Ryan Miller, uno dei migliori portieri oggi in NHL
Per citare una frase famosa nel mondo Nhl, "Siamo sempre a un goalie e a un coach dalla Stanley Cup".
Tralasciando qui il discorso sui tecnici delle franchigie, cerchiamo di analizzare i migliori portieri del campionato in corso. Una valutazione che aiuta a comprendere meglio la citazione iniziale. Poi, a discorso avviato, trasleremo sui difensori che fanno la differenza. O che, meglio ancora, portano alla concretizzazione di quanto di buono fatto da chi il puck lo butta dentro.
In testa alle graduatorie di rendimento c'è praticamente dall'inizio dell'anno Ryan Miller dei Buffalo Sabres. Salva il 93% abbondante dei tiri che gli arrivano addosso ed è come avere una saracinesca in porta (5 shutouts). Becca un paio di gol a partita: vabbè, la perfezione non esiste e questo è un dato da far splendere gli occhi. E i Sabres dominano la Northeast mirando l'intera Eastern.
Il nome nuovo è quello del finlandese Tuukka Rask dei Boston Bruins.
Ha cominciato a giocare con regolarità solo a stagione in corso (vanta la metà esatta di presenze rispetto ai colleghi). Però da quando ha piantato le tende in porta tiene lo stesso ritmo di Miller (anzi, prende in media meno gol: 1.92 per la precisione).
Non farà le Olimpiadi perché i finlandesi possono permettersi di tagliarlo dal momento che hanno Backstrom, Kiprusoff e Niittymaki. Eppure il goalie titolare di Boston Tim Thomas (uno che comunque vale la pena avere in squadra visto che ti porta lontano) è ormai comodamente in panciolle sulla panca e i Bruins son tornati in nobili posizioni grazie al giovanotto (classe 1987, è un rookie nonostante sia stato scelto nel primo giro con il numero 21 nel 2005 ma poi usato solo in caso di estrema necessità ). Mah"
Altro goalie da Stanley Cup è Ilya Bryzgalov dei Phoenix Coyotes.
Lo trovate nei primi posti di tutte le graduatorie specifiche (92.7 % di salvataggi, 5 shutouts, 22 wins). Il russo, non più giovanissimo (classe 1980), tra ottobre e dicembre ha collezionato record personali e nomination a stella del mese e della settimana. Un lavoratore pazzesco che ha migliorato il suo rendimento grazie alla costanza e all'applicazione.
Chiudiamo con Martin Brodeur (New Jersey Devils): 26 wins, 4 shutouts, 92% di saves. Il canadese a maggio taglierà il traguardo dei 38 anni. Però gioca a raffica (secondo per presenze e minuti giocati), vince con una continuità pazzesca, è terzo negli shutouts e si è posto il traguardo della Stanley Cup. Scelto al primo giro dai Devils nel 1990, è l'icona della franchigia. Troppo lunga la lista dei suoi successi per rimembrarla qui (diciamo solo che nel 1997 ha pure segnato un gol nei playoff contro Montreal: non vale un titolo, ma un memorandum grosso così).
Infine, una carrellata di nomi che vale comunque segnarsi: possono cambiare la storia di un roster.
– Miikka Kiprusoff (Calgary Flames): un amante della regolarità che consente ai canadesi di stare nell'elite.
– Semyon Varlamov (Washington Capitals, classe 1988): deve e può dare di più perché con una squadra così (Ovechkin ovviamente) non può essere tra i migliori solo perché intorno lo protegge una mezza dozzina di campioni.
– Cristobal Huet (Chicago Blackhawks): squadra da titolo, lui un po' meno, ma comunque affidabile.
– Antti Niemi (Chicago Blackhawks): gioca poco, è la riserva di Huet, però quando scende sul ghiaccio i suoi numeri sono da prospetto importante (classe 1983, il tempo passa ragazzo).
– Evgeni Nabokov (San Josè Sharks): eccelle in tante piccole cose e completa una squadra da Stanley Cup.
Infine Jonathan Quick (Los Angeles Kings): uno di quelli che migliora un sacco chi gli sta intorno; il roster non è eccelso, andrà ai playoff e dopo succederà quel che succederà ; il ragazzo intanto è il goalie più presente della Lega e, tra i top, è colui che deve mettere maschera e bastone un sacco di volte (solo Nabokov tra le stelle subisce più tiri) ogni volta.
Spazio adesso ai migliori difensori della Lega fino a questo momento, ovvero a circa metà stagione. Partiamo dal nome che le statistiche in questo momento delineano come uno dei più quotati: Dan Girardi dei New York Rangers.
Una menzione perché? Perché non è certamente un elemento da Norris Trophy, ci mancherebbe. E non è nemmeno uno da Stanley Cup (i Rangers al momento devono conquistarsi la post-season). Però è un duro: tra colpi legali, tiri bloccati e puck rubati il buon Girardi (classe 1984) è tra i migliori venti della Lega. Avanti così Dan!
Ora passiamo ai signori della linea difensiva.
Dan Boyle (San Josè Sharks): viaggia su livelli altissimi, farà le Olimpiadi casalinghe con il suo Canada, è un buon assistman, è regolare e costante.
Insieme con lui a Vancouver ci sarà Duncan Keith (Chicago Blackhawks). Per qualche giorno non penseranno che con ogni probabilità le loro due franchigie si giocheranno un posto in finale per la Stanley e difenderanno la stessa porta. Keith sta tenendo il suo miglior ritmo offensivo di sempre.
Mike Green (Washington Capitals): su di lui c'è sempre qualche dubbio su quanto sarà in grado di tenere in difesa, forse perché tra i colleghi è quello che 'spacca' di più quando mette il bastone in attacco. Invece il puck, quando serve, lo ruba" certo che lo ruba.
Chris Pronger (Philadelphia Flyers): una squadra che regala molto spesso i primi tempi e che rischia di non staccare il biglietto dei playoff ha in squadra uno dei più forti difensori della Lega (per quanto concerne plus-minus, tiri bloccati e puck sgraffignati). Per lui è tutto così normale"
Drew Doughty (Los Angeles Kings): una squadra che può tranquillamente essere la numero 3 a Ovest il lunedì e diventare la numero 10 il mercoledì deve stringere forte forte questo canadese. Il quale andrà alle Olimpiadi. Statistiche eccellenti con un rendimento straordinario lo fanno essere uno degli artefici della sorpresa losangelina.
Chiudiamo poi con menzioni d'onore: Tomas Kaberle (Toronto Maple Leafs); Andy Greene (New Jersey Devils): 11 plus, terzo negli hits, 25° nei tiri bloccati; Tobias Enstrom (Atlanta Thrashers); Brian Campbell (Chicago Blackhawks); Zdeno Chara (Boston Bruins); Nicklas Lidstrom (Detroit Red Wings) nonostante un'apatia sotto porta da far impallidire il suo curriculum; Andy Sutton (New York Islanders): non un fenomeno quando la squadra va in inferiorità , ma 8° negli hits e 3° nei puck fermati; Stephane Robidas (Dallas Stars): decisamente il primo nelle statistiche degli hits, decimo nei tiri bloccati, 'inutile' però quando si tratta di spostare gli equilibri nelle situazioni di difficoltà ; Dennis Seidenberg (Florida Panthers); Mark Streit (New York Islanders).