Rihards Kuksiks: da Riga a Tempe per guidare ASU in testa alla Pac10
Puntuale come ogni settimana torna il report sulla Pac10, o forse dovremmo dire sulla Upset10 visto come l'abbiamo ribattezzata settimana scorsa.
In questa stagione di "sofferenza" a livello nazionale, come dimostra il fatto che nella settimana appena trascorsa per la prima volta nella storia la Pac10 non abbia avuto una squadra nella Top25 nazionale, non manca però l'equilibrio; e la terza settimana di gare come al solito non ha tradito le attese rimescolando ulteriormente una classifica sempre alla ricerca di un padrone. Bando alle ciance, però, e passiamo direttamente a vedere cosa è successo nelle canoniche nove gare dell'ultimo week-end, a partire dal nuovo ed inatteso Kuksiks-show.
Lo junior lituano dei Sun Devils, infatti, ancora una volta si è caricato sulle spalle il peso dell'attacco di Arizona State a Eugene, dove ASU con la sola ottima difesa ha divorato in un sol boccone i Ducks. 76-57 il parziale finale, ma gara decisa già nel primo tempo con Oregon sotto di 19 all'intervallo, inchiodata dalle 8 triple messe a segno da Arizona State.
Top scorer, appunto, il lettone Kuksiks con 25 punti chirurgici (9/12 dal campo e 4/6 da 3), a cui si aggiungono i 16 di Abbott ed i 12+4+6+4stl di Derek Glasser. In casa Ducks l'unico in doppia cifra esce dalla panchina: Longmire scrive 11+6 in 21' in campo.
Non va altrettanto bene ai cugini di Arizona, anche loro impegnati nell'Oregon, ovviamente, ma contro i Beavers. Avanti di 11 a meno di 9' dal termine, infatti, i Wildcats si inceppano e subiscono un parziale di 21-7, che Oregon State conclude con la tripla della vittoria di Lathen Wallace ad 1"1 dalla sirena per fissare il parziale sul 67-64.
Oltre ai 14 a testa di Wallace e Seth Tarver - che aggiunge anche 5 rimbalzi ed altrettanti assist - per i padroni di casa ci sono 22 punti pesantissimi del centrone atipico olandese Roeland Schaftenaar. In casa Wildcats, invece, il freshman Derrick Williams scrive 20+7 mentre Wise si ferma a quota 16.
A Pullman, nel frattempo, andava in scena uno spot promozionale per gli scout NBA di Jerome Randle. Dopo le opache prestazioni della settimana precedente, infatti, la piccola PG dei Golden Bears piegava le resistenze di Washington State seppellendo i Cougars sotto 39 punti di career high, impreziositi da 5 rimbalzi, 9 assist e 2 rubate.
Gara tutta vissuta sui parziali, nonostante il 93-88 finale per Cal, con gli ospiti in fuga ad inizio sia del primo tempo che della ripresa e Washington State sempre a tentare una difficilissima rimonta, guidati dai 25 punti di Reggie Moore e dai 18 di Klay Thompson, che però nelle ultime 7 partite sta tirando solamente con il 25% da oltre l'arco.
A chiudere il programma del giovedì c'è la roboante vittoria di Washington per 94-61 su Stanford. Davanti al proprio pubblico gli Huskies interrompono la striscia di 3 sconfitte consecutive in doppia cifra e dominano dal primo all'ultimo secondo i Cardinals, arrivati nel corso dell'incontro anche a -41.
A guidare Washington ci pensa Pondexter, che anche a livello personale "rimbalza" da due pessime prestazioni e mette a referto una doppia-doppia da 27+10, a cui Thomas aggiunge 15 punti e 7 assist. Per i Cards non bastano i 17 di Fields ed i 15 di Trotter.
Apertura di programma del sabato subito con il botto con la sfida tra le due favorite della conference: Cal e Washington. Nonostante arrivassero entrambe alla gara di Seattle da due vittorie convincenti 48 ore prima, infatti, gli Huskies hanno dominato l'intera gara, scappando a +24 già nel primo tempo e poi controllando i Golden Bears, che hanno confermato di poter arrivare fin dove li trascinerà di peso Jerome Randle, fino all'84-69 finale. E con Randle limitato a 5 punti ed 8 palle perse è tutto facile per gli uomini di coach Romar, che hanno 25 punti da Pondexter - 21 dei quali messi a segno nel primo tempo - e 20 da Thomas. Per Cal sono inutili i 28+8 di Christopher.
Se Washington, dunque, ha saputo risollevarsi dopo un periodo negativo il percorso inverso, invece, è quello che sta percorrendo Oregon. Partiti a razzo nella prima settimana, i Ducks si sono poi inceppati infilando un poco invidiabile filotto di 3 sconfitte casalinghe consecutive.
L'ultima è arrivata proprio sabato per mano di Arizona, in pieno controllo del match per tutta la ripresa prima di chiudere 74-60. Derrick Williams mette ancora il suo sigillo con una doppia-doppia da 20+13 mentre Wise e Fogg aggiungono 19 punti a testa; in casa Ducks, invece, Longmire a quota 18 è ancora il top scorer mentre Armstead, retrocesso a sesto uomo, ne firma 16 e Dunigan 14.
Dopo non essere riuscita nella grande rimonta contro Cal Washington State torna alla vittoria, battendo Stanford 77-73, stavolta facendo la parte della "lepre". Avanti di 20 all'intervallo, infatti, i Cougars nella ripresa contengono la rimonta degli ospiti e portano a casa la vittoria grazie ai 27 punti di Thompson a cui Reggie Moore ne aggiunge "solo" 9 - con 6 assist - ma di cui ben 7 arrivano dalla lunetta negli ultimi 50" (7/8, ndr) per sigillare la vittoria.
Ai Cardinals non bastano i 24 punti di Jeremy Green, 12 dei quali arrivano negli ultimi 5' dell'incontro, e la doppia-doppia da 18+10+3+stl di Landry Fields.
Ma in testa alla graduatoria dopo 3 settimane ci sono, a sorpresa, i Sun Devils di Arizona State, che in casa di Oregon State tirano fuori un'altra buona prova difensiva e riescono a strappare la vittoria 66-57 grazie ad un parziale di 22-9 nei primi 8' della ripresa. A guidare il break ci pensa Ty Abbott, 21 punti a fine gara di cui 18 nel secondo tempo, mentre il solito Kuksiks mette a referto 15 punti; per i Beavers non bastano i 17 di Haynes e gli 11+8 di Schaftenaar.
All'opposto in classifica di Arizona State, invece, troviamo i Bruins di UCLA, che sprofondano in ultima posizione dopo una prestazione assolutamente indegna nel derby contro la seconda università cittadina.
Indecenti in attacco, molto male anche in difesa e "guidati" da un senior come Dragovic che chiude con 2 punti, tutti dalla lunetta, con 6 mattonate tirate dal campo e nemmeno una andata a segno - oltre alla solita difesa in stile telepass - i Bruins subiscono la peggiore sconfitta casalinga della storia e la peggiore in assoluto da 65 anni a questa parte nel derby. Una prestazione assolutamente inaccettabile per la formazione di coach Howland, che non si è dimostrata degna di vestire "those four letters across the chest".
Top scorer del match per USC è Dwight Lewis con il season high a quota 24 punti, a cui Vucevic ha aggiunto 19 punti e 6 rimbalzi; per UCLA si salva in parte solo Malcolm Lee, che chiude a quota 12 nonostante lo 0/5 dalla lunga distanza.
Settimana prossima obbiettivi puntati sul quadruplo scontro tra LA e lo stato di Washington, oltre che sul derby dell'Arizona.
Stay tuned.
CLASSIFICA
Arizona State 4-2 (14-5)
California 3-2 (11-6)
USC 3-2 (11-6) *
Washington State 3-3 (13-5)
Washington 3-3 (12-5)
Arizona 3-3 (9-9)
Oregon 2-3 (10-7)
Oregon State 2-3 (8-9)
Stanford 2-3 (8-9)
UCLA 2-3 (7-10)
* postseason ban