Jimmie Johnson concentrato per la finale stagionale
L'allievo sta superando il maestro. Ovvero a Jimmie Johnson manca l'ultima fatica per centrare la sua seconda Nextel Cup, la corsa di domani in Florida ad Homestead, che come ormai tradizione chiude la lunga stagione NASCAR. Con quella che sulla carta è poco piu' che una passerella, il pilota dela Chevrolet #48 potrebbe chiudere un'altra stagione indimenticabile.
E tanti indizi riconducono proprio all'avversario che Jimmie si appresta a battere, quel Jeff Gordon che è stato il suo mentore, che lo ha portato al team Hendrick, e che è anche di fatto il copropietario della sua vettura. L'ultimo a vincere due titoli consecutivi è stato infatti Gordon, anni 1997-1998.
Nel 1998 Jeff è stato anche l'ultimo a riuscire ad andare in doppia cifra con le vittorie, che furono 13. Il successivo è proprio il Johnson targato 2007 che ne ha già vinte 10, in attesa di vedere se dopo le quattro consecutive che lo hanno portato al comando della Chase, riuscira' a centrare la quinta in fila che lo renderebbe l'unico dell'era moderna in grado di compiere un'impresa simile.
In effetti la competitività , e la relativa facilita' con cui Johnson puo' gestire le gare avendo sempre a disposizione le risorse giuste nel momento decisivo, lasciano poco spazio a ribaltamenti dell'ultimo momento. Il team della macchina numero 48 ha raggiunto l'alchimia perfetta. La sinergia tra pilota, meccanici, crew chief e vettura è al suo massimo in questo momento. E da quando si è passati al formato con la Chase nessuno è stato piu' caldo di Jimmie in questa fase. Ben 11 le gare di Chase che ha vinto dal 2004, dove altri piloti arrivano al massimo a 4.
In quel 2004, anno introduttivo della Chase, Johnson chiuse secondo dietro il vincitore Kurt Busch, per soli otto punti, causa un episodio sfortunato con una gomma. Con quel titolo e quello che in tutta probabilià farà suo domani, farebbero tre in quattro anni, roba da New England Patriots come qualcuno azzarda negli States. Ma cè ancora tutto il tempo nei prosimi anni, per sua fortuna e purtroppo per gli altri piloti.
"E' finita" è stato il commento di Gordon a Phoenix, poco dopo essere sgusciato fuori dal finestrino della sua Chevy #24, affaticato e con lo sguardo perso un po' nel vuoto, scrutando il suo compagno-avversario festeggiare nella Victory Lane. Quei minuti silenziosi tra l'uscita dalla vettura e quelle due parole laconiche lasciano intuire una riflessione su un campionato condotto sempre in testa, praticamente dall'inizio, che sfugge via sotto le vittorie a raffica di colui che una volta era l'allievo.
Nelle ultime 400 miglia della stagione Johnson in pratica dovra' preoccuparsi solo di arrivare al traguardo, cosa tra l'altro sempre avvenuta quest'anno, visto che arrivare in 18esima posizione sara' sufficiente per vincere la Nextel Cup grazie agli 86 punti di vantaggio con cui affrontera' l'ultimo start del 2007. Se dovesse mettere presto in cassa anche i 5 punti per u giro percorso al comando diventerebbe buono anche il 19esimo posto.
Per uno che arriva da quattro vittorie si tratta di ordinaria amministrazione, anche se come detto da Gordon, la pressione ora sara' solo su di lui. "Non penso alla gara, il campionato è fuori discussione, penso a cosa si dovra' fare in offseason per poter battere Jimmie nel 2008, perché quello che abbiamo fatto fino ad ora non è abbastanza".
Ma l'allievo ormai ha imparato a gestire anche la pressione piu' dura e a meno che un tornado non tolga di pista la #48 per portarla sulla spiaggia di Miami, la Nextel Cup rimarra' al suo padrone. Che sulla spiaggia ci andra' a festeggiare.