Il Texas Motor Speedway dove inizierà il duello.
Come in una lunga serie televisiva che sta giungendo verso la fine, anche nella Nextel Cup il tempo stringe ed è ormai il momento di sapere chi sara' il vincitore al termine delle 36 puntate che compongono la serie. Ne mancano tre da vedere e vivere, per sapere se Jimmie Johnson potra' sedersi ancora sul trono, confermando il successo dello scorso anno, o se Jeff Gordon mettera' in bacheca il quinto titolo, trofeo che gli manca dal 2001, e col quale si avvicinerebbe ai leggendari sette vinti da Richard "The King" Petty e Dale Earnhardt Sr. " The Intimidator".
Gia' perché la battaglia si è ristretta al duello personale e privato tra i due piloti e compagni di squadra del team Hendrick Motorsports. La Chase nel suo svolgimento non ha sostanzialmente modificato i valori che gia' si erano visti dall'inizio della stagione. Le Chevrolet #24 e #48 sono le due vetture dominanti, specialmente nelle corse con le nuove COT, dove nella scorsa primavera avevano fatto il pieno. Accusata la flessione in estate dove le gare in calendario sono state quasi tutte corse con le vetture tradizionali, vecchio stile possiamo ormai definirle, il duo Hendrick dopo aver messo in tasca il facile accesso alla Chase, è tornato a mettere a considerevole distanza il resto degli aspiranti campioni.
E adesso è la pressione a crescere all'interno del team. Con la vittoria di domenica scorsa ad Atlanta, Johnson che gia' aveva vinto la precedente settimana a Martinsville, ha ridotto il gap da Gordon, ancora in testa, a soli 9 punti. Il piu' vicino inseguitore è Clint Bowyer , certamente miglior sorpresa della stagione, ma staccato ormai di 111 lunghezze dal duo battistrada. Per ritornare nella contesa il ragazzo del Kansas avrebbe bisogno di un vero cataclisma che si abbattesse sui due davanti. Cosa davvero poco probabile.
All'interno del team quindi si fa strada la certezza che il titolo è in pratica gia' cosa fatta, resta da vedere chi dei due alfieri la spuntera'. E qui monta la pressione, sulle due squadre, meccanici, addetti, soprattutto sui due crew chiefs, impegnati a non dormire la notte per valutare e rivalutare le strategie per le fermate ai pit stops, per decidere cosa' potra' funzionare al meglio e cosa è da evitare assolutamente. Steve Letarte, capo macchina di Jeff Gordon, e Chad Knaus, fine stratega per Jimmie Johnson, porteranno il duello a una questione fatta di attimi, momenti, in cui il piu' piccolo errore sara' pagato caro.
Proprio la vittoria di Johnson ad Atlanta è merito di Knaus, che ha chiamato la sostituzione di due sole gomme proprio al limite, con la #48 che stava arrivando e i meccanici gia' pronti per cambiare tutti gli pneumatici. Ma cosi Jimmie è uscito dai box in seconda posizione, andando poi a vincere sfruttando il finale di gara divenuto selvaggio.
Il maggior peso ricadra' alla fine sulle spalle dei due contendenti. Siamo lontani anni luce dal clima Alonso-Hamilton, Johnson e Gordon sono amici, anche se questo non cambia di molto lo scenario. Fu proprio Gordon ad introdurre Johnson al team Hendrick, per metterlo alla guida della vettura di cui si apprestava a divenirne proprietario, la Chevrolet #48 appunto. Forse sapeva gia' che un giorno si sarebbe ritrovato a dover lottare contro la sua stessa vettura. Ma questo aggiunge ancora piu' fascino ad un duello tra titani, che rappresenta anche una prima per la NASCAR, che non ha mai avuto due piloti dello stesso team allo scontro finale per essere il re.
Dicevamo mancano tre gare alla fine. Domenica si va in Texas, vicino a Dallas, sul velocissimo ovale di 1,5 miglia dove si correra' con le vetture classiche. Si proseguira' poi per il piccolo ovale di Phoenix, dove nel deserto torneranno di scena le COT. Conclusione la terza domenica di novembre in Florida, ad Homestead, di nuovo con le vetture classiche, che conosceranno l'asfalto per una ultima e nostalgica volta. Suonate le trombe, sedetevi comodi. Il Duello abbia inizio.