Paul Pierce e Rajon Rondo firmano l'impresa di sbancare per la seconda volta consecutiva l'Amway Arena, di centrare la quarta vittoria esterna di fila di questi playoff e di affondare mentalmente gli Orlando Magic, colpevoli di contribuire con i loro errori allo 0-2.
La delusione di Orlando controbilancia la sana soddisfazione dei Celtics che pregustano il ritorno alle Finali NBA dopo due anni di distanza con Doc Rivers che mostra tutta la sua gioia mentre fa ritorno nello spogliatoio.
Il suo ripetuto ed orgoglioso "Yes, Sir" è emblematico. Le Finals si avvicinano.
Recap
Il bigliettino da visita di Paul Pierce è il medesimo di gara 1. Grande inizio, aggressivo, pimpante e con il timbro dei primi 9 punti dei Celtics che partono nel migliore dei modi. Lo show di Pierce è parzialmente mascherato da un buon avvio di Vince Carter che penetra a piacimento e deposita due canestri che sono ossigeno per il pubblico di una Amway Arena che rischia di vedere i Magic per l'ultima volta dentro l'impianto che andrà in pensione al termine di questa stagione.
L'intensità di Boston è encomiabile, il lavoro sporco di Perkins da applausi con gli aggiustamenti studiati da Van Gundy che prendono di mira Ray Allen che fa scoccare il primo tiro dalle sue mani solo dopo 6' del primo quarto. Orlando limita Allen ma non può far nulla contro un Rondo aggressivo, molto più "attaccante" rispetto a gara 1. Le sue scorribande alimentano le difficoltà della difesa dei Magic che si ritrovano in un attimo sul -11 con la tripla del solito Pierce.
La squadra di Van Gundy trova immediatamente una giocata "emotiva" con Dwight Howard che sfrutta il mis-match con Rajon Rondo e va a inchiodare la schiacciata con fallo. Pierce commette il 2° fallo ed Orlando con un libero dopo l'altro (13 falli totali nei primi 9') ricuce il divario portandosi sul -3 con un raro 2/2 di Howard che prende sempre più fiducia.
Il parziale di Orlando si fa tracimante grazie ad uno scatenato JJ Redick che si prende Allen in difesa (limitandolo) e spara due triple nell'altra metà campo che permettono ai Magic di mettere il naso avanti per la prima volta nella serie, al termine di un quarto chiuso con un "run" di 16-4.
L'inizio del 2° quarto vede un Rondo sempre più in controllo ed un Rasheed Wallace che dopo un primo quarto sonnolento, si iscrive a gara 2 con la tripla dall'angolo mandata a bersaglio. Sull'altro fronte, Lewis approfitta dell'assenza di Garnett e deposita il primo canestro della sua partita con una penetrazione centrale e con Glen Davis non troppo aggressivo in difesa.
Pierce ricomincia da dove aveva finito e realizza il canestro del +6 con Pietrus che risulta essere sempre più un corpo estraneo alla squadra e alla serie. Per fortuna che Dwight Howard è in giornata e che le sue soluzioni offensive risultano molto più pulite ed efficaci con Boston che fa più fatica nel difendere la propria area.
Il match si fa rusticano, al limite del violento con il flagrant foul di Howard che abbatte Paul Pierce con un brutto colpo sul volto. La stella dei Celtics non si scompone più di tanto e continua a infiammare la retina arrivando a quota 22 con la terza tripla della sua serata.
Orlando resiste grazie ad un ottimo Howard che riceve sempre il pallone in movimento (deliziosi gli assist di Lewis) e supera il fatturato (15 pts) di gara 1 eludendo a più riprese la difesa di Wallace. Nel finale di tempo, Boston non sfrutta la doppia assenza di Howard e Carter, con Garnett che sbaglia due liberi e vede Barnes infilare una fondamentale tripla del -2 allo scoccare dei 24 secondi. 53-51 Boston.
Nel secondo tempo, tutto Dwight Howard in pochi minuti. Grande inizio, 2/2 dalla lunetta, schiacciata sull'assist volante di Nelson e 4° stupido fallo che lo fa uscire da una partita che era saldamente nelle sue mani.
Boston ringrazia e con un superba e visionaria giocata di Rondo si riporta in vantaggio dopo 4 minuti vissuti sul filo dell'equilibrio e con i Magic aggrappati al suono degli assoli di Carter.
Boston sale di colpi in difesa e produce lo sforzo maggiore in attacco con Garnett che finalmente inizia a banchettare nella metà campo offensiva con due jumper ed una solitaria schiacciata a centro area, all'interno di un parziale di 13-1 che regala la doppia cifra di vantaggio ai Celtics, complice anche gli 8 errori di fila di Orlando che entra nella canonica crisi offensiva.
Con il ritorno di Howard, i Magic ritrovano un po' di confidenza e danno il benvenuto a Rashard Lewis che infila la prima tripla della serie. Il tasso d'attività di Glen Davis è determinante per la difesa dei Celtics che chiude il quarto con l'ennesimo jumper mandato a segno di Rajon Rondo che regala il +8 ai suoi con la sirena in sottofondo.
La squadra di Rivers vuole chiudere la contesa e le intenzioni di Rasheed Wallace sono sulla stessa lunghezza d'onda con la tripla che apre l'ultimo quarto per il nuovo +11 (massimo vantaggio). Sul possesso successivo, Jason Williams risponde con la stessa moneta e Redick continua ad assomigliare ad un enigma per la difesa di Boston che però vede Rajon Rondo al suo meglio. Recupero e due canestri da favola per il playmaker dei Celtics, immarcabile per qualunque Magic.
Il 6° fallo di Perkins a 7' dalla fine libera mentalmente Howard che sui due lati del campo lascia il suo marchio e propizia la rimonta dei Magic che dal -11 di inizio quarto si riportano sul -2 con i liberi di Redick. Rondo perde il suo primo pallone dopo 37' di gioco ma pesca con l'ottavo splendido assist il taglio di Tony Allen.
L'energia di Howard trascina il pubblico e Carter trova il vantaggio a 3'35" dalla fine con il jumper che punisce il cambio difensivo dei Celtics. La partita è tesa, Howard difende per davvero ma Garnett è più bravo di lui ed infila un difficilissimo jumper per il controsorpasso legittimato dall'ennesima grande difesa di Davis che subisce uno sfondamento da Redick.
Nelson spara un tiraccio da 3 ma si fa perdonare con la penetrazione del -1 con 55" sul cronometro. Boston ha in mano il possesso più importante della serie e la palla va verso le mani di Pierce che guadagna con mestiere due tiri liberi dopo una competente difesa del solito Redick. 2/2 e nuovo +3 Celtics.
Carter penetra, trova il fallo ed anche il 6° di Pierce ma sbaglia due sanguinosi tiri liberi a 31" dalla fine.
Boston utilizza tutti i 24" a disposizione e sbaglia con Garnett ma Redick commette l'ingenuità di non chiamare time out dopo il rimbalzo offensivo e va verso la metà campo dei Celtics, sprecando almeno 2/3 secondi. Il time out arriva. Il miracolo di Nelson da 3 no. Boston vola sul pesantissimo 2-0.
Chiavi del match
Boston si è dimostrata mentalmente e tatticamente più forte, più squadra, più equilibrata. In una partita condizionata dai tanti falli (54) e dai tanti liberi tentati (68) è riuscita a giostrare (con risultati alterni) gli uomini su Howard e a garantire a Garnett una libertà in attacco che ha ripagato con un positivo secondo tempo.
Gli Orlando Magic hanno sempre giocato sotto-ritmo. Merito della difesa di Boston che ha chiuso i cancelli a centro area, soprattutto a Jameer Nelson, limitato non tanto dalla difesa di Rondo ma dalla continua presenza nel pitturato dei lunghi di Boston. La squadra di Van Gundy ha prodotto 18 tiri da 3, pochissimi in ritmo e quasi nessuno da una situazione di scarico o extra-pass.
Non per la produzione ma per la presenza fisica, la panchina dei Celtics è stata un enorme vantaggio. Glen Davis in primis. La sua difesa è stata la vera chiave del match.
Non puoi pensare di vincere una gara 2 di Finale di Conference se segni solo 11 canestri nei secondi 24' di gioco, se chiudi con il 38% dal campo e se concedi quasi il 46%. Le cifre sono chiarissime e per gli Orlando Magic contano molto di più di qualsiasi altra squadra.
Il 4° fallo di Dwight Howard ha cambiato l'inerzia di match che stava andando dalla parte di Orlando. Ancora più grave è l'assoluta ingenuità del centro dei Magic nel commettere un certo tipo di fallo che ci fornisce l'ennesima conferma di come un corpo totalmente dominante può non dominare a causa di un indole ancora da aspirante campione. Il 13-1 dei Celtics è stata la punizione severa.
Boston Celtics
RONDO 8 - Immarcabile. Perde il suo primo pallone dopo 37' e guida la squadra con una tranquillità disarmante. Infila il jumper con continuità e spezza in due l'inefficace difesa dei Magic. 25 punti e 8 assist.
R.ALLEN 4 - Fantasma. Non entra mai in partita e resta ai margini per gli interi 39' di gioco dove prende 6 tiri, sbagliandone 5 (tutti dall'arco). Soffre tremendamente (e non da oggi…) JJ Redick.
PIERCE 9 (MVP) - Primo tempo regale (22 pts). Da consumato campione. Manda in bambola prima Carter, poi Pietrus ed anche Howard che gli rifila un colpo in faccia. La fascetta storta, il 2/2 ai liberi che decide il match nel finale. A tratti eroico.
GARNETT 6.5 - Primo tempo anonimo e secondo da protagonista. Si annulla con Lewis ma è fondamentale con 2 jumper ed una schiacciata, nel parziale di 13-1 che cambia la gara. In difesa è il solito (9 rebs, 2 blks)
PERKINS 7 - Sostituisce KG in attacco nel primo tempo. Doppia cifra e tantissime piccole cose che fanno la differenza. 15' di basket compresso tra stoppate, recuperi ed un clamoroso 4/4 dalla lunetta.
WALLACE 6 - Due triple d'ordinanza. Più svogliato in difesa rispetto a gara 1.
T.ALLEN 6 - Meno impatto del solito. Non trova ritmo in attacco ma difende bene su Carter.
DAVIS 7 - In difesa è un mastino. Fa la differenza nel pitturato con sfondamenti e rimbalzi. In attacco non danneggia, anzi…
Orlando Magic
NELSON 4.5 - Vede Rondo passargli da tutte le parti. Offensivamente, non attacca mai il canestro. Nel finale ha un sussulto ma non basta per giustificare una gara giocata senza mordente.
CARTER 5 - 10 punti in 8'. Poi il buio, causa falli ed una scivolata che fa temere il peggio. Sanguinoso lo 0/2 ai liberi nel finale.
BARNES 5.5 - E' l'unico che limita Pierce ma è condizionato anche lui dai falli. 20 minuti, 9 tiri presi, 7 rimbalzi ma tanta confusione. Lontano dal suo meglio.
LEWIS 4.5 - Si distingue (per fortuna) per la difesa su Garnett e per i 4 deliziosi assist. Per il resto, una delusione. LA delusione della serie.
HOWARD 7.5 - Ottima gara. Concretezza e precisione (12/17 ai liberi). Ci mette energia e voglia ma dovrebbe sfruttare meglio i suoi post-bassi. Un solo assist è troppo poco per l'economia del gioco dei Magic.
REDDICK 7 - Un voto in meno per l'ingenuità con il quale non chiama subito time out e non permette un tiro migliore nel finale. Ma la sua è una grandissima partita. Difesa da favola su Ray Allen. In attacco, pur sbagliando troppo (3/9) è sempre attivo (8/8 ai liberi)
PIETRUS 3 - Bruttissimo atteggiamento e partita da dimenticare.
GORTAT 6.5 - Ottimo primo tempo (4 rimbalzi offensivi) ma come al solito non incide nella ripresa.