Lo swing di Albert Pujols, come al solito trascinatore dei Cards
Primo appuntamento con il report dedicato alla National League Central e, come lo scorso anno, sarò io a farvi da guida attraverso questa division lungo tutto l'arco della stagione.
Le prime partite della stagione hanno mostrato subito in forma i St. Louis Cardinals, la squadra da battere sulla carta, che è scattata al comando della division seguita, a brevissima distanza, dai Pittsburgh Pirates, reduci da un'ottima partenza che ha sorpreso gli addetti ai lavori.
Appaiati al terzo posto abbiamo i Chicago Cubs ed i Milwaukee Brewers, mentre a chiudere le fila troviamo, nell'ordine, i Cincinnati Reds e gli Houston Astros.
Andiamo ad analizzare nel dettaglio, squadra per squadra, questo inizio stagione.
ST. LOUIS CARDINALS (8 vittorie - 4 sconfitte)
I tifosi di St. Louis non potevano sperare in un miglior inizio per la loro squadra: 4 serie giocate, 4 serie vinte, 2 in trasferta (a Cincinnati ed a Milwaukee) e 2 in casa (contro gli Astros e i New York Mets), tutte per 2 gare ad 1. Inoltre i Cardinals sono stati una delle poche squadre a muoversi sul mercato in questo inizio stagione, mandando l'utility man Julio Lugo ai Baltimore Orioles in cambio di un PTBNL, una trade arrivata a ciel sereno, ma resasi necessaria dopo l'arrivo alla corte di LaRussa di Felipe Lopez, sostanzialmente un doppione di Lugo nei piani dei Cards.
In battuta non può che essere Albert Pujols a trascinare la truppa: nello spring training ha detto di sentirsi finalmente bene e lo si è visto in questo inizio stagione, dove il 3-time MVP guida la MLB con 15 RBI in 12 partite giocate; all'attivo ci sono anche 5 HR per una OPS totale di 1115. Buona anche la partenza di Matt Holliday, anche se non è ancora ai livelli mostrati lo scorso anno (OPS di .945 per lui); sorprende il buon rendimento offensivo di David Freese (.353 batting average), dal quale non ci si aspetta molto in questi termini, tuttavia rimangono da valutare le sue capacità difensive, dalle quali potrebbero dipendere le sorti del suo posto in squadra.
Tra i lati negativi di questo inizio stagione c'è da registrare lo slump di Colby Rasmus, partito fortissimo, ma in rottura prolungata dopo le primissime partite: si riprenderà ed ha già mostrato segnali di miglioramento rispetto allo scorso anno conquistandosi ben 9 basi ball in 12 partite. Tra gli altri, discreto inizio di stagione per Ludwick mentre così così stanno andando 3 giocatori che lo scorso anno furono importantissimi nell'economia di questa squadra: Yadi Molina, Skip Schumaker e Brendan Ryan.
Sul monte di lancio la situazione sembra davvero ottima: Adam Wainwright ha ricominciato dominando letteralmente ognuna delle 3 sue starts (3 vittorie per lui, 24 innings giocati con un complete game all'attivo), ma la vera sorpresa di questo inizio stagione si chiama Jaime Garcia.
Il quinto starter, rookie, si è conquistato il posto durante lo spring training e ha ripagato il manager con 2 partenze strabilianti, nell'ultima delle quali (contro i Mets, in una partita che è già diventata leggenda essendo finita al 20esimo inning) ha flirtato addirittura con il no-hitter.
Solide le prestazioni di Carpenter e Penny, soprattutto quest'ultimo ha mostrato di poter essere utile alla causa, mentre qualche dubbio circonda ancora Kyle Lohse e solamente il prosieguo della stagione ci dirà se Lohse sarà la versione 2008 o la versione 2009. Il bullpen invece rappresenta il cruccio di questa squadra, Franklyn non sembra essere la certezza dello scorso anno (peraltro calo previsto dalla sabermetrica), Motte è ancora lontano dal raggiungere il suo potenziale e McClellan sta alternando buone uscite a pessime uscite. Affidabili, per adesso, i due mancini (Reyes e Miller) e il long reliever Hawksworth.
Nelle prossime due settimane i Cards affronteranno una serie di partite contro avversarie quotatissime: prima 3 partite in Arizona dove affronteranno l'ex Dan Haren, a seguire tre partite a San Francisco dove si troveranno di fronte una delle più forti rotation della NL; poi ci sarà il ritorno a casa con la serie da 4 con i Braves del giovane Heyward ed infine la chiusura con i Cincinnati Reds.
PITTSBURGH PIRATES (7 vittorie - 5 sconfitte)
Partenza sorprendente per i Pirati, che da tutti sono additati tra i candidati alla lotta per l'ultimo posto nella division. Anche lo scorso anno partirono bene, poi però naufragarono quasi immediatamente; chissà che invece quest'anno non riescano a diventare una sorta di sorpresa.
Difficile che ci riescano, ma nel frattempo hanno esordito vincendo 2-1 la serie con i quotati Los Angeles Dodgers, perdendo 2-1 le serie in Arizona con i DBacks e a San Francisco con i Giants prima di chiudere queste prime due settimane con uno sweep casalingo ai danni dei Cincinnati Reds.
In battuta non c'è un giocatore che spicchi sugli altri, era partito benissimo la sorpresa dello scorso anno, Garrett Jones, autore di 3 HR nelle prime 2 partite, ma poi si è raffreddato e sta facendo fatica a ritrovare lo swing; i migliori tra i titolari per adesso sono Iwamura e, a sorpresa, Ronny Cedeno.
Molto bene stanno facendo dalla panchina Ryan Church, Delwyn Young e Bobby Crosby; non è partito benissimo McCutchen, la grande speranza dei Pirates, ma si riprenderà sicuramente. Discreto Milledge, per lui questa stagione sa molto di ultima chance per sfondare e quindi è chiamato a fare bene. Male invece Ryan Doumit e Jeff Clement, che potrebbe essere anche messo in panchina dato che non riesce semplicemente a produrre qualcosa dal punto di vista offensivo.
Sul monte di lancio c'è da registrare lo strepitoso inizio di stagione di Zach Duke, 2 vittorie su 3 partenze con la sensazione che possa veramente essere il pitcher numero 1 di cui questa squadra ha bisogno. Così così il mancino Paul Maholm, l'altro lanciatore di qualità a disposizione dei Pirates.
Purtroppo il terzo starter, Russ Ohlendorf, è stato recentemente messo in DL e gli altri 3 lanciatori che si sono alternati in queste prime partite, non sono decisamente sembrati all'altezza: Charlie Morton in 2 partenze non è riuscito a mettere assieme 10 innings (13.50 la sua ERA); Daniel McCutchen era stato rispedito in triplo A dopo la pessima partenza in Arizona, ma è stato richiamato per l'infortunio ad Ohlendorf e non è riuscito a essere incisivo nemmeno nella sua seconda partita; infine abbiamo Burres, per lui una sola partita all'attivo, dove si è preso 6 punti in 4 innings.
Il bullpen non sembra essere affidabilissimo, al momento il miglior rilievo è Evan Meek, seguito da Donnelly e dal rientrante Joel Hanrahan. Proprio quest'ultimo potrebbe essere un'arma importante per i Pirates e potrebbe anche aspirare al ruolo di closer, attualmente nelle mani del veterano Octavio Dotel, che non è sembrato molto affidabile in questo inizio stagione.
Nelle prossime 2 settimane i Pirates inizieranno con una serie da 3 partite in casa con i Brewers, per poi partire per un lungo viaggio che li porterà dapprima in Texas, a Houston (3 partite), successivamente tappa a Milwaukee (3 partite) ed infine ultima fermata a Los Angeles, sponda Dodgers, per una serie di 4 partite. Vedremo se riusciranno a mantenersi al di sopra di quota .500 nelle vittorie.
CHICAGO CUBS (5 vittorie - 7 sconfitte)
Inizio non brillante per la squadra della Windy City, un inizio che non fa altro che alimentare i molti dubbi già presenti nelle menti dei tifosi prima dell'inizio delle partite di regular season. La stagione è iniziata con una sconfitta 2-1 nella serie ad Atlanta contro i Braves, è proseguita con una sconfitta 2-1 casalinga contro i Reds per arrivare finalmente alla prima vittoria in una serie, 2-1 contro i Brewers. Ultime partite di queste prime due settimane contro gli Astros, ed è arrivata un'altra sconfitta 2-1 nella serie.
Al piatto l'unico giocatore che sta mantenendo i suoi standard di rendimento è Derrek Lee, che sta confermando i buoni numeri messi assieme nella stagione 2009; discreta, come sempre, la partenza di Kosuke Fukudome, per il quale il vero momento-verità arriverà tra un paio di mesi, quando dovrà dimostrare di saper mantenere una buona produzione offensiva sul lungo periodo (negli anni scorsi dopo aver disputato un buon primo mese, si è sempre perso).
Sorprende il pessimo inizio di stagione di Aramis Ramirez, vero e proprio uomo di punta di questa squadra (.170 di batting average, .245 di OBP) e non è il solo: male anche Theriot e malissimo, purtroppo non una novità per i tifosi Cubs, Alfonso Soriano.
Segnali positivi invece arrivano da Geovany Soto, anche se all'attivo ha solamente 26 at bat: dovrebbe essere in grado di lasciarsi alle spalle la bruttissima annata 2009 per tornare a recitare un ruolo importante in questa squadra. Dalla panchina non stanno andando male Jeff Baker e Xavier Nady, che forse meritebbero qualche chance in più dato il buon momento che stanno attraversando.
Dal monte di lancio arrivano prestazioni in chiaroscuro: da un lato, infatti, abbiamo le ottime prestazioni di Randy Wells, a confermare in questo inizio di stagione quanto di buono ha fatto lo scorso anno, dall'altro il notevole calo di Carlos Zambrano, che non sembra più in grado di recitare un ruolo da ace-pitcher.
Sui suoi standard c'è Ryan Dempster, mentre sorprendenti possono definirsi le partenze di Carlos Silva e Tom Gorzelanny: dal primo non ci si attende sostanzialmente nulla, dato che arriva da una serie di stagioni pessime, mentre dal secondo ci si aspetta che sia un mangia-innings. Entrambi comunque lottano per un posto al sole visto che quando rientrerà Ted Lilly, ancora in DL, uno dei due dovrà essere relegato nel bullpen.
E proprio quest'ultimo reparto rappresenta la croce di questa squadra: nonostante si siano giocate poche partite, molte sconfitte nascono proprio dai rilievi. Tra i peggiori sicuramente Caridad (attualmente in DL) e Jeff Samardzija, che assume sempre più l'aria di un clamoroso bust. Bene Marmol nel ruolo di closer, molto bene anche i primi innings di James Russell.
Nelle prossime due settimane i Cubs affronteranno 7 partite in trasferta e 7 in casa: fuori affronteranno dapprima i Mets in una serie da 4, poi i Brewers in una da 3; in casa invece ospiteranno i Nationals per 3 partite ed infine i DBacks in una serie da 4.
MILWAUKEE BREWERS (5 vittorie - 7 sconfitte)
Inizio secondo le attese per i Brewers, che stando alle previsioni dovrebbero mantenersi attorno quota .500 per tutta la stagione, anche se i tifosi ovviamente sperano che la squadra superi le previsioni e lotti per la division. Sarà difficile, nel frattempo la stagione è iniziata con la vittoria 2-1 nella serie con i Rockies, seguita dalle sconfitte, tutte per 2-1, contro Cardinals (in casa), Cubs e Nationals (entrambe in trasferta).
Al piatto, a sorpresa, non è Ryan Braun a fare la voce grossa, bensì Casey McGehee: 1239 di OPS, con 4 HR e 10 RBI per il terza base dal quale sicuramente non ci si aspettava un inizio così forte. Anche Braun è partito bene, con 3 HR, 12 RBI per una OPS di .999; buoni i segnali che sta lanciando Rickie Weeks, come se l'infortunio dello scorso anno non fosse mai esistito.
Ben al di sotto delle attese Prince Fielder, ma avrà tutto il tempo per riprendersi, soprattutto se la sua produzione offensiva sarà sostenuta a lungo dai compagni di squadra. Senza infamia e senza lode le prime partite del super prospetto Alcides Escobar, così come nella media è il rendimento dell'eterno Jim Edmonds: certo è che i Brewers non possono pensare di contendere presentando come esterno titolare un veterano 39enne fermo da più di un anno. Malissimo infine Gregg Zaun: si sapeva che il catcher non sarebbe stato il fulcro dell'attacco, ma sta facendo addirittura peggio di quanto previsto.
La partenza non brillantissima in stagione si spiega facilmente guardando l'andamento degli starters: il migliore risulta essere Dave Bush, mentre tutti gli altri sono stati maltrattati almeno una volta.
A stupire è soprattutto la brutta partenza di Yovani Gallardo, tanto fantastico ad inizio 2009 quanto pessimo in questo inizio 2010. Wolf deve riuscire a trovare continuità di rendimento, nelle prime 3 starts ha messo assieme una brutta partita, una buona partita ed una brutta partita; Doug Davis invece sembra lontano dai giorni migliori mentre il rientrante Jeff Suppan non sembra davvero presentabile e resta un mistero il perché i Brewers, persa per persa, non provino a dare un'ulteriore chance a Manny Parra, che rispetto a Suppan ha dalla sua almeno l'età .
Il bullpen ha offerto prestazioni altalenanti, a partire dal closer, il futuro Hall of Famer Trevor Hoffman, la cui stuff non è ancora al meglio. Anche il suo setup, Hawkins, sta attraversando un momento difficile dopo che ha letteralmente gettato alle ortiche due vittorie.
Tra gli altri molto bene Charlie Villanueva, che sembra essere, in questo inizio di regular season, il rilievo più affidabile.
Nelle prossime due settimane i Brewers affronteranno in trasferta i Pittsburgh Pirates (3 partite), poi ospiteranno i Cubs (3 partite) e nuovamente i Pirates, stavolta in casa (3 partite), per concludere lo stint al Petco Park di S. Diego con una serie di 4 partite contro i Padres.
CINCINNATI REDS (5 vittorie - 8 sconfitte)
Sicuramente era atteso un inizio leggermente migliore per questi Reds, additati da molti come la possibile sorpresa in questa National League Central per via di un mix di giovani talenti pronti ad esplodere. In questo inizio 2010 hanno perso l'opening series casalinga contro i Cardinals (2-1), hanno vinto la seconda serie casalinga contro i Cubs (2-1) ed anche la prima serie in trasferta, in Florida (2-1); infine troviamo il brutto sweep rimediato in casa Pirates.
Al piatto nessuno dei titolari ha avuto un inizio folgorante, il migliore è, come lo scorso anno Joey Votto. Partenza a rilento per l'altra stella della squadra, Brandon Philips, mentre pessimo è l'inizio di Jay Bruce, brulicante di talento ma incapace ad esprimerlo. Così così l'inizio anche di Orlando Cabrera e Jonny Gomes, mentre molto altalenanti sono le prestazioni di Scott Rolen. Baker ha fatto ruotare parecchi giocatori in questo inizio, soprattutto all'esterno dove tuttavia né Dickerson, né Nix, né Stubbs sono riusciti ad impressionare. Male anche il catcher, Hernandez.
Sul monte la buona notizia è rappresentata dal debutto di Mike Leake, draftato nel 2009 e buttato nella mischia senza passare dalle minors. 2 partenze, 2 quality starts per lui con 2 no-decisions: la speranza è che Baker non lo consumi troppo, il talento c'è ed è cristallino. Gli altri"malissimo Harang, ormai lontano parente del power pitcher di un tempo, male anche Cueto, che ad inizio 2009 aveva fatto letteralmente strabuzzare gli occhi a tutta la MLB, non bene anche Homer Bailey mentre Arroyo, ha iniziato benissimo prima di venir maltrattato nella sua ultima partenza. Il bullpen non sembra ancora aver trovato una sua fisionomia, per adesso bene Rhodes e Owings mentre il closer, Francisco Cordero, è stato toccato qualche volta di troppo.
Nelle prossime 2 settimane i Reds saranno impegnati in 6 partite casalinghe consecutive, 3 contro i Dodgers e 3 contro i Padres, prima di iniziare un 6 game road trip che li porterà prima a Houston e poi a St. Louis.
HOUSTON ASTROS (3 vittorie - 9 sconfitte)
Disastroso è l'aggettivo adatto per descrivere le prime partite di questa squadra, lontana parente di quella che fino a qualche anno fa si giocava non solo la NL Central, ma addirittura le World Series.
La prima gioia del 2010 è arrivata solamente dopo 8 partite: prima infatti avevano subito gli sweep casalinghi ad opera di Giants e Phillies e solamente nell'ultima gara della serie da 3 con i Cardinals sono riusciti a trovare la prima vittoria, a cui hanno fatto seguire la prima vittoria in una serie, battendo 2-1 i Cubs in casa loro.
Al piatto non sono le grandi prestazioni che impressionano, bensì quelle negative e in questo senso la linea di Carlos Lee è emblematica: .104/.122/.104. Numeri incredibili e tristi per uno slugger del calibro di Lee, che unitamente al fatto che Lance Berkman, il miglior giocatore della squadra, è in DL da inizio stagione, rendono l'idea di quanto brutta sia la partenza di questa squadra. Raggi di luce arrivano dalle prestazioni di Bourn e Keppinger, quest'ultimo utility man che sta guadagnando sempre più playing time ai danni del rookie Tommy Manzella. Il grande acquisto dell'inverno, Pedro Feliz, non sta assolutamente rendendo secondo le attese ed anche Hunter Pence è lontano parente del giocatore visto lo scorso anno. E guardando i due catcher, Towles e Quintero, si capisce perché lo scorso anno Pudge Rodriguez giocò parecchio.
Sul monte di lancio le buone notizie arrivano da Roy Oswalt, che sembra essersi lasciato alle spalle le difficoltà dello scorso anno; a far da contr'altare però c'è Wandy Rodriguez, che in questo inizio stagione non sembra essere il lanciatore dominante visto per tutto l'arco della stagione 2009. In un certo senso sorprende la solidità del veterano Brett Myers, che per l'ennesima volta ha voluto mettersi in gioco, mentre discretamente ha iniziato Bud Norris, giovane lanciatore che sembra aver fatto dei Cardinals la sua vittima preferita.
A chiudere la rotazione c'è Felipe Paulino, non certo una garanzia. Il bullpen, rivoluzionato rispetto al 2009, ha visto il pessimo inizio di Lyon e Fulchino, mentre si stanno comportando molto bene Chris Sampson e Tim Byrdak. Il closer è Matt Lindstrom, che per adesso sta svolgendo bene il suo lavoro.
Nelle prossime due settimane gli Astros cercheranno di cavalcare il buon momento derivante dall'aver vinto la prima serie e dal possibile rientro di Berkman in una serie di 9 partite casalinghe che li opporrà a Marlins, Pirates e Reds. Le ultime 3 partite di questo stint saranno in casa dei Braves.