La serie più equilibrata della Eastern conference sposta la sua bussola dall'arena dei Sabres al Td Garden, il giardino dei Bruins, pronti a sfruttare il fattore campo.
Buffalo @ Boston – Gara 3 (1-1)
È Miller contro Rask, non Buffalo contro Boston, è il palcoscenico ideale per due portieri che provano a decidere la serie.
Percentuali di salvataggio pazzesche per i due estremi difensori, i Sabres si ritrovano a fare un favore a Rask vista l'assenza del bomber Vanek, i Bruins si affidano a gente esperta come Recchi e Satan per far gioire il ghiaccio amico. Sturm e Wideman iniziano la fase di riscaldamento di Miller saggiando i riflessi dell'avversario, senza incorrere in eccessivi pericoli. Buffalo lascia scorrere i primi sette minuti senza accelerare, poi d'improvviso è Tallinder a impostare l'azione, Torres s'inventa un corridoio per il disco che arriva a Michael Grier, il tiro lascia di stucco Rask, la freccia nera di Buffalo colpisce per il vantaggio dei suoi, 1 a 0 nell'incredulità generale.
Boston ricomincia a martellare verso la porta di Miller, strepitoso ancora una volta su Sturm. Nonostante l'intensità la partita è corretta, la prima penalità arriva dopo 13 minuti di gioco, con Ference e Gaustad out contemporaneamente.
In 4 contro 4 i pericoli aumentano, vedere uscire da un'azione difensiva Boston è un piacere, Wideman recupera il disco e imposta la ripartenza, Sobotka scatta sul fondo e quando attira la difesa su di se restituisce il puck a Wideman, la conclusione è perfetta ed il pareggio è una danza, merito del primo gol in carriera nei playoff del difensore giallo nero.
I maggiori pericoli per Rask sono firmati da Roy, ma il punteggio sul 1 a 1 resta bloccato anche nel secondo periodo. Boychuk è protagonista di un frontale in cui ha la peggio Ellis, pronto a lanciarsi in contropiede, con Boston che inizia a farsi sentire anche fisicamente. Miller continua a salvare Buffalo dagli attacchi avversari, Boston capisce il perché il portiere magico delle Olimpiadi di Vancouver è il finalista del Vezina Trophy con Brodeur e Bryzgalov.
Sull'equilibrio perfetto è l'ultima frazione di gioco a decidere la partita, è ancora Derek Roy il più pericoloso ma Rask continua a parare l'impossibile, quando Kennedy (classe 1986) va con troppa sufficienza contro Recchi (classe 1968) ne ricava uno scivolone che lascia il veterano libero di fornire una prova di forza e assist d'oro, il destinatario è Patrice Bergeron che al volo supera Miller, 2 a 1 e situazione ribaltata.
Finalmente una bella rissa coinvolge tutti i giocatori sul ghiaccio, la tensione e la paura di penalità aveva limitato gli incontri di boxe, sul 2 a 1 pur se niente è compromesso volano colpi proibiti, solo Sekera e Sobotka (sembrano nomi di eroi da cartone animato) decidono che è ora di riscaldarsi, ha la meglio il giocatore dei Sabres pur senza mai colpire l'avversario ma limitandosi a farlo scivolare.
In panca puniti fanno compagnia a Rivet e Wideman, l'inferno che si scatena davanti alla gabbia del portiere di Boston non raccoglie nessuna gloria, consentendo ai Bruins di portare la serie sul 2 a 1 con i veterani decisivi.
Buffalo @ Boston – Gara 4 (1-2)
Due giorni più tardi ecco che 17.565 tifosi accolgono gara 4, la sveglia suona presto per i Sabres già in vantaggio dopo due minuti con il gol di Tim Kennedy, abile nel ricevere al centro l'assist di Ennis.
Buffalo sembra aver raccolto un paio d'insegnamenti dopo l'ultima visita al Td Garden, Miller risulta sempre difficile da superare e nel primo periodo sono otto le parate decisive, addirittura meglio nel secondo periodo quando Montador colpisce dalla lunga distanza, sul 2 a 0 i Bruins ritornano con la mente sul ghiaccio, ma sbattono ancora sul goalie avversario.
Serve un power play decisivo, finalmente McCormick ne regala uno a Boston con un interferenza sul portiere, l'inferiorità è pagata a caro prezzo col rimbalzo di Krejci sul tiro di Hunwick che, finalmente, Miller non trattiene.
Sotto di una rete Boston avanza decisa, sino a far pagare a caro prezzo la libertà di cui gode Bergeron che ha il tempo di guardare il goalie e superarlo senza che nessun difensore lo disturbi, il 2 a 2 è meritato e riaccende la sfida. Se Miller è la certezza Rask è il fenomeno, nel periodo finale Grier colpisce a porta semi-vuota, dal nulla sbuca il portiere finlandese che compie un salvataggio degno del miglior Superman, bloccando la gabbia e mandando le squadre all'overtime.
Nel supplementare è sfida tra colossi, Miller dice no a tutti gli attacchi di Boston, su Satan replica la grande parata di Rask e fa proseguire la guerra sino al secondo supplementare. Quando mancano 14 minuti si assiste ad una scena comica, o forse dettata dalla stanchezza, in ogni caso un errore dei Sabres penalizzati per 6 uomini sul ghiaccio, il power play con Stafford fuori è micidiale, il disco che arriva a Satan è pesantissimo, l'ex disoccupato ha il tempo di prendere la mira e dribblare Miller, chiudendo la battaglia in favore di Boston.
L'ala slovacca gode di una libertà clamorosa, con la difesa di Buffalo che controlla solo Sturm. Per Miller 36 parate spettacolari ma inutili ai fini della vittoria, Rask si ferma a quota 35 ma esce vincente dalla disputa.
È la serie decisa dai veterani, Mark Recchi è già stato decisivo due volte, Miroslav Satan dimostra la bontà dell'investimento di Boston, colpendo in overtime la sua x squadra, lui che ha assaporato la gioia della Stanley Cup lo scorso anno salvo poi restare senza squadra ora si gode una personale rivincita.
Per Buffalo Ryan Miller da solo non basta, pagando a caro prezzo l'assenza di Thomas Vanek, con la statistica di 30 vittorie su 30 partite se in vantaggio nei primi due periodi che è stata smentita 2 volte in questa serie.