Tony Schumacher, il campione Top Fuel Dragster
Da sempre categoria motoristica sui generis, il drag racing è la massima espressione della libertà e della creatività applicate al mezzo meccanico.
Tipicamente USA, il drag racing nasce dall'esigenza di piloti amatoriali di mettere in mostra le caratteristiche di velocità e accelerazione delle proprie vetture elaborate (hot rod) lungo tracciati rettilinei.
Comunemente si indica nel 1951, anno di fondazione della NHRA (National Hot Rod Association), l'inizio ufficiale della storia delle corse sul quarto di miglio, regolamentazione divenuta necessaria dopo anni di manifestazioni prive di una cornice organizzativa vera e propria.
Alla base dell'hot rodding c'è il desiderio di far correre chiunque. Non stupisce quindi l'elevatissimo numero di categorie e classi, molte delle quali sconosciute anche ai fan più incalliti. Del resto, quale altra specialità motoristica prevede la presenza simultanea di comuni vetture da strada e di mostri da oltre 8000 cavalli?
Per semplificare le cose, prenderemo in considerazione solo le categorie Pro della NHRA, quelle, per intenderci, animate da piloti professionisti e nobilitate da una costante copertura televisiva. Eccole in dettaglio.
Pro Stock Motorcycle - Classe dedicata a moto con telaio in tubi di acciaio al cromo-molibdeno; replica in materiale sintetico (anche fibra di carbonio) del body originale; motori prevalentemente Harley Davidson, Suzuki e Kawasaki con ampie possibilità di elaborazione; limiti di cilindrata diversi per ogni tipo di architettura; ammessa l'iniezione di benzina ad alto numero di ottani (racing gasoline) ma non altri combustibili; cambio con un massimo di sei marce.
Pro Stock - Definite ufficialmente come "hot rods costruiti dalla fabbrica", le Pro Stock sono in realtà il frutto di un estremo tuning da parte di officine specializzate. Esteriormente simili ai corrispettivi modelli da strada, le vetture di questa classe montano un monoblocco limitato alla cilindrata di 500 pollici cubi (8193,5 cc), due soli quadricorpo e benzina commerciale (pump gasoline); cambio esclusivamente manuale con un massimo di 5 rapporti e retromarcia. Possono erogare più di 1.300 cavalli al banco-prova.
Funny Car - Evoluzione delle vecchie "altered", vetture nate dallo stravolgimento di modelli stradali, le Funny Car sono oggi mostri a ruote coperte e passo corto creati appositamente per le competizioni. Le caratteristiche tecniche parlano di telaio in tubi di acciaio al cromo-molibdeno integrato da roll-cage in stile NASCAR e da wheelie bar posteriori; differenziale in monofusione e retrotreno rigido; slick da 18 pollici di larghezza (quasi 46 centimetri). Carburante: 85% di nitrometano e 15% di metanolo.
Top Fuel Dragster - Punta di diamante del drag racing, i Top Fuel sono lunghissimi (sette metri e mezzo) e molto stretti, basati su telai in tubi (passo da 180 a 300 pollici) completi di roll-cage e wheelie bar, sui quali si montano motori simili a quelli delle Funny Car (le specifiche sono pressochè identiche), in grado di sviluppare dai sette agli ottomila cavalli su slick da 18 pollici di larghezza. I Top Fuel sono soggetti a carichi aereodinamici elevatissimi (circa 6.000 kg.), assicurati dagli enormi alettoni posteriori. Il motore, come quello delle Funny Car, è raffreddato ad acqua ma non è presente il radiatore, sostituito da un apposito contenitore. Il record di velocità appartiene al campione 2006 Tony Schumacher con 336,15 miglia orarie (540,86 km/h) sulla trap di fine base.
Le gare di drag racing sembrano a prima vista assai semplici (partenza, accelerazione, traguardo e frenata), ma in realtà tutto ciò che circonda la strip, il rettilineo da un quarto di miglio, presenta un grado di articolazione non indifferente.
Ogni concorrente ha diritto a disputare almeno tre tornate (prova sulla corsia di destra, prova sulla corsia di sinistra e qualificazione) e solo in seguito, se qualificato, potrà affrontare gli scontri a eliminazione diretta che conducono alla finale.
Gli accoppiamenti, salvo casi particolari, vengono stilati in base ai tempi di qualificazione (il primo contro l'ultimo, il secondo contro il penultimo, ecc.) e la scelta della corsia è appannaggio del pilota accreditato del tempo più basso.
Sul versante punteggi, nella NHRA il primo classificato conquista 100 punti, il secondo 80, gli eliminati in semifinale 60 e così via fino ai 20 punti degli eliminati al primo turno.
Dal prossimo anno verrà introdotta una sorta di chase in stile Nextel Cup, soluzione ideata per rendere la lotta tra i piloti avvincente fino all'ultima gara.
Certo, quest'anno tutte e quattro le classi Pro si sono decise sul filo di lana, ma in passato, ai tempi del dominio incontrastato di John Force tra le Funny Car, il rischio noia, almeno da metà stagione in poi, era concreto.