Superato il primo turno dei playoff ora ci concentriamo sulla sfida che vale la finale di conference, di fronte i Boston Bruins padroni di casa nelle prime due gare contro i Philadelphia Flyers.
Philadelphia @ Boston – Gara 1
Al Garden l'attesa è tutta per quale giocatore uscirà dal tunnel degli spogliatoi verso il ghiaccio, soprattutto verso "quel"giocatore che manca sul giardino di casa dal 7 marzo, è Marc Savard, ora abile e arruolato verso la nuova battaglia.
Per saggiare il rientro di Savard Philadelphia avvisa Chris Pronger a un trattamento da playoff, muro difensivo affidabile al 100% nelle gare che contano.
Di fronte si ritrovano le due squadre che hanno aperto il 2010 nel Winter Classic, gara giocata all'aperto, i Flyers schierano la prima linea Carcillo - Richards - Giroux con Pronger e Carle a difendere la gabbia di Boucher, i Bruins rispondono con Sturm - Bergeron - Recchi e Chara - Boychuk a protezione del portiere Tuukka Rask. Il primo pericolo in gara 1 è lo spavento per una carica di Sturm che costringe l'attaccante tedesco alle prime cure mediche.
Lo studio delle due squadre dura appena tre minuti, il tempo per spingere sull'acceleratore per Boston che attacca con Recchi, il passaggio verso Bergeron viene intercettato ma il disco è preda di Steve Begin ed è gol, 1 a 0 e rete del sostituto di Sturm.
Primo dispiacere per Boucher, sfortunato nei rimbalzi come dimostra il raddoppio dei locali con Bergeron che rispedisce il puck alle spalle del portiere dopo una respinta su Wideman. Sul 2 a 0 tutto si complica per Philadelphia, squadra abituata a grandi risalite, il 2 a 1 di Parent è merito di una fucilata che il difensore ospite indirizza verso Rask senza timori, riaprendo la contesa.
Finalmente Rocky Carcillo si fa notare nel match, il suo tentativo di intimidire Savard è più un bentornato nella Nhl, il power play che il pugile dei Flyers regala ai Bruins è letale, il tiro di Chara è respinto una prima volta da Boucher ma sulla successiva conclusione di Satan il portiere avversario può solo sentire il terzo boato della serata nel 3 a 1.
La superiorità è concessa anche a Philadelphia grazie a Hunwick, senza essere sfruttata, nei due minuti con l'uomo in più arriva anche la punizione verso McQuaid che concede 17 secondi con 5 uomini contro 3 sul ghiaccio. È una situazione da sfruttare al più presto ma verso la porta di Rask non arrivano pericoli, col nuovo power play Richards vince l'ingaggio, Timonen dà subito a Pronger, la nuova bordata non dà scampo a Rask ed è 3 a 2.
Il periodo finale parte con l'assalto di Philadelphia contro Rask, Boston replica con Krejci che viene liberato al tiro da Satan, ha la freddezza per mettere a sedere Boucher e depositare in gol il disco col portiere spiazzato. A nove minuti dal termine e sul 4 a 2 tutto il Td Garden pensa che gara 1 sia già chiusa, non è dello stesso avviso il pubblico di fede Flyers, con Boston che cerca in tutti i modi di accendere una rissa dimenticandosi di chiudere l'incontro, e cosa più grave dimenticando la difesa che permette a Richards di segnare senza che Paille o Wideman possano salvare Rask.
Sul 4 a 3 Philadelphia gioca le sue ultime carte della fase offensiva, Danny Briere attacca Wideman e Hunwick passando in mezzo a loro e superando Rask sulla respinta, è un gol che ricorda tanto quello di Lemieux contro i North Stars e che viene riproposto proprio nella pausa pubblicitaria dopo il 4 a 4. Sul pareggio i brividi colpiscono tutti i tifosi di Boston sull'ultimo assalto dei Flyers bloccato da Rask in uscita.
L' overtime arriva per demerito di Boston che butta via una vittoria già scritta. Il copione della rimonta perfetta racconterebbe un gol scontato di Philadelphia nei supplementari, invece narra un capitolo assai più romantico, nonostante un Boucher strepitoso il tiro della vita è di Marc Savard, il disco si accende e finisce laddove nessuno può arrivare, è il gol del 5 a 4 col meritato urlo liberatorio del numero 91 di Boston dopo tanta sofferenza.
Per i Flyers è la beffa, Boucher chiude con 41 parate, Wideman mette a referto 3 assist ma per il popolo bostoniano il pensiero va subito a gara 2, ancora nel mitico Td Garden.
Philadelphia @ Boston – Gara 2
I Bruins forti del miracolo di Savard hanno il vento in poppa, la sfida tra Chara e Pronger è il massimo per qualsiasi attaccante che spera, dopo averli incrociati, di avere la testa ancora attaccata al collo. Invariata la linea offensiva di Philadelphia, cambia invece Boston, suo malgrado, con Paille che prende il posto di Sturm accanto a Bergeron e Recchi.
Cinque minuti di studio per sbloccare la partita, sino all'ingaggio vittorioso/fortunoso di Bergeron col disco che passa sotto le sue gambe con Boychuk che trova l'angolo magnifico dalla lunga distanza, con Boucher coperto. La reazione di Philadelphia tarda ad arrivare, con le trame offensive che risentono delle assenze e quando "Rocky" Carcillo prova a scuotere Begin ne guadagna solo una brusca reazione che lo manda ko, facendo presagire che tutto sia dalla parte dei bostoniani.
La superiorità concessa ai Flyers si rivela inutile, prima di arrivare ad impensierire Rask c'è di mezzo capitan Chara, muro di spessore tra avversari e pareggio. Basta un po' di pressione in più per scuotere l'incontro, la difesa dei Bruins perde il controllo del gioco sull'attacco di Leino, Briere difende il puck e quando metà dell'opera è compiuta, ci pensa Mike Richards a superare il portiere finlandese piazzando il disco dove non può arrivare nessuno, 1 a 1 e fine del primo periodo.
Senza Sturm Boston non ha mai vinto, i cattivi presagi scuotono il giardino di casa, ci pensa ancora Carcillo a distrarre tutti i tifosi dall'hockey giocato scatenandosi contro Ryder, il tutto a causa di un bastone alto di Savard contro Boucher. La penalità non offre molto ai Flyers, invece è Boston a replicare con Satan, l'uomo in più di questi playoff, con quattro passaggi il disco da Wheeler a Wideman arriva all'ala slovacca, il gol è il giusto premio per la perfetta azione offensiva.
Di segnare dopo una fitta rete di assist non è nel dna di Philadelphia, cosi a trenta secondi dalla fine del secondo periodo Leino riparte con Briere, il buon Danny sfida la difesa e segna un grandissimo gol con Satan che tenta una difesa un po' troppo allegra. I Flyers colpiscono per la seconda volta alla fine del periodo.
La parte finale della gara è un nervosismo continuo, fatto di grandi cariche e pochi pericoli per i due portieri, serve l'uomo giusto nel momento giusto, e se tutti pensano a Marc Savard o Mike Richards ecco spuntare invece Milan Lucic.
A 2:57 dalla fine, Phila è sotto assedio davanti al suo portiere, Lucic decide di colpire e Boucher è battuto, con la panchina dei Bruins che si strattona per la gioia e Claude Julien si abbottona tranquillamente la giacca.
La bomba dell'attaccante è il momento decisivo, ai Flyers non resta che attaccare con 6 giocatori, cosi lasciato spazio al contropiede Bergeron serve l'assist d'oro a Recchi per un gol facile e mentre il Garden esulta Pronger salva a porta vuota, lasciando intendere che niente è perduto in questa serie, pur sotto 2 a 0 con questa sconfitta.
Milan Lucic segue l'esempio di Marc Savard, out per 32 partite questa stagione è decisivo nei playoff, il suo è un gol bello e pesantissimo, che regala a Boston la seconda vittoria sul ghiaccio amico prima di trasferirsi al Wachovia Center.
Boston @ Philadelphia – Gara 3
La città di Boston archivia le sfide di Chara contro Pronger per gustare Garnett contro LeBron James, la Nhl invece fa passare la serie a Philadelphia, città dove Rocky Balboa ha saputo sconfiggere tutti gli avversari.
I Flyers hanno Carcillo come Rocky, ma il confronto con lo Stallone Italiano è perso in partenza. Il cuore della marea arancione è messo a dura prova dalla saggezza dei Bruins, le assenze poi fanno il resto.
Continua la super sfida tra portieri, alla pari per percentuali di salvataggio con Boucher che ha una media reti subite migliore di Rask, almeno sino a gara 3. Ancora out Marco Sturm, Boston si ripresenta con le stesse linee offensive di gara 2, i Flyers invece fanno avanzare Hartnell in prima linea con Richards e Carcillo, Giroux parte col secondo trio offensivo in compagnia di Briere e Leino.
La folla di casa spinge verso l'impresa, tutto sembra magnifico quando McQuaid controlla in maniera goffa il disco, Betts in contropiede ispira Giroux, l'assist è un bacio per Asham e dopo 2 minuti è vantaggio Flyers, 1 a 0.
I Bruins subiscono la gioia del Wachovia Center ma esperti come sono restituiscono il favore, passa un minuto dal vantaggio locale che Savard apre per Hunwick, la sua bomba destinata verso la balaustra è deviata da Wheeler, carambola sul palo ed è 1 a 1.
La pronta reazione dei Flyers è in una carica di Richards che fa fuori Krejci, peccato che ci si dimentichi di controllare dove finisce il disco, Lucic può lanciare tutto solo Satan e per il veterano è semplice mettere a sedere Boucher e nel 2 a 1 far crollare l'arena in un silenzio tombale.
In meno di due minuti la situazione è ribaltata in favore di Boston, nessuno lo sa ma questo è già il momento decisivo della partita. Il resto è spettacolo di Tuukka Rask che blocca ogni tentativo d'attacco Flyers, spezzando i sogni di chi credeva in una "Remuntada" termine spagnolo di moda in questo periodo.
Carcillo impiega quasi 40 minuti prima di tentare una rissa con Thornton, in memoria dei bei tempi che risalgono al primo gennaio quando si poteva fare a pugni all'aperto, ma che spiega la paura di Philadelphia nell'affrontare Boston senza i ricambi necessari.
A mettere la parola fine alle residue speranze di salvare il salvabile è Mark Recchi nel periodo finale. A lui bastano 2 minuti in power play (regalo di Asham che stende Hunwick che difendeva) per mostrare a tutti i riflessi di uno splendido ragazzino di 42 anni che arriva per primo alla ribattuta sul tiro di Chara.
Per un punteggio più rotondo ci pensa Patrice Bergeron che a porta vuota realizza il punto del 4 a 1 utile solo per le statistiche. A Philadelphia non resta che la flebile speranza di gara 4 da giocare ancora sul ghiaccio amico, Boston è ad un passo dall'essere tra le migliori 4 della Nhl, in una stagione già migliore di quella passata.
Come temeva il Wachovia Center le assenze di Gagne e Carter iniziano a farsi sentire alla lunga, Giroux e Richards da soli non bastano, il resto della squadra sembra già in vacanza.
Marc Savard ha aperto le danze di questa serie facendo pesare ai Flyers il suo ritorno, Miroslav Satan continua a stupire insieme a Mark Recchi, Tuukka Rask prosegue nel migliore dei modi la favola dell'esordiente. Con tutti questi ingredienti a Boston iniziano a preparare più di un'abbondante cena.