Il titolo è una parafrasi del titolo del celebre film di Ridley Scott ambientato in Somalia e ci sembra veramente appropriato per descrivere l'inerzia che ha preso la serie tra San José e Chicago.
Difatti ieri sera si è disputata la seconda gara della finale di Western Conference sul rink di San José ove i padroni di casa hanno dovuto cedere il passo ai Blackhawks per la seconda volta di fila.
Ora il team biancorossonero dell'Illinois è arrivato alla settima W fuori casa consecutiva in questa post season e ha veramente in mano il proprio destino.
Sulle capacita di Chicago di giocare alla grande e di espugnare le piste altrui nessuno aveva dubbi, come nessuno aveva dubbi sulla compattezza dimostrata dagli Sharks nei primi due turni di playoffs, ma il parziale di due a zero è abbastanza pesante oggi come oggi e obbliga Joe Thronton e soci ad andare a violare per due volte lo United Center.
Ora il recap delle gare uno e due.
Gara 1 a San José
L'opening game della serie si dimostra subito intenso ed equilibrato, nel primo periodo gli Sharks riescono a passare grazie a un powerplay goal del rookie Jason Demers su assist del solito Patrick Marleau, Chicago finisce per tre volte in inferiorià numerica nei primi venti minuti per le penalità , ma riesce a ogni modo a limitare i danni.
Nel secondo periodo i Blackhawks agguantano la parità con lo wrist shot di Patrick Sharp, giunto al sesto goal nella post season, mentre nell'ultima frazione è Dustin Byfuglien a firmare il 2-1 finale con un preciso slap shot che non lascia scampo ad Evgeni Nabokov, autore tra l'altro di 38 parate al sessantesimo minuto.
Indiscusso protagonista della serata l'altro goalie Antii Niemi che si guadagna a pieno merito il primo posto nella "three stars selection" frutto delle 44 parate che tengono in piedi la baracca della sua squadra.
Gara 2 a San José
Secondo match in terra californiana e tutti si attendono una maggiore produttività offensiva degli Sharks che hanno la necessità impellente di pareggiare il conto prima di volare in Illinois.
Ma Chicago è ancora in formato maxi da trasferta e parte subito in vantaggio con Andrew Ladd a metà circa della prima frazione.
Nel secondo terzo due rapide segnature a pochi secondi di distanza consegnano in pratica il successo a Chicago, dapprima l'efficace Dustin Byfuglien firma il 2-0, poi il power play goal di Jonathan Toews mette la cifra tre sul tabellone mentre Douglas Murray sconta due minuti di penalità per roughing.
La reazione dei californiani arriva con il goal in powerplay di Patrick Marleau su assist di Joe Thornton.
L'ultima frazione vede il quarto punto di Chicago frutto dello slap shot di Troy Brouwer e la seconda segnatura della serata di Patrick Marlaeu che serve solo a rendere meno amara la medicina della seconda sconfitta a domicilio per San José.
Detto questo, il record di Chicago è formidabile fuori casa, mentre allo United Center per ora hanno ottenuto tre vittorie e altrettante sconfitte maturate contro Nashville e Vancouver per cui c'è da attendersi che il fattore campo salti un'altra volta a vantaggio degli Sharks.
L'uomo più in forma di Chicago è Jonathan Toews che mette punti a referto da undici partite consecutive dopo l'assist e il goal della sfida di ieri sera.
In casa San José la condizione psicologica non è delle migliori e il coach Todd McLellan deve trovare l'antidoto giusto contro questi temibili Blackhakws e per farlo dovrà avere il Thornton dei tempi migliori visto che Joe a oggi ha totalizzato 12 punti, ma ben -10 di plusminus nelle tredici partite di playoffs fino a ora disputate.
Per ora San José ha giocato cinque volte in casa nelle finali di Conference in tutta la sua storia e non ne ha mai vinta una: una ragione in più per riprendere l'inerzia della serie e vincere due volte sul rink di Chicago.