Philadelphia sotto 3 a 0 deve far di tutto per rimandare il più tardi possibile la festa di Boston, contro tutti gli infortuni e le assenze, con un miracolo che segna le sfide successive di gara 3.
Boston @ Philadelphia – Gara 4
Se la precedente gara è stata tristemente a favore degli ospiti ai Flyers resta solo gara 4 nel ghiaccio amico, o si saluta i playoff o si tiene accesa la speranza. Che qualcosa sia cambiato lo si intuisce con una mossa, con un nome e cognome da cancellare dalla lista infortunati, Simon Gagne si ripresenta ai nastri di partenza, pronto a dare una svolta alla sua squadra, lui che manca da 4 partite e che in carriera ha raccolto 37 punti in postseason.
Tra i Bruins ancora assente Sturm e linea offensiva guidata da Bergeron con Recchi e Paille ai fianchi, Chara e Boychuk a difendere Rask, nei Flyers Gagne si riprende il suo posto nella prima linea con Richards e Carcillo. Brian Boucher in porta si affida a Pronger e Carle per passare una serata proficua.
Il rientro in campo del numero 12 locale fa dimenticare le paure di un'eliminazione distante solo una sconfitta, due minuti dopo il via è Giroux presentarsi completamente solo davanti a Rask, quello che sembra un gol fatto si rivela come un errore madornale e grande salvataggio del goalie finlandese.
La maledizione dell'errore sembra colpire anche Van Riemsdyk, il dribbling su Rask gli spalanca la porta ma Chara salva, dando alla marea arancione il secondo dispiacere nei primi dieci minuti di gioco.
Due errori pesantissimi che vengono puniti a caro prezzo, mancano 4 minuti quando Bergeron s'invola e tira, sulla parata di Boucher spunta Recchi e segna sul rimbalzo, ancora una volta fatale il veterano e 1 a 0. Piove sul bagnato quando una carica sbagliata di Rocky Carcillo su Chara provoca un infortunio al giocatore di Philadelphia costretto alle cure mediche. In tanta sfortuna la squadra di casa si ritrova a dover reagire, costruisce un azione finalmente degna dei playoff a un minuto dalla fine, i passaggi tra Carle e Giroux liberano Briere, la sua conclusione supera Rask e concede il pareggio.
Carcillo rientra nel secondo periodo ed è decisivo nel vantaggio Flyers, il disco che affida a Pronger è una condanna per Rask, il bolide non lascia via di scampo ed è 2 a 1 a metà della seconda frazione di gara.
D'incanto Boston non fa più paura, la gabbia avversaria si attacca con piedi e bastone, chiedere a Hartnell che calcisticamente di piatto destro toglie il puck a Rask per servire Giroux, tap in e 3 a 1 nella festa del Wachovia Center.
È una serie che si gioca su nervi e equilibrio, pur sotto di due reti Boston resta tranquilla, terribile resta il tiro di Michael Ryder fuori bersaglio, il disco ritorna verso Boucher e inspiegabilmente si ripresenta dentro la porta, la papera del portiere costa il 3 a 2 dei Bruins.
Il momento di gloria di Rask arriva a un minuto dalla fine del secondo periodo quando in sequenza ferma Giroux, Van Riemsdyk e Coburn. Iniziare l'ultima parte di gara con le due squadre distanziate da un gol è antipasto di spettacolo, Leino compie una sciocchezza su Zdeno Chara fermandolo irregolarmente, il power play che ne nasce regala il disco a Milan Lucic, il perché da poco oltre la linea blu azzecchi la traiettoria giusta è un mistero per i comuni mortali e un gioco da ragazzi per i campioni, il 3 a 3 è spettacolare e rimette tutto in perfetta parità .
Ville Leino indiziato principale per la colpa del pareggio sa come riscattarsi, lotta per riprendersi il puck e poi mette il bastone sul tiro di Pronger, la deviazione inganna Rask e Phila e di nuovo in vantaggio, 4 a 3!
L'errore più grave dei Flyers è non trarre tesoro degli insegnamenti di questa serie, Boston non molla mai, neanche quando sembra tutto perduto, si spiega cosi il perché a 31 secondi dalla fine Recchi sia tutto solo per la conclusione, i suoi playoff sono una gemma continua e il suo tiro regala il 4 a 4.
L'assist che gli regala Wideman è prodigioso, ma il bello per l'arena di casa deve ancora arrivare. Dicevamo di chi tra sorprese e stupore si è preso i riflettori di inizio gara, se Savard è rientrato subito con gol in questi playoff la palma di "miracle man"spetta a Simon Gagne, non è certo colpa sua se i Bruins lo dimenticano solo soletto nell'overtime, il passaggio di Carle è una richiesta di standing ovation, il rientrante numero 12 deve solo appoggiare il disco dietro Rask, il resto è una giusta festa per chi ha salvato l'onore della serie.
Matt Carle in silenzio mette a referto 4 assist, Recchi segna una doppietta utile solo per le sue grandi statistiche da playoff, Boucher fa meglio di Rask con 33 parate, rimandando tutti al giardino di Boston per gara 5.
Philadelphia @ Boston – Gara 5
Si inizia con la storia, si celebra il 10 maggio 1970, quando lo storico gol di Bobby Orr ha regalato lo sweep col gol del 4 a 3 nell'overtime contro St.Louis. Quella rete tanto bella quanto spettacolare, visto il salto di Orr, vale per Boston la quarta Stanley Cup e oggi una statua davanti al Td Garden ricorda a tutti che un pezzo di storia è stato scritto da quel volo di Orr e i suoi 888 punti.
Nel 2010 però è tutta un'altra storia e non ci sarà nessun volo.
I Flyers hanno di colpo ritrovato entusiasmo e classe col ritorno di Gagne, i Bruins accettano la festa avversaria preparando una bolgia per chiudere definitivamente i conti nel ghiaccio amico, ripetendo le prime due gare vinte con una rete di scarto.
Rask in casa non ha ancora perso nei playoff ma la sorpresa arriva con la prima linea dei Flyers che vede l'austriaco Andreas Nodl affiancare Richards e Gagne causa le non perfette condizioni di Carcillo relegato ai margini della panchina. I Bruins affidano il primo potenziale offensivo a Savard, Satan e Lucic, tre che a questi Flyers hanno lasciato ottimi ricordi.
Boston sbaglia l'approccio alla gara, Chara è costretto agli straordinari per evitare gli attacchi di Philadelphia e meritarsi tutti gli applausi, il resto della squadra invece sta a guardare, Carle e Pronger colpiscono Rask, sulla respinta è Leino a segnare l'1 a 0 che gela i tifosi dei Bruins, anticipando Hartnell pronto al tap in. L'unico che prova a svegliare i suoi è Satan mentre Sobotka si sfoga, a modo suo, contro Briere e contro il momento negativo. Boston non segna né in power play né 4 contro 4, l'arena di casa inizia a percepire che manca un po' di entusiasmo a chi guida la serie.
Il secondo periodo fa da spartiacque all'incontro, dopo cinque minuti si vedono i Bruins avanzare con Savard, Boucher allontana il disco ma non può nulla sul compagno di squadra Parent e sullo stesso Savard che gli cadono sopra la gamba.
Il dolore per il portiere, fin li spettacolare, è tale da lanciare i guantoni in segno di resa, il replay fa vedere il ginocchio che resta piegato all'indietro con il peso dei due giocatori sopra. Dopo nove parate il portierone di Philadelphia è costretto a lasciare il ghiaccio in favore di Michael Leighton, pronto all'esordio col pesantissimo dovere di non far rimpiangere Boucher.
Il momento è decisivo, Philadelphia si compatta essendo già a conoscenza della sfortuna che perseguita i suoi portieri, nel miracolo della serata Philadelphia attacca e vede Boston che difende usando come kamikaze i propri giocatori, prima Wheeler poi Stuart fermano col corpo il disco senza rilanciarlo, quando Danny Briere s'impossessa del disco la frittata è stata già fatta, pallonetto per Hartnell e 2 a 0.
Non è tutto, Giroux viene steso da Begin che regala la superiorità ai Flyers, l'offerta è troppo ghiotta per non essere accettata in pieno, Gagne scambia con Leino e Richards prima di depositare in rete il 3 a 0, nella disperazione del Td Garden. Philadelphia con Gagne è tutta un'altra cosa, finalmente si capisce come attacca e dove vuole arrivare, i Bruins sono la copia spettrale che in questa serie ancora non si era vista.
Sotto di tre reti Boston non riesce a reagire, Leighton continua la sua vacanza senza troppi pensieri, blocca facilmente su Ryder e fa ripartire i suoi, poi Sobotka ha il momento del delirio, perde il bastone e non può in nessun modo fermare Gagne, l'ala canadese s'invola e supera Rask per la quarta volta, il sonnellino del giocatore di Boston costa carissimo, ma condanna una squadra già visibilmente con la testa a gara 6.
Incredibilmente Leighton chiude la serata senza subire reti, il 4 a 0 finale è un macigno che Boston deve dimenticare in fretta se non vuole complicarsi ancora di più la strada verso le finali, tralasciando il troppo nervosismo che si è manifestato ad un passo dalla vittoria.
Lo "Special One"è Simon Gagne, classe 1980 e voglia di soffrire con la sua squadra dice "si, io gioco" prima di gara 4 che decide col gol in overtime e poi condanna i Bruins ad un terribile ko casalingo con una doppietta.
Con lui sul ghiaccio Giroux e Richard hanno meno pressione addosso e più possibilità di essere decisivi. Il Wachovia Center non crede ai suoi occhi, ospiterà ancora i Flyers e proverà a condurli verso una rimonta pazzesca.