo riposo invernale.
New York Yankees
Offseason movimentata per gli Yankees, che hanno messo a segno diverse mosse di mercato molto importanti, con contratti dalle cifre mai viste prima, ma nonostante tutto sono riusciti a contenere il payroll annuale ad un livello più basso di quello dello scorso anno, grazie alla cessazione degli esosissimi contratti di Andy Pettitte, Mike Mussina, Jason Giambi, Bobby Abreu, e Carl Pavano, avendo il primo accettato un ridimensionamento dello stipendio ad un terzo rispetto allo scorso anno, essendosi ritirato il secondo, ed essendo approdati presso altri lidi tutti gli altri.
Inoltre la squadra è stata colpita indirettamente dalla santa inquisizione del doping per le note vicende legate ad Alex Rodriguez all'epoca dei Rangers, fatto che pur non riguardando gli Yankees, ha scosso l'ambiente e, come sempre, diviso la critica.
I nomi nuovi degli Yankees sono dunque nomi importanti, a cominciare dai pitchers; sono arrivati C.C. Sabathia ed A.J. Burnett, che si collocano tra i partenti accanto a Chien-Ming Wang, al citato Pettitte, ed a Joba Chamberlain, e magari Phil Hughes con l'avanzare della stagione.
Per quanto riguarda il bullpen ha trovato un nuovo contratto Damaso Marte, che presumibilmente sarà il set-up man per Mariano Rivera, indiscusso closer. Accanto a loro ci saranno ancora Edwar Ramirez, David Robertson, Brian Bruney e Jose Veras, tutti molto giovani ma già collaudati lo scorso anno.
L'altro nuovo grosso nome è Mark Teixeira, strappato alle brame dei rivali Red Sox grazie ad un offerta inarrivabile per chiunque non si chiami Steinbrenner di cognome. Coprirà la prima base. Invariate le altre posizioni nell'infield, con Robinson Cano in seconda, Derek Jeter SS ed A-Rod in terza, il quale tuttavia salterà le prime 6-8 settimane di regular season per un intervento in artroscopia all'anca.
All'esterno ci sarà ancora Johhny Damon a coprire il left field, Melky Cabrera al centro e l'altra new entry Nick Swisher a destra, con Xavier Nady come backup. Hideki Matsui dovrebbe essere riservato al ruolo di DH. Infine confermato il catcher Jorge Posada che dividerà il ruolo con Jose Molina.
La squadra è dunque attrezzata nel migliore dei modi per competere per una stagione convincente ed arrivare ai playoffs. E dall'attacco è lecito aspettarsi le cose migliori, oltre che dai grandi nomi schierati tra i lanciatori partenti.
Ma se proprio si vuole trovare un punto debole, si può dire che non guasterebbe una maggiore profondità del bullpen, soprattutto per l'affidabilità ancora tutta da dimostrare da parte dei numerosi giovani che durante la scorsa stagione hanno fatto registrare qualche passaggio a vuoto, ma il campionato è lungo e ci sarà tempo per eventuali aggiustamenti, soprattutto perchè il manager Joe Girardi ha l'obbligo tassativo di vincere e sa che in caso di fallimento non avrà un'altra occasione.
Toronto Blue Jays
Non deve essere facile militare nella AL East per “gli altri”, anche se i Rays nel 2008 hanno dimostrato che con una buona pianificazione tutto è possibile, ma guardando la rosa delle avversarie, proprio considerando anche la nuova minaccia rappresentata dalla squadra di Tampa, i Blue Jays sembrano davvero avere poco spazio, per lo meno questa è la sensazione diffusa, pure a Toronto dove l'interesse per la squadra e per il baseball sembra essere in calo.
Lo ha dimostrato anche lo scarso successo di pubblico ottenuto al WBC dove si è disputato un girone preliminare in cui neppure la presenza della squadra di casa è riuscita a fare registrare il pieno al Roger Centre.
Difatti nella rotazione mancherà uno degli assi degli anni scorsi, ossia A.J. Burnett, che come si è detto è volato a New York. Mancherà per l'intera stagione Shaun Marcum, che trascorrerà il 2009 a recuperare dall'intervento di ricostruzione di un legamento del gomito. E mancherà inizialmente anche Dustin McGowan reduce anch'egli da un intervento chirurgico.
Perciò inizialmente il manager Cito Gaston potrà contare su Roy Halladay, David Purcey, Jesse Litsch, e qualcuno tra Scott Richmond, Casey Janssen, Matt Clement, Mike Maroth, o magari il giovane Brett Cecil, che deve ancora debuttare in Major League.
Nel bullpen ci saranno Shawn Camp, Jason Frasor, Brian Tallet, a dare profondità , e nei late innings Jeremy Accardo, Brandon League e Scott Downs per tirare la volata al closer B.J. Ryan.
Sul campo ritroveremo Lyle Overbay in prima base, al quale Kevin Millar potrebbe dare turni di riposo, Aaron Hill in seconda, Scott Rolen in terza, e Marco Scutaro SS, con Rod Barajas ancora dietro al piatto.
Nell'outfield ritroveremo a sinistra il giovanissimo Travis Snider, che promette di diventare un atleta molto potente, Vernon Wells al centro, che però potrebbe saltare qualche gara per uno stiramento, e Alex Rios a destra. Come backup sarà utilizzato Adam Lind.
Insomma, il monte si è indebolito proprio mentre le rivali si sono rafforzate, quindi appare per lo meno ottimistico parlare di speranze di post season per i Blue Jays, tuttavia si sa che nel baseball tutto può succedere specialmente se i giovani Snider, Cecil e magari il catcher J.P. Arencibia, considerato una bella promessa, dovessero rivelarsi già maturi per la grande lega.
Baltimore Orioles
Per gli Orioles vale lo stesso discorso che abbiamo fatto per i Blue Jays, ossia realisticamente parlando, le speranze di surclassare le rivali sono per così dire pochine, tuttavia la squadra di Baltimore vuole scrollarsi di dosso l'immagine della cenerentola e si è mossa come ha potuto in offseason con alcune mosse per certi versi interessanti.
E' stato infatti scaricato Daniel Cabrera, a dir poco disastroso gli ultimi anni; stessa sorte per i giovani Garrett Olson e Brian Burres che non avevano convinto, mentre ancora incerto appare il destino di Radhames Liz. Svuotato dunque quasi completamente il reparto partenti tranne Jeremy Guthrie, Dave Trembley potrà avvalersi delle prestazioni di Koji Uehara, oggetto misterioso in arrivo dal Giappone, Chris Waters, Rich Hill, e per lo meno inizialmente anche di Mark Hendrickson, firmato con un contratto di 2 anni, oltre qualcun altro fra Hayden Penn, Adam Eaton, e Danys Baez.
Nel bullpen ritroveremo tra gli altri Dennis Sarfate, Matt Albers, Jamie Walker, Chris Ray e George Sherrill come closer.
Qualche modifica anche sul campo, dove Aubrey Huff sarà “promosso” prima base titolare dopo la partenza di Kevin Millar, e Cesar Izturis che dovrebbe essere il titolare in posizione di SS, dopo che per tutto il 2008 vari giocatori si erano avvicendati in quel ruolo senza trovare pace. Non che Izturis prometta di essere un upgrade rispetto ai vari Hernandez, Castro, o Fahey, anzi le perplessità sulle sue attitudini offensive sono parecchie, ma per lo meno potrebbe garantire regolarità .
Cambierà anche il catcher, infatti Gregg Zaun prenderà il posto di Ramon Hernandez, sempre in attesa di proporre il giovane fenomeno Matt Weiters. Ritroveremo invece Brian Roberts in seconda base e Melvin Mora in terza, ed in più ci sarà Ty Wigginton che è reduce da una buona stagione a Houston e che può coprire diversi ruoli difensivi, o anche occasionalmente quello del DH.
All'esterno il giovane Felix Pie, sempre che risolva gli attuali problemi di passaporto, dovrebbe prendere a sinistra il posto Luke Scott, il quale scivolerà nel ruolo di DH, mentre saranno confermati Adam Jones al centro e Nick Markakis a destra, fresco quest'ultimo di un ricco rinnovo di contratto, e Ryan Freel possibile backup.
Veramente difficile dunque pronosticare chi la spunterà fra le maggiori tre candidate, che sono realmente su livelli molto simili, tuttavia gli Yankees sembrano poter marciare leggermente più forte per la straordinaria qualità di tutti i partenti e del lineup nel suo insieme. Se la sorte dovesse assisterli anche sul fronte infortuni e se sarà buona la programmazione da parte dei coaches sull'utilizzo delle energie disponibili, i tifosi potranno ragionevolmente sperare di vincere il pennant e magari quel titolo che manca da ormai troppo tempo.