Sarà spettacolo ad Indianapolis!
Per essere esatti l'evento si chiama Allstate 400 at the Brickyard, ed è la tappa annuale della NASCAR Nextel Cup Series sul leggendario catino di Indianapolis. L'appuntamento del weekend che arriva è senza dubbio la gara piu' prestigiosa e ambita del calendario dopo la Daytona 500.
Le colorate stock car porteranno il loro tipico suono all'Indianpolis Motor Speedway per la quattordicesima volta, dopo che il tempio della velocita', da sempre territorio esclusivo delle IndyCar per la 500 Miglia, apri' i cancelli della Gasoline Alley alla NASCAR nel 1994.
A potersi vantare di aver attraversato il maggior numero di volte da vincitore la striscia di mattoncini della pavimentazione originale che si trova sul traguardo, appunto la famosa Brickyard, è Jeff Gordon con quattro successi. L'anno scorso vinse Jimmie Johnson, che poi conquisto' la Nextel Cup a fine anno, cosi' come Tony Stewart nel 2005. Negli ultimi nove anni infatti in sei occasioni chi ha vinto Indy ha poi conquistato il titolo.
Naturalmente non significa molto, non è garanzia di nulla inchinarsi per baciare gli storici mattoncini, gloria a parte quella si' garantita, ma è intrigante osservare che la coincidenza si è verificata con due formati diversi del campionato. L'ovale da 2,5 miglia è quindi un bel portafortuna in questo senso.
La carovana arriva nell'Indiana dopo un fine settimana di riposo, il secondo e ultimo della stagione, seguito alla vittoria di Tony Stewart a Chicagoland. Per cancellare lo zero dalla casella delle vittorie in stagione, il pilota del Joe Gibbs Racing non poteva trovare momento migliore. Da Indy parte la volata finale, quando mancano sette gare prima dell'inizio della Chase, che comprendera' poi le ultime dieci corse. Non sarebbe cosi' strano se Smoke vincesse altre due o tre gare da qui all'inizio dei 'playoffs'.
Dovra' naturalmente fare i conti con i piloti del team Hendrick, Gordon e Johnson su tutti, ma anche con la situazione di campionato che portera' molti a sparare tutte le ultime cartuccie. L'atmosfera per la qualificazione alla Chase sta per diventare bollente. Se infatti i primi sette posti sono praticamente sicuri, a meno di disastri di proporzioni epiche, con Jeff Gordon seguito da Denny Hamlin, Matt Kenseth, Jeff Burton, Carl Edwards, Tony Stewart e Jimmie Johnson, la lotta sara' serrata per i restanti cinque posti disponibili.
All'ottavo posto attuale, il vincitore di Daytona Kevin Harvick, dopo il brillante avvio a febbraio, ha patito molto i tracciati medio-corti, con un solo arrivo nei primi 20 in queste piste. Questa inconsistenza potrebbe essere l'unico ostacolo, ma se manterra' il passo dello scorso anno nelle prossime sette gare,quando colse due vittorie arrivando sempre nei rimi 15, sara' pienamente dentro.
Kyle Busch dal nono posto ha una vantaggio sul tredicesimo, primo degli eliminati, apparentemente sufficiente, ma il piu' piccolo dei Busch lasciera' il team Hendrick a fine anno per far spazio a Dale Jr., e la situazione di crisi attuale con il team potrebbero minarne la consistenza.
Al decimo posto Clint Bowyer, al secondo anno in Nextel Cup, si trova nel pieno della lotta. Nonostante ben dieci presenza nei Top 10, è giunto solo una volta nei Top 5 e deve ancora vincere la prima gara della carriera. La maggiore esperienza dei nomi che lo seguono potrebbe essergli fatale. Per Martin Truex Jr. , undicesimo, aver colto la prima vittoria ed essere stato sempre nei primi negli ultimi due mesi, difficilmente sara' sufficiente vista l'attuale inaffidabilita' della sua Chevrolet del team DEI, che lo ha piu' volte appiedato.
L'ultimo posto, il dodicesimo, attualmente è di Dale Earhardt Jr. per cui varrebbe lo stesso discorso del suo compagno Truex Jr. riguardo la vettura. Ma Junior ha mostrato un'attitudine completamente diversa dopo la conclusione della lunga vertenza contrattuale con il team DEI e il passaggio da Hendrick per il 2008. Piu' aggressivo come non avesse piu' nulla da perdere e con la voglia di lasciare il suo team nel migliore dei modi. Se stara' lontano dai ritiri, sara' sicuramente nella Chase.
I primi contendenti attualmente fuori sono Ryan Newman con solamente 30 punti di distacco da Dale Jr. Con tre pole e tre arrivi nei Top 5 negli ultimi due mesi, Rocket Man è nelle condizioni ideali per tentare l'assalto finale. La sua Dodge del team Penske ha mostrato recentemente di poter essere un'ottima alleata. Come per il suo compagno Kurt Busch che lo insegue a soli 47 punti. L'esperienza del campione 2004 puo' fare molta differenza rispetto ai piu' giovani quasi-rookie che lo precedono.
A distanza di punti ancora ragionevole ci sono poi Jamie McMurray, Greg Biffle e Casey Mears. Il primo ha vinto a Daytona a inizio luglio per poi finire con un incidente a Chicago, esattamente il tipo di inconsistenza che rende arduo pensare alla Chase. Potrebbe mancarla di poco per la terza volta in quattro anni. Biffle dovrebbe cambiare drasticamente il suo rendimento o sperare in disastri di chi precede, mentre Mears pur essendo uno dei piloti piu' caldi degli ultimi mesi, ha un divario gia' consistente da recuperare.
Il rookie dell'anno invece, Juan Pablo Montoya, si trova fuori da qualsiasi possibilita' di sperare in una qualificazione, pur avendo occupato anche la tredicesima posizione durante la stagione. Ha pagato la difficolta' incontrata sugli ovali piu' corti e tecnici, e l'inesperienza in generale. Ma occhio a lui a Indianapolis. L'unica volta che ha corso sull'ovale, nel 2000, ha vinto la 500 Miglia, al primo e unico tentativo e il momentum guadagnato con la vittoria a Sonoma possono piazzarlo tra i favoriti.
La gara sara' trasmessa negli States da ESPN che torna alla NASCAR dopo sette anni di assenza, con una copertura totale tra ESPN1 e 2, mentre come ormai consuetudine la differita di SKY partira' dalla mezzanotte di domenica.