Kyle Busch ha mancato di poco l'impresa storica.
E' sulla velocissima pista della Florida, letteralmente a due passi dalla spiaggia di Daytona Beach, la' dove la NASCAR è nata, che si chiude la prima meta' della stagione 2007. Non solo aritmeticamente visto che la Pepsi 400, disputata lo scorso sabato, è stata la gara numero diciotto delle trentasei in programma, ma proprio perché chiude un percorso partito proprio da qui cinque mesi fa.
La seconda parte vedra' accendersi nelle prossime otto gare la volata finale per qualificarsi alla Chase, per poi vedere la fase finale, costituita dalle ultime 10 corse, per l'assegnazione dell'ambita Nextel Cup.
Tra parentesi, il colosso della comunicazione che dal 2004 da' il nome alla coppa, ha utilizzato l'unico cambio di nome che la NASCAR rende disponibile per contratto nell'arco di dieci anni. Dal 2008 la denominazione sara' Sprint Cup.
La pista piu' bella e prestigiosa ha offerto come sempre mille emozioni. Ha vinto Jamie McMurray (Ford #26), conquistando la seconda vittoria in carriera. La prima era datata 2002 ed era arrivata subito, alla seconda gara di una giovane promessa.
Poi una striscia di 166 gare negative, interrotta proprio con la conquista della Pepsi 400, in un finale proibito ai piu' deboli, in cui McMurray ha battuto di un soffio Kyle Busch (Chevrolet #5), tanto che entrambi non hanno realizzato subito chi fosse stato a spuntarla ed hanno dovuto attendere la comunicazione dai box, dove il cronometraggio elettronico ha stabilito un vantaggio di 0,005 secondi in favore del pilota della Ford.
Bella impresa quella di Jamie. Dopo aver scontato una penalita' nelle prime fasi di gara, per un sorpasso effettuato oltrepassando la riga gialla interna all'ovale, che è la delimitazione del 'campo' di gara, ha risalito con pazienza tutto il gruppo fino a portarsi davanti. Per il piu' piccolo dei Busch invece quei cinque millesimi hanno significato perdere un'occasione storica e unica.
Gia' perché la pioggia caduta il venerdi' aveva annullato sia le qualificazioni della Nextel Cup che la corsa della Busch Series, la Winn Dixie 250, posticipata al sabato mattina. Per alcuni piloti quindi il sabato ha rappresentato una giornata da 650 miglia di gara, dovendo correre la Busch al mattino e la Nextel di sera.
Tra questi appunto Kyle, cha la mattina aveva dominato e vinto la prova della serie minore. Quei cinque millesimi gli hanno negato un'impresa che sarebbe andata direttamente stampata a caratteri cubitali nella leggenda. Vincere due volte sullo stesso circuito nello stesso giorno. Per di piu' a Daytona, non in un posto qualunque. Certamente irripetibile.
Emozioni forti anche al Joe Gibbs Racing, ma non certo positive. Nella squadra dell'allenatore dei Washington Redskins hanno dovuto assistere a quello che nessun proprietario di team vorrebbe mai vedere, l'eliminarsi a vicenda delle proprie macchine, per di piu' in testa alla corsa. Dopo soli 14 giri Denny Hamlin (Chevy #11) era al comando seguito da Tony Stewart (Chevy #20). Tra le curve tre e quattro Hamlin ha avuto un'esitazione dovuta al forte sottosterzo della sua vettura e Stewart non ha potuto evitarlo, tamponandolo e spedendo entrambi a muro.
Riflessione. I cinque millesimi maledetti dal fratellino sopracitato, sono il nuovo record in fatto di margine di vittoria piu' ridotto, della storia di Daytona. Il precedente era proprio quello di febbraio, quando Kevin Harvick vinse la 500 Miglia battendo Mark Martin di 0,02 secondi.
La Pepsi 400 è stata l'ultima gara disputata su questa pista con il vecchio modello di vettura. La 500 Miglia del 2008 sara' infatti corsa con le nuove Car Of Tomorrow, che quest'anno abbiamo gia' visto negli ovali medio-corti. Congedo migliore ovviamente non poteva esserci, ma la domanda sorge spontanea: le nuove COT saranno in grado di proporre altrettanto spettacolo?
Per Dale Earnhardt Jr. è stata l'ultima volta a Daytona con il team DEI. Nelle scorse settimane si è infatti completato il suo passaggio al team Hendrick Motorsport per il 2008. Certo non sara' da ricordare, ha chiuso nelle retrovie dopo essere rimasto coinvolto nell'incidente Hamlin-Stewart e in un'altra carambola multipla nel finale.
Per far spazio a Dale Jr., Rick Hendrick ha liberato proprio Kyle Busch che ora è il free agent numero 1 sul mercato. Kyle ha accusato a fine gara i propri compagni di squadra, Jeff Gordon e Jimmie Johnson di scarso aiuto nel finale quando entrambi avevano avuto la possibilita' di accodarsi in bump drafting ed eventualmente spingerlo davanti a McMurray. Il giovane Busch non ha considerato di essere gia' in pratica un ex pilota di Hendrick e che quindi non avrebbe dovuto aspettarsi un gran aiuto.
La sua ottava posizione in campionato appare abbastanza sicura in ottica Chase a meno di un crollo verticale nelle prossime otto corse, ma ora avra' imparato cha da qui in poi è virtualmente isolato dal resto del team.
Infine la classifica generale. I primi otto spot, fino a Busch appunto, sono ormai al riparo da guai. Al comando sempre Jeff Gordon (2773 punti) anche a discapito della penalita' di 100 punti subita per la questione della squalifica di Sonoma, seguito da Denny Hamlin (-277), Matt Kenseth (-383), Jimmie Johnson (-407, anche lui penalizzato di 100 punti per i fatti di Sonoma), Jeff Burton (-428), Carl Edwards (-465), Tony Stewart (-439) unico nei primi dieci senza una vittoria, e Kyle Busch a -583.
Chiudono la momentanea lista dei qualificati Kevin Harvick (-601), Martin Truex Jr. (-616), Clint Bowyer (-631) e Dale Jr. (-733) con l'ultimo spot disponibile, il dodicesimo.
I primi fuori ma in aperta battaglia sono proprio Jamie McMurray (-782) e Ryan Newman (-794) seguiti da Kurt Busch (-854) e Greg Biffle (-937), quest'ultimo pero' separato da una distanza considerevole dall'ultimo posto utile, piu' di duecento punti.
In otto gare la lotta sara' apertissima e un errore o un ritiro potranno essere fatali, come successe lo scorso anno a Stewart. Si ricomincia gia' il prossimo weekend a Chicago, sul Chicagoland Speedway.