Il 2009 di Graham Rahal

Graham Rahal guarda ad un 2009 ricco di aspettative

Tra i piloti da tenere d’occhio nel 2009, sicuramente un posto di primissimo piano dovrà  essere riservato a Graham Rahal. Dopo un 2008 ricco di soddisfazioni, prima tra tutte la vittoria (alla prima gara in assoluto nella Indycar Series) a St.Petersburg, diventando il più giovane vincitore di una corsa Indycar, ed in generale di una corsa di una qualsiasi categoria americana a ruote scoperte, all’età  di 19 anni appena compiuti, in tanti si apettano nel 2009 un salto di qualità  del pilota figlio del grande Bobby, vincitore della 500 Miglia di Indianapolis nel 1986.

Il 2009 è atteso così come un anno importante per il pilota americano, evidentemente uno dei più promettenti tra le nuove leve dell’automobilismo a stelle e strisce. Dopo una solita stagione 2007 nella Champ Car World Series, e la stagione 2008 di apprendistato (comunque condito dalla già  citata vittoria a St.Petersburg)nella indycar Series, il 2009 è atteso come l’anno della definitiva collocazione nelle parti alte della classifica. Sempre senza dimenticare che si parla di un ventenne.

L’aspetto che sicuramente deve migliorare maggiormente è quello della prestazioni sugli ovali. Il 2008 da questo punto di vista è stato complicato: la prima gara ad Homestead Rahal la saltò perché aveva danneggiato la sua vettura nei test riservati ai team provenienti dalla ChampCar della settimana precedente, mentre il resto della stagione è proseguito da prove non sempre di alto livello, e qualche botto di troppo (Indianapolis, Milwaukee, Richmond).

Sicuramente l’anno di esperienza gli servirà  ad eliminare quegli errori di gioventù visti nel 2008, come ad esempio quello che lo ha portato a muro ad Indianapolis quando non riuscì a reagire in maniera adeguata ad una situazione tipica della 500 Miglia, ovvero quella di trovarsi in mezzo ad un gruppo in lotta ed un pilota che rientra ai box.

Con un classico errore da rookie, Rahal non seppe reagire in maniera adeguata e finì sullo sporco, andando dritto a muro senza possibilità  di replicare. In generale Rahal dovrà  mostrare una maggiore costanza nelle prestazioni, così da poter tradurre le grandi potenzialità  in risultati.

Sicuramente si spera riesca a migliore gli appena 4 piazzamenti nella top ten (più un quinto nella gara fuori campionato di Sufers Paradise) dello scorso anno, che comunque non hanno reso merito ad una stagione tutto sommato positiva. Tutte questa aspettative vanno sempre ponderate dal fatto che si parla di un ragazzo poco più che adolescente, che ha preso il diploma di liceo (alla New Albany High School) soltanto poco tempo fa, nel luglio del 2007.

Confermato Rahal alla fine della scorsa stagione dal Newman-Haas-Lanigan Racing, il 2009 si presenta pieno di novità  per quel che riguarda il suo team. Il team comincerà  infatti la prima stagione senza il suo fondatore, il mitico attore Paul Newman.

“Sarà  differente andare in pista sapendo che Paul non c’è più” ha detto Rahal.
“Lui era un grande esempio per noi. Paul è stato una grande parte del mio successo, e per me si è trattata di una grande perdita. Era un grande uomo, un modello che tutti cercavano di seguire.”

Oltre alla perdita del suo fondatore, il Newman-Haas-Lanigan Racing presenta novità  anche per qual che riguarda i piloti, avendo sostituito il britannico Justin Wilson (pur vincitore di una gara nel 2008) con il rookie olandese Robert Doornbos, proveniente dalla A1Gp. Inoltre, una terza vettura verrà  schierata per la venezuelana Milka Duno.

Insomma, un allargamento del team che dovrà  portare anche ad un salto di qualità .
Sono in molti infatti ad indicare il Newman-Haas-Lanigan Racing come il team che ha le maggiori possibilità  di inserirsi nella lotta tra i 3 grandi team della Indycar (Ganassi, Penske e Andretti-Green). Ed essendo Doornbos un rookie e la Duno niente di più che un pilota-pagante, non c’è dubbio che la prima punta della squadra sarà  Graham.

Altra novità  importante l’arrivo di un nuovo ingegnere, Martin Pare, proveniente dell’Andretti-Green Racing, che si occuperà  proprio della vettura di Rahal. “Egli ci porterà  un sacco di esperienza e ci potrà  dare un grande aiuto,” ha dichiarato Rahal, durante i recenti test svolti ad Homestead.

Test che hanno palesato dei passi avanti nell’apprendistato sugli ovali di Rahal, che ha terminato la due giorni di prove al decimo posto.

Abbiamo avuto delle buone giornate. Avevamo un sacco di cose da capire, un sacco di cose da provare per rendere la macchina più e efficace e veloce. Abbiamo sicuramente bisogno di imparare molte cose nel periodo di tempo che c’è tra oggi e ottobre, quando si disputerà  la gara qui ad Homestead (sarà  la gara finale della stagione). Alla fine di questi test siamo stati abbastanza veloci e siamo felici dei nostri progressi

Se Graham vivrà  un 2009 all’insegna delle grandi attese e possibilmente di grandi soddisfazioni, sicuramente sarà  per lui un anno particolare, visto che non potrà  confrontarsi col team di suo padre Bobby.

Ovviamente, il padre è stato la sua guida più importante, anche se Graham non ha mai corso per un suo team. Spesso lo scorso anno si vedeva Bobby Rahal inquadrato dalle telecamere più quando si parlava del figlio che non quando si parlava del suo team.

“Su di Graham ci sono molte più aspettative rispetto a quelle che c’erano su di me quando cominciai a correre” ha dichiarato Bobby.
“Come ho sempre detto, portare un cognome pesante, essere un figlio d’arte, è un'arma a doppio taglio: ci sono gli aspetti positivi e le cose negativi.”

E di quest’arma a doppio taglio ne è cosciente anche Graham: “Un sacco di gente dice, 'sei in una grande squadra, ma grazie al tuo nome, al nome di tuo padre.' E fino a quando non si vince, a mio avviso il problema è sempre lì. E rimarrà  sempre. Il problema rimarrà  sempre, fino a quando non avrò avuto più successo di mio padre, e non credo che smetterò di sentire sempre le stesse cose fino a quel momento. Il problema ovviamente è che mio padre ha ottenuto molto successo, e sarà  molto difficile fare altrettanto.”

Insomma, la stagione 2009 sarà  alla fine un po’ uno specchio di tutta la ancora breve carriera di Graham Rahal, ovvero una stagione dal doppio volto: grandi aspettative perché corre per una buona squadra, con del buon materiale e una buona capacità  economica, ma tutto ciò potrebbe facilmente ritorcersi contro di lui se i risultati dovessero, per qualche motivo, non arrivare.

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