Johnson, sorpasso e allungo

Jimmie Johnson punta al bis con decisione.

La storia si ripete. In Texas Jimmie Johnson prende il comando della classifica, nella corsa alla Nextel Cup 2007. Esattamente come lo scorso anno, quando poi ando' a vincere il titolo controllando il vantaggio su Matt Kenseth. Questa volta Kenseth è stato l'avversario da battere nella gara texana, mentre per fare il bis Jimmie dovra' controllare il proprio compagno di team, Jeff Gordon, che sulla griglia di partenza aveva un vantaggio di 9 punti, trasformatosi in un deficit di ben 30 punti alla bandiera a scacchi.

Con il vecchio sistema, il campionato in una soluzione unica senza Chase, Gordon avrebbe festeggiato in Texas la conquista del suo quinto titolo, con due gare di anticipo sulla conclusione della stagione. La Chase invece, per la seconda volta, rischia di fargli scivolare via il titolo dopo una stagione passata al comando della classifica. Ma è il suo approccio che deve cambiare. Troppo conservativo.

Perché Johnson merita ampiamente la posizione che occupa adesso. La Chase ha spostato l'ago verso l'importanza delle vittorie piuttosto che sulla regolarita'. La cosa migliore quando si parla di corse, di automobilismo, di spettacolarita'. Dare importanza alle vittorie. E lo sa bene Johnson. Che ha conquistato la terza vittoria consecutiva, la numero nove dell'anno. Da quando c'è questa formula il pilota della Chevrolet #48 è quello che ha vinto piu' corse nela fase finale.

Sembrava essere partito con il piede giusto Gordon, subito aggressivo all'attacco della prima posizione per mettere in cascina cinque punti fin dall'inizio, e costruire magari la base per i cinque successivi, quelli per chi percorre il maggior numero di tornate al comando. Steve Letarte, il suo crew chief, ha calcato poi la mano quando alla quarta bandiera gialla nei primi 35 giri ha deciso di lasciarlo fuori per continuare a stare davanti, giocando quindi sulla posizione in pista, cercando di stare lontano dal traffico e da possibili guai, rispetto alla piu' conservativa lunga distanza.

Rischio elevato. Quando la Chevrolet #24 ha dovuto fermarsi a rifornire in regime di bandiera verde una quarantina di giri dopo, arretrando al 38esimo posto e perdendo un giro, la tensione per pilota e stratega si è alzata a dismisura. Se fosse uscita una neutralizzazione prima che tutti avessero compiuto il loro rifornimento, il disastro sarebbe stato di proporzioni catastrofiche. Lo scampato pericolo ha convinto i due a proseguire piu' conservativamente, finendo pero' per smarrire l'assetto della vettura, ritrovandosi in difficolta' per tutta la gara.

Ma il vero problema per loro si chiama Chad Knaus. Il comandante del team #48 si è dimostrato ancora una volta il migliore in circolazione. Due settimane fa aveva portato Johnson alla vittoria con la mossa finale del cambio di due sole gomme, questa volta sostituendo tutte le gomme, con una fermata di routine. Knaus conduce la sua gara non lasciando che la sua strategia venga influenzata dagli eventi o dalle mosse degli avversari, non facendo la corsa su nessuno. Qui sta la sua bravura. Sentire, sapere la cosa migliore da fare per affrontare la situazione successiva.

All'ultimo restart, con 28 giri da percorrere, Johnson ha potuto raggiungere Kenseth e sostenere la battaglia finale. Gli ultimi dieci giri sono stati spettacolo puro. Per due passaggi, il 328 e il 332, la differenza sul traguardo è stata zero. Dieci giri a 310 orari appaiati. Pubblico tutto in piedi sugli spalti del Texas Motor Speedway, completamente adrenalinizzato. E qui la differenza di approccio. Jimmie ha rischiato tantissimo. Un contatto avrebbe significato l'addio alle possibilita' di titolo. Il secondo posto sarebbe comunque bastato per andare davanti in classifica. Ma nella Chase bisogna vincere.

Per Jeff Gordon la prossima gara a Phoenix sara' davvero l'ultima spiaggia. Perché sara' l'ultima gara stagionale con le COT, che poi rivedremo l'anno prossimo nell'intero calendario, con le quali il quattro volte campione ha vinto tre gare ed è sempre andato molto bene. Come è sempre andato bene sul piccolo ovale dell'Arizona, dove è arrivato nei primi dieci nelle ultime undici gare corse nel deserto. E perché se non riuscira' a recuperare tutto o quasi lo svantaggio, a Homestead la coppia Johnson-Knaus volera' sotto il sole della Florida verso il bis, andando a togliere proprio a lui il privilegio di potersi fregiare di essere stato lui l'ultimo a riuscirci.

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