James Stewart in azione con la Yamaha #7
Fermatelo! James Stewart Jr. vince anche all'AT&T Park di San Francisco, quinto appuntamento dell'AMA Supercross 2009 davanti a ben 39.414 spettatori. La storia insegna che i numeri applicati allo sport non rappresentano una scienza esatta, ma quanto fin qui conseguito da “Bubba” fa impressione. Cinque gare, cinque vittorie nella propria batteria di qualificazione, ma soprattutto quattro nel Main Event. Il totale porta Stewart a quota 29 affermazioni in carriera, quarto di tutti i tempi superando Ricky Johnson, eguagliato nel precedente appuntamento di Houston. Stare a parlare alla vigilia di Anaheim-3 di un dominio così netto (ma non sorprendente) di James Stewart fa specie ripensando alle difficoltà dell'inizio, con un Chad Reed combattivo e un feeling con la Yamaha problematico. Qualcosa nelle ultime due gare è cambiato: sarà il ritrovato affetto dei tifosi, sarà il ritorno al ruolo di idolo delle folle (anche con l'azzeccata caratterizzazione di “James Bon Jovi”, tanto goffa quanto simpatica) piuttosto che a ragazzo-mediatico ad uso e consumo degli sponsor. Sarà soprattutto perchè “Bubba” è riuscito a trovare il modo di condurre a proprio piacimento la blue YZ450F, ragione espressa a più battute dallo stesso campione in carica del National. Tanti elementi che portano alla conclusione che, in questo momento, semplicemente Stewart è ritornato ad essere “The Fastest Man on the Planet”.
La quarta vittoria di fila è arrivata in una riproposizione di quanto visto a Houston: prima posizione nella batteria di qualificazione, dominio nel Main Event con il bel contorno della Hole-Shot e di un passo di gara da sballo, sempre costantemente sotto ai 50 secondi. Agli avversari niente, forse le briciole. Un secondo posto utile ai fini campionato per Chad Reed, il secondo podio consecutivo per Ryan Villopoto, non più “oggetto misterioso” della top class. Parlando dell'australiano, anche a San Francisco ha vissuto un appuntamento nato male e proseguito peggio. Dopo Houston, all'AT&T Park il portacolori della Rockstar Makita Suzuki è riuscito a portare a casa 22 punti, limitando a 6 il vantaggio in classifica generale da “Bubba” Stewart.
Col senno di poi, va benissimo così, ripensando a come era iniziata la giornata di gara. Prima sessione di prove, primo giro: Chad Reed sbaglia l'impostazione del triplo, vola a terra rovinosamente. Sopraggiunge Joshua Grant, lo centra in pieno. Si teme un infortunio per entrambi, ma per fortuna solo un grande, grandissimo spavento: Reed sarà secondo in gara, Grant quarto proseguendo la propria personale striscia di risultati positivi. Per il Campione in carica non è certo il modo migliore per ritornare a competere questo weekend ad Anaheim; se nelle prime gare era l'ombra di Stewart Jr, negli ultimi due appuntamenti ha visto il rivale soltanto sul podio. Irraggiungibile, imprendibile. Per una perfetta contrapposizione, i miglioramenti di Stewart hanno offerto un Reed in flessione rispetto all'inizio, non più in grado di ripetere i tempi sensazionali con costanza e facilità .
Se “Bubba” ha raggiunto un feeling “esagerato” con la Yamaha, Reed con la Suzuki ha incontrato qualche piccola battuta di arresto. Errori, partenze sbagliate (nella Heat era addirittura ultimissimo nello spunto dopo l'abbassarsi del cancelletto di partenza!), rimonte di problematica risoluzione. “Ad Anaheim-3 ci sarà la svolta, torneremo al livello delle prime gare”, ha assicurato l'australiano: lo sperano tutti, al fine di continuare a vivere una stagione aperta ad ogni possibile evoluzione e scenario.
Di certo per veder battere in Stewart nel presente dobbiamo sperare in un “risveglio” di Reed, anche perchè Ryan Villopoto ha trovato sì la costanza, ma non la velocità per battere il #7. “A Houston è arrivato il primo podio, qui il secondo ed in più mi sono avvicinato ai primi: il mio obiettivo è di lottare con Stewart e Reed, a San Francisco ci son riuscito con Chad…”. Professa bene il portacolori Monster Energy Kawasaki: in California, a tratti, era in lotta per la seconda piazza, mantenendo il ritmo della Suzuki #1. La sensazione è che però Villopoto di strada ne dovrà fare per raggiungere “Bubba”, e non basteranno solo qualche gara a proporlo come contendente fisso per la vittoria.
Di certo a Villopoto va molto meglio rispetto al suo compagno di squadra Tim Ferry, caduto e infortunatosi al via della propria Heat (stretto da Stewart e Short, centrato da Summey). Irriconoscibile anche l'altro veterano della serie, Kevin Windham, sesto sul traguardo e non più pilota di riferimento Honda in griglia: Andrew Short è infatti quinto con la CRF-Red Bull, preceduto tuttavia da Josh Grant confermatosi nella top-five, il suo obiettivo per questo 2009.
Sabato l'AMA Supercross ritornerà all'Angel Stadium per il terzo ed ultimo appuntamento stagionale ad Anaheim, con un tracciato spettacolare disegnato anche grazie alla collaborazione di Jeremy McGrath, il quale ha volutamente pensato ad un layout in grado di proporre lotte testa-a-testa e sorpassi. Sempre che, nei confronti di James Stewart, sia possibile…