Una foto suggestiva della Ferrari del Team Risi, fatta domenica a Sebring
Nella vita di tutti i giorni risulta difficile rimanere impassibili, quando c'imbattiamo percorrendo le strade dell'italica penisola, nel rosso Ferrari. La testa si gira, la nostra attenzione viene colpita e deve essere saziata magari anche solo con un'occhiata furtiva. E' l'effetto che produce quel magico colore.
La stessa osservazione si può traslare all'interno del mondo americano dell'ALMS trovandone pronta conferma. Per i giornalisti è sempre motivo principali di commento. Per gli avversari è motivo di confronto tecnico-sportivo in pista e fuori. E il cuore Ferrari in the Series batte forte grazie a Giuseppe Risi, fondatore dell'omonimo team nel lontano 1997.
Allora con la denominazione di Doyle-Risi e dal 2001 con la denominazione attuale. Storia di successi quella che ha scritto sullo sfondo delle corse automobilistiche americane questa squadra, a partire dal 1998, quando con schierando in pista una 333SP ha vinto il World Sports Car Championship. Entrata nel 2002 nell'American Le Mans Series, saliva sul podio di due corse senza aver preparato come le rivali la stagione e rimpinguava il proprio bottino nell'anno seguendo con la coppa ALMS IMSA come miglior team privato.
Nello stesso anno partecipando alla Daytona 24 con la Ferrari 360 GTC, conquistava un sorprendente secondo posto. Nel 2006 Risi Competizione ha conquistato il titolo nella categoria GT2 dell'ALMS, dopo aver integrato nel proprio programma tecnico sportivo la Ferrari 430 GT e vincendo nello Utah, a Portland, Mosport e Laguna Seca.
Titolo bissato nel 2007 con la ciliegina sulla torta composta dalla vittoria della 12 Hr di Sebring. Nel mezzo l'esperienza tecnica dello staff è stata messa a disposizione tramite mirate partnership con altri teams, che hanno partecipato all'ALMS come Maserati Corse nel 2005, e con il Rand Racing Team nella stagione 2002 per il campionato della Grand Am Series. Un binomio quello chiuso con una stagione perfetta: 10 gare; 10 poles; 10 vittorie. Abbiamo sfogliato alcune pagine del libro dei ricordi. Ma oltre le vittorie come detto, c'e' anche il marchio Ferrari che il team Risi mantiene cosi competitivo in un campionato cosi difficile.
Tornando ai giorni nostri, nella prima gara svoltasi a Sebring per il campionato 2008, come vi abbiamo riportato in una news, il team Risi non ha ottenuto la vittoria nella sua categoria per un errore di Jaime Melo, che è incorso in un incidente con una macchina rivale, la N.#87 Porsche del team Farnbacher Loles, compromettendo per i danni la prosecuzione della gara.
Per chi fosse anche solo curioso di conoscere qualche aspetto di questa competitiva gara automobilistica, consigliamo la lettura del blog tenuto sul sito ufficiale di Risi Competizione da Donald Pierce, amico di Playit e persona tuttofare della squadra, a questo link.
Lo stesso Mr.Pierce ci conferma spesso le alte speranze di vittoria della sua squadra per questa stagione: ” Si puntiamo al tris del titolo e siamo convinti delle nostre possibilità con il duo Mika Salo e Jaime Melo in primis e per l'elevata competitività che ci consente la Ferrari 430GT. Abbiamo la squadra con la maggiore esperienza dell'ALMS e di nuovo due dei piloti più esperti. Non ci nascondiamo le difficoltà del compito che ci attende, che si materializzano nelle Porsche, il nostro avversario più agguerrito. “
Il tutto mentre è ancora viva nella memoria dei componenti della squadra, il momento più bello della loro esperienza nell'ALMS, costituito con l'incredibile vittoria a Sebring lo scorso anno ottenuta con uno scarto di .202.
L'ALMS ha tanti aspetti che pian piano ci piacerebbe scoprire nel nostro impegno notturno con playit, e tra questi per esempio vorremmo sapere: Quale e' il fascino dell'ALMS per un pilota? Tra parentesi, se il tempo ce l'ho permetterà , gireremo questa domanda a qualche altro pilota che compete in the Series nel corso della stagione.
Ora, grazie a Mr.Pierce, abbiamo potuto girare questa domanda a Mika Salo, prima guida della squadra e questa è la risposta che ci è pervenuta: “Non è un solo aspetto, ma un insieme di situazioni ed emozioni. Per un pilota si tratta per esempio di competere con il proprio mezzo con i milgiori produttori al mondo: Porsche, Audi, Corvette, Aston Martin, Ferrari; tutti in una volta e nello stesso tracciato. Poi si compete con auto di quattro differenti classi, con tutti i problemi che questo comporta per noi in pista. In più i piloti hanno la possibilità di competere in stagione in gare completamente diverse: sprint races della durata di due ore e 45 minuti, o gare lunghe come la 12 Hours of Sebring.”
A presto.