I miracoli accadono raramente, ma quando succedono non c'è niente di più clamoroso.
Boston @ Philadelphia – Gara 6
Ribaltare una serie dal 3 a 0 risulta pressoché impossibile, i Flyers ci provano contro i Bruins, il Wachovia Center aveva già rimosso ogni speranza di rivedere la sua squadra sul ghiaccio di casa lottare nei playoff. Oltretutto la perdita di Boucher per almeno un mese con esordio di Leighton non alimenta grosse folate di entusiasmo.
Boston deve fare a meno di Krejci e Sturm, assenze che si riveleranno pesantissime.
L'unica vittoria di Philadelphia in una serie che li vede sotto 3 a 2 è datata 1989, vittima di turno i Pittsburgh Penguins nell'allora finale di Patrick Division.
Zdeno Chara aveva ragione, la vittoria numero 4 in una serie è la più difficile della Nhl, e il troppo nervosismo sta condizionando la gloria a cui stavano già pensando i tifosi del Garden.
La voglia di vincere dei Flyers condiziona l'incontro, la marea arancione dell'arena di casa deve attendere 7 minuti per esplodere, dall'azione che parte con Coburn e passa per Gagne, l'assedio davanti a Rask è firmato anche da Carcillo, i miracoli del portiere bloccano la gioia sino all'arrivo di Mike Richards che depone il puck in rete, nel boato dell'1 a 0!
L'unica possibilità per il pareggio di Boston è sul bastone di Whitfield ma l'emozione lo blocca tutto solo contro il portiere avversario. Ai Flyers non resta che dare l'assalto al colpo del ko, Rask non è dello stesso parere e blocca ogni tentativo di attacco, resistendo 17 minuti al fuoco nemico, ma sul power play contro a tre minuti dalla fine deve fare da spettatore non pagante allo spettacolo di Danny Briere, l'ala s'invola, cerca il passaggio al compagno ma sbatte il disco su Boychuk, riprende il puck tira e segna, e se la fortuna è dalla parte dei Flyers si capisce il perché si andrà a gara 7.
Leighton eredita da Boucher i super poteri e blocca più volte Boston, con Savard che non crede ai suoi occhi quando un portiere panchinaro sino a pochi giorni fa spegne i sogni di gloria.
Per la squadra di casa arriva anche l'occasione per il 3 a 0 con un rigore decretato a favore di Leino ma che il giocatore di Phila manda contro Rask, cosi l'unica consolazione per Boston arriva ad un minuto dalla fine con Milan Lucic che segna un gol utile solo per rendere la sconfitta meno amara.
Il 2 a 1 rimanda tutti al Td Garden in una gara 7 non prevista da nessuno.
Philadelphia @ Boston – Gara 7
La città di Boston è ancora sotto i festeggiamenti per i Celtics che hanno eliminato sua Maestà Le Bron James dai playoff, sognano di esultare anche per la Nhl sperando in due finali di conference nello stesso impianto sportivo, la città di Philadelphia ha esultato per la sconfitta dei cugini di Pittsburgh in gara 7 sognando di prendere il posto dei campioni in carica.
Se in passato solo due squadre hanno rimontato un 3 a 0 un motivo ci sarà , e se gli ultimi sono stati gli Islanders nel 1975 vuol dire che in caso di vittoria dei Flyers un pezzo di storia verrà scritto nel 2010.
La carenza di gol dei Bruins nelle ultime due partite preoccupa, con i veterani sin qui decisivi che hanno deciso di riposare un po'.
Squadra che vince non si cambia (infortuni permettendo) cosi Philadelphia schiera Richards con Carcillo e Gagne e Timonen con Coburn davanti a Leighton, Boston risponde con Savard - Satan e Lucic. Boychuk e Chara prima linea difensiva davanti a Tukka Rask.
Il primo periodo è il sogno di ogni tifoso di Boston, in superiorità grazie ad un bastone alto di Hartnell a colpire è Michael Ryder, con Leighton che non tenta neanche la parata e che capitola quattro minuti più tardi con il gol Lucic su assist di Wideman, difensore che ha causato la superiorità letale subendo una carica di Briere.
Non è tutto, i magnifici venti minuti finiscono per Boston con il gol del 3 a 0 di Lucic su contropiede e grande discesa. Flyers eliminati? Ma anche no!
L'artista che ha scolpito la roccia dei Flyers dev'essere il più ispirato e masochista del mondo, sotto di tre gol i Flyers si svegliano, picchiano e attaccano, Van Riemsdyk trova l'acuto vincente sbagliando il tiro ma colpendo il pattino di Rask che fa terminare il disco in porta, è 3 a 1!
In apertura di secondo periodo ancora Philadelphia all'attacco, i giocatori si lanciano sul ghiaccio come fossero bombe pronte a esplodere, Leino non riesce nella deviazione volante ma che favorisce Hartnell, la bestia dei Flyers supera Rask nel 3 a 2 che sarebbe 3 a 3 pochi secondi dopo se il portiere finlandese non fermasse la conclusione del rookie d'oro Van Riemsdyk. La paura contro la forza, Boston inizia a preoccuparsi seriamente di Philadelphia.
Briere recupera il disco, lo cede ad Hartnell che lotta contro balaustra e difensori riuscendo a restituire il puck al compagno, la discesa e il giro intorno al portiere per Briere valgono un premio per il ballerino dell'anno, la sua danza si chiude col disco che sbatte su Hunwick, s'impenna e fissa il punteggio sul 3 a 3.
La forza degli ospiti è anche fisica, ci vuole l'intervento dell'arbitro in un "No Gol" per verificare se insieme a Wideman dentro la gabbia ci fosse un regolare puck. Sulle ali dell'entusiasmo, forti di una rimonta epica, i Flyers sanno che è questione di attimi per il sorpasso decisivo.
11 tiri nella seconda frazione di gara hanno ammutolito il Td Garden, il dramma,però, arriva nell'ultimo periodo.
Prima è un palo dalla lunga distanza di Pronger ad avvisare i tifosi, poi Shawn Thornton regala un infantile power play per troppi uomini sul ghiaccio, i ricordi belli dei Boston Bruins 2009/10 si chiudono in quel momento.
Il triangolo delle meraviglie che prende il disco in superiorità porta i nomi di Vile Leino, Mike Richards e l'assist d'oro per Simon Gagne, il dolce rumore del palo e il boato per il disco dentro la gabbia decretano sorpasso per 4 a 3, sia in questa gara che nella serie.
Per Boston si ripropone l'incubo della stagione precedente con una rocambolesca eliminazione, in una serie che per i Flyers vede solo due gol segnati in più degli avversari, ma che con l'affermazione di oggi diventano il terzo team della storia Nhl ad aver ribaltato un 3 a 0 nella serie dei playoff.
Al Td Garden non resta che deporre ancora una volta i sogni di finale di conference, lasciare aperta la striscia negativa che dal 1992 non vede i Bruins tra le migliori 4, cambiare sport e spingere Garnett e soci alla conquista dell'anello Nba come unica soddisfazione.
Il miracolo di Philadelphia ha un nome e un cognome, Simon Gagne e i suoi gol decisivi dal momento del suo ritorno, candidato ad una statua come Salvatore della patria.
Se in finale a ovest Chicago e San Jose sono state da inizio dell'anno le più accreditate alla vittoria a est Montreal e Philadelphia si giocheranno un posto in paradiso, entrambe già con miracoli regalati a tifosi e prestazioni che vanno contro i pronostici di esperti e non, giusto per sottolineare che non esiste logica in Nhl ma tante favole stupende.