Lemon in azione con la maglia dei Miami Dolphins
Probabilmente sarà rimandato ai posteri come colui che ha ritardato l'esordio di John Beck, quarterback rookie di Miami che dovrebbe esordire questa domenica contro Buffalo, piazzandosi tranquillamente alle spalle della linea offensiva per dirigere, con non pochi grattacapi, il singhiozzante attacco dei Dolphins in queste prime dieci partite stagionali; stiamo parlando di Cleo Lemon, nato a Greenwood, in Mississippi, il 16 Agosto 1979, e arrivato in Florida nel corso della stagione 2005, a corredo di una trade secondaria che mandò sulla costa ovest degli USA, direzione San Diego, il collega A.J. Feely e un sesto round del draft 2006.
Entrato in NFL come undrafted free agent nel 2002, quando a gennaio firmò il suo primo contratto professionistico con i Baltimore Ravens, Lemon perse per intero quella che avrebbe dovuto essere la sua stagione da rookie, 2001, non riuscendo ad entrare tra i selezionati al draft nonostante le ottime credenziali con cui era uscito da Arkansas State; con la divisa degli Indians il quarterback ha settato 16 record dell'università , che erano addirittura 17, come il suo numero di maglia, quando la lasciò nel 2000, al termine della sua carriera collegiale.
Figlio di una professoressa universitaria ed un insegnante che nel tempo libero faceva l'allenatore di basket nella high school, Cleo ha sempre anteposto la sua carriera accademica a quella sportiva, proprio per questo scelse di giocare in un college minore accantonando proposte interessanti; nei suoi quattro anni ad Arkansas State l'attuale Dolphins ha lanciato per 7,708 yards, 48 touchdown, 33 intercetti, disputando la sua stagione migliore da sophomore, 1998, quando si impose alle attenzioni dei media nazionali lanciando per 2,721 yards e 14 touchdown.
Passato professionista tre anni più tardi Lemon "spende" le sue prime due stagioni ai margini della National Football League, prima con la pratice squad dei Ravens e poi con quella dei San Diego Chargers, squadra che lo ha messo contratto nella primavera del 2003; con la franchigia californiana esordisce durante la preseason del 2004, mantenendo una media del 63 % di passaggi completati e lanciando per 178 yards mentre ricopre il ruolo di terzo quarterback alle spalle di Drew Brees e Doug Floutie, nell'attesa che il rookie prima scelta Philip Rivers rientrasse dall'holdout.
Nel 2005 Cleo comincia la stagione sempre con i Chargers, scendendo ancora in campo nelle partite di preseason, concludendo la stessa con 369 yards lanciate, 3 touchdown, nessun intercetto, e un rating, 111.7, che lo eleva tra i migliori del ruolo nella NFL; la partenza di Floutie lo promuove a terzo quarterback anche durante la stagione regolare, ma il 18 ottobre il coach di San Diego decide di accettare le richieste dei Miami Dolphins, dando il via alla trade sopracitata che lo porta in Florida.
Con Miami Lemon rimane il terzo in depth chart fino a fine stagione, ma durante l'offseason nei training camp dimostra il suo valore, conquistando i consensi da parte del coaching staff e assestandosi saldamente per il ruolo di secondo backup di Culpepper, appena arrivato in Florida dopo l'avventura in Minnesota; ancora ottimo in preseason, che chiude con 721 yards lanciate, 3 intercetti, il quarterback originario di Greenwood rimane alla finestra fino all'infortunio di Dante, quando diventa ufficialmente la principale alternativa per il neo titolare Joey Harrington.
Con l'ex Lions starter Cleo si siede sulla sideline per 9 partite, prima di fare il suo esordio nella NFL alla quindicesima settimana, il 17 dicembre, quando entra in campo contro i Buffalo Bills, completando 9 passaggi su 16 per 98 yards senza touchdown ne intercetti, dopo l'infortunio che colpisce Harrington; otto giorni dopo lancia il suo primo touchdown nella lega dopo aver sostituito nuovamente Joey durante l'halftime del Monday Night Football contro i New York Jets, concludendo con 104 yards e un buon 107.3 di rating.
Prima della fine della stagione 2006 Lemon riesce anche a giocare la sua prima partita da starter contro Indianapolis, lanciando per 210 yards, 1 touchdown, 1 intercetto, dinnanzi al pubblico dei futuri campioni del mondo; con l'avvento in Florida di Cam Cameron, suo ex offensive coordinator a San Diego, le sue quotazioni paiono salire vorticosamente, facendo addirittura pensare che possa diventare il nuovo quarterback titolare dei Dolphins, cosa puntualmente smentita dall'arrivo di Trent Green e la chiamata al draft di Beck.
La presenza di un quarterback rookie in squadra garantisce comunque a Cleo di mantenere il posto di backup alle spalle dell'ex quarterback di Kansas City, e dopo aver disputato una discreta preseason, si ritrova in campo alla quinta settimana dopo l'ennesima concussione subita dal titolare; dopo aver lanciato per 151 yards e 1 intercetto contro Houston, l'ex Indians di Arkansas State esplode a Cleveland, una settimana più tardi, andando a segno in ben quattro occasioni, 2 su TD pass, con 256 yards, e 2 su corsa.
L'ottima prestazione fornita contro i Browns non permette comunque a Lemon di guidare Miami alla prima vittoria stagionale, risultato che sfugge anche nella partita successiva, quando al cospetto dei fenomenali Patriots riesce a raggiungere l'endzone solo con le proprie gambe, realizzando il suo terzo touchdown personale dopo aver corso per 4 yards; con la prima win da professionista che tarda ad arrivare non serve nemmeno cambiare aria e continente, infatti anche nella partita di Londra contro i Giants il quarterback pare aver perso lo smalto delle partite precedenti, risvegliandosi solo nel quarto finale quando pesca, con un'ottimo lancio da 21 yards, Ted Ginn Jr. in endzone.
Dopo il ritorno dal vecchio continente e la settimana di bye Cleo ha segnato il suo quarto touchdown su corsa della stagione contro i Buffalo Bills, rivali divisionali, faticando però ancora parecchio nel passing game, 131 yards, e mostrando diversi problemi a mantenere un buon ritmo di gioco; con poche yards lanciate nelle ultime due partite e palesi difficoltà riscontrate soprattutto quando si tratta di completare sul lungo il posto di titolare nei Dolphins è a rischio, infatti già questa domenica dovrebbe lasciare il posto a Beck.
Forse più bravo a correre che a lanciare, Lemon rischia di concludere in via anticipata la stagione dopo aver lanciato per 923 yards, 4 intercetti, 3 touchdown, ed averne segnati 4 su corsa; nelle sue partite da titolare con Miami ha dimostrato di essere un buon atleta, capace anche di divincolarsi nelle situazioni difficili, per questo, sulla sua avventura in NFL rimarrà un grosso punto interrogativo, ovvero se con l'attacco dei Dolphins al completo avrebbe messo su numeri migliori, e magari conquistato quella vittoria da Pro ancora assente dal suo curriculum.