Molto equilibrata la sfida fra Boston e Buffalo
La grande prova di Boucher il giorno prima deve aver ispirato Ryan Miller, un portiere che vale più della sua franchigia a Buffalo lo ricordano già , era un tale Dominik Hasek e con lui si arrivò a sfiorare la Stanley Cup.
Boston @ Buffalo, Gara 1
Due stagioni senza postseason sono già troppe per i Sabres, i Bruins vogliono seppellire nei ricordi l'atroce eliminazione all'overtime di gara 7 della scorsa stagione per mano di Carolina. Il match ha ben poco di amichevole, il primo pericolo è per la porta di Miller ma né Satan né Krejci sfruttano il rimbalzo sul trio di Chara, sul ribaltamento della situazione Boston paga a caro prezzo la libertà concessa a Derek Roy, indisturbato può lasciare alla conclusione Thomas Vanek, l'esordiente Rask battuto e vantaggio Sabres.
Ennis avrebbe l'opportunità di chiudere la disputa ma è ipnotizzato da Tuukka Rask, l'intensità dell'incontro sale, Zdeno Chara regala una visione ravvicinata della balaustra a Kaleta e poi viene sfidato da Montador, almeno 15 cm più basso. Ne segue la rissa che coinvolge Torres e Lucic, col veterano Recchi che finisce steso per la sbagliata intromissione.
Un solo gol e tanto nervosismo chiudono la prima frazione di gara, Boston continua a sbattere su Miller, primo miracolo su Bergeron e dove non arriva il super portiere è la traversa a salvare Buffalo. Boychuk è tra i più attivi di Boston, le sue conclusioni sono però fuori bersaglio, serve quindi un maestro per superare il goalie locale.
È cosi sul power play dei Bruins che vede la conclusione di Chara parata, sul rimbalzo il più veloce è un giovanotto di 42 anni, il suo nome è Mark Recchi, uno che sa come si vincono le Stanley Cup, indisturbato usa la traversa come aiuto e fa pareggiare i suoi, 1 a 1. Recchi diventa in un colpo solo il terzo giocatore più anziano a segnare il gol in postseason.
La gioia di Boston dura appena 5 minuti, il tempo necessario per la discesa di Tim Kennedy, l'assist delizioso per Craig Rivet tutto solo e il puck che si materializza alle spalle di Rask, il secondo periodo si chiude sul 2 a 1 e lascia un antipasto di nervosismo da smaltire nel periodo finale.
I colpi proibiti non si fanno attendere, Vanek ha lasciato vari ricordini sul fisico di Wheeler, Chara ha giustamente restituito il favore da buon capitano, Lucic e Lydman, Kaleta e Chara hanno trasformato la Hsbc Arena in una Royal Rumble di wrestling, dimenticando il punteggio.
Boston ha l'occasione per il pareggio con Krejci, solo davanti a Miller si addormenta e dalle tribune scatta l'ovazione col coro "USA, USA" che ha fatto la fortuna di Miller nelle Olimpiadi di Vancouver.
Anche Buffalo ha la sua grande occasione con Pominville ma Rask regala una parata prodigiosa ripetendosi poi, alla grande, su Derek Roy. L'assedio finale è utile a Ryan Miller per migliorare le sue statistiche di fine gara, ferma 38 conclusioni, 8 parate in più di Rask, i Sabres conquistano gara 1, imbattibili quando chiudono i primi due periodi in vantaggio (in regular season è successo 31 volte, mai sconfitta).
Boston @ Buffalo, Gara 2
Claude Julien è un mago nel motivare i suoi giocatori "O si vince o si va a casa", i suoi sembrano non ascoltare il coach, subiscono la partenza sprint di Buffalo, demerito di Boston lasciare troppo spazio a Tyler Myers che colpisce dalla distanza, è 1 a 0 dopo appena tre minuti di gioco, rischiano di subire ancora Derek Roy ma Rask riesce a salvarsi e il parziale resta invariato.
Per i Bruins la sveglia suona d'obbligo quando mancano otto minuti alla fine del primo periodo, la causa è un bellissimo tiro di Matt Ellis col disco che sbatte sul palo e supera ancora Rask, 2 a 0 nella follia dell'arena di Buffalo.
Per i Sabres tutto sembra andare come nei sogni, basta poco per cadere dalle nuvole, il contropiede di Vanek è fermato da Chara, sullo slancio il bomber austriaco urta violentemente il bordo campo con il piede sinistro ed è costretto ad abbandonare la partita.
"Con o senza Vanek il gioco non cambia" sussurra Montador, ma è solo una ricerca di coraggio la sua, senza il miglior cannoniere la squadra di casa subisce la terribile rimonta, quando i senatori di Boston decidono di cambiare le sorti dell'incontro.
Prima Michael Ryder poi Zdeno Chara trafiggono su due rimbalzi Ryan Miller, il tutto nei primi dieci minuti del secondo periodo. Dare per spacciati i Sabres si legge nei volti di Boston, ci vuole una strepitosa discesa di Pominville e l'errore in copertura di Lucic a regalare il nuovo vantaggio degli uomini di Ruff, 3 a 2. Se non ci fosse Miller sarebbero grossi guai, Paille si presenta tutto solo davanti all'estremo difensore ma viene ipnotizzato, chiudendo cosi la seconda frazione di gioco.
L'assenza del carisma di Vanek si sente nel periodo finale, Boston capisce, come il serpente più velenoso, che è ora di colpire. Punisce Buffalo su un disco perso in attacco e riconquistato da Ryder, scambio con Wheeler e puck sistemato da Ference ancora su Ryder, con Miller fuori porta è facilissimo il tap in che regala il pareggio e spezza i sogni dei tifosi locali.
Il colpo di grazia è opera di Chara, il grande capitano trova un pertugio che spiega il perché certi campioni possono riuscire in tutto, Miller coperto da Krejcipuò solo raccogliere il disco alle sue spalle.
Grier avrebbe l'opportunità di riaprire i giochi ma questa volta è Rask a fare il mago, il disperato assedio finale rende merito solo al grande Mark Recchi di prendersi il disco e segnare il 5 a 3 conclusivo a porta vuota, prima sconfitta su 32 partite con Buffalo in vantaggio nei primi 2 periodi, riaprendo la serie col fattore campo che ora è tutto a vantaggio di Boston.
Promossi a pieni voti i due portieri, Miller e Rask, incubi delle linee offensive avversarie, applauso per Zdeno Chara mai domo ma standing ovation per Mark Recchi, se a 42 anni hai la voglia di un debuttante e il fuoco negli occhi vuol dire che sei molto più di un campione. Per Buffalo la speranza è di ripresentare Vanek in gara 3, sarebbe crudele perdere il bomber sul più bello.