Henrik Zetterberg cercherà di fermare la linea di Joe Thornton o quella di Joe Pavelski?
Una sfida tra due squadroni che l'hanno scampata bella. Potrebbe riassumersi così la serie che ci apprestiamo ad ammirare tra i San José Sharks e i Detroit Red Wings.
I primi sono stati protagonisti di un'entusiasmante finale di primo turno dopo essersi ritrovati con le spalle al muro contro i Colorado Avalanche, oltre tutto con il peso sulle spalle dei fallimenti nei Play Off delle scorse stagioni. I secondi hanno avuto la meglio sugli indomabili Phoenix Coyotes solo alla settima partita, e hanno avuto bisogno di una prestazione strabiliante dei fuoriclasse che ne punteggiano l'organico.
I temi che accompagnano l'analisi di una serie di Play Off che coinvolge i San José Sharks sono praticamente sempre gli stessi. Terranno a livello mentale? Evgeni Nabokov sarà sufficientemente continuo a difesa della sua porta? Il primo blocco offensivo riceverà l'indispensabile supporto dalle altre linee?
In quest'ultimo caso, però, occorre fare un distinguo. La linea che per tutta la Regular Season è stata, e a giusta ragione, reputata la più formidabile per gli squali, quella composta da Joe Thornton, Dany Heatley e Patrick Marleau, si è improvvisamente raffreddata quando il gioco si è fatto duro, e l'intera produzione offensiva è finita sulle spalle del terzetto formato da Joe Pavelski, Devin Setoguchi e Ryan Clowe, che ha eliminato praticamente in solitaria le valanghe. La domanda va quindi ribaltata: Joe Thornton e compagni saranno in grado di dare una mano sul fronte d'attacco ai tre compagni più caldi?
In questo senso, e da un punto di vista puramente tattico, sarà molto interessante osservare quali saranno le mosse di Mike Babcock, tecnico dei Detroit Red Wings. L'allenatore delle ali rosse ama sguinzagliare sul ghiaccio la linea di Henrik Zetterberg (di solito con Valtteri Filppula e Todd Bertuzzi) contro il miglior blocco avversario, per lo meno nelle partite disputate alla Joe Louis Arena, dove i Red Wings hanno diritto all'ultimo cambio.
Come si comporterà in questa circostanza? Agirà per così dire secondo tradizione e cercherà di mettere la museruola alla linea di Joe Thornton o si adeguerà invece agli ultimi eventi e metterà Henrik Zetterberg alle costole di Joe Pavelski? Da questa decisione, e ovviamente dalla sua traduzione pratica sul ghiaccio, potrebbe dipendere l'esito di una serie che si annuncia intensa e coinvolgente.
Sull'altro fronte, gli squali hanno rotto il ghiaccio. Ora sono in semifinale di Conference, non hanno più nelle orecchie le voci che ricordano loro le recenti Regular Season dominate ma rovinate poi da un primo turno di Post Season disastroso. La loro concentrazione è quindi rivolta unicamente ai vicecampioni in carica.
Se è sempre difficile azzardare un pronostico, in questo caso le due formazioni sembrano equivalersi in tutte le sfaccettature del gioco. In porta, Jimmy Howard ha superato tutto sommato brillantemente il primo turno di Play Off della sua carriera e dovrebbe essersi messo alle spalle la normale emozione del debutto. Entrambe le difese beneficiano del giusto mix tra vecchi volponi (Nicklas Lidstrà¶m e Rob Blake) e ragazzi di talento pieni d'entusiasmo (Jonathan Ericsson e Jason Demers). In attacco, sulla carta ambedue le squadre hanno eccellenti bocche da fuoco distribuite in tutte le quattro linee.
Mano al telecomando, quindi. Questa notte si scatta subito con Gara 1. Vietato distrarsi!