Le stelle della NHL (Part. 1)

Alex Ovechkin, indiscussa stella Nhl

Atlantic Division

Martin Brodeur

I Devils sono storicamente una squadra che bada poco alla spettacolarità  dei singoli, piuttosto ottiene il massimo da roster spesso non eccezionali. Il gioco dei diavoli è fatto da sempre di forza e compattezza e naturalmente tutto parte dalla solidità  difensiva: tra i pali c'è l'immenso Martin Brodeur, forse attualmente il migliore portiere canadese (Fleury è spesso decisivo, ma ha molta meno continuità ).

Nella scorsa stagione qualche problema fisico gli ha fatto disputare solo la metà  delle partite, ma quest'anno si è preparato alla perfezione e punta nuovi record. Con Brodeur in forma è tutta un'altra cosa per New Jersey.

Sidney Crosby

Non si può prescindere dal capitano, dalla stella luminosa della nuova NHL. E' stato spesso accostato all'immenso Gretzky, paragoni che più di una volta hanno cancellato campioncini in erba. Ma con Sidney Crosby non ce l'hanno fatta, e questo perché il paragone può davvero reggere.

Fresco vincitore della sua prima Stanley Cup, da trascinatore, da autentico leader, da fenomeno.Chi va a vedere Pittsburgh sogna con la concretezza di quel fenomeno di Malkin, con la sfrontata pazzia di Fleury ma soprattutto con la sicurezza del Capitano. Sid the Kid. Il Capitano Crosby.

Chris Pronger

Si, è strano indicare un difensore come stella della squadra, in uno sport fatto di tanti gol e gesti tecnici riservati soprattutto agli attaccanti. Però qui si sta parlando di Chris Pronger, non di un difensore qualsiasi!

L'arrivo di Pronger alla corte dei Flyers è stato forse uno dei più importanti in questo mercato, e va a rinforzare decisamente una difesa che l'anno scorso è mancata proprio in esperienza e carisma. Pronger è un giocatore straordinario, grande pattinatore, cliente difficile per ogni attaccante: elegante come pochi in NHL, è un cavallo di razza e forse Philadelphia può tornare ai vertici anche grazie a lui.

Marian Gaborik

I Rangers sono reduci da un paio di stagioni così così, soprattutto l'ultima è stata abbastanza impalpabile. C'era bisogno di un bel nome da portare al Madison Square Garden, ma anche di qualcuno concreto e che non facesse rimpiangere i vari Jagr, Kovalev, Messier. I dirigenti newyorkesi hanno tirato fuori un nome impensabile: Marian Gaborik.

Il cecchino di Minnesota, che ormai si poteva considerare parte dell'arredamento dell'Xcel Energy Center (la casa dei Minnesota Wilds), a sorpresa ha accettato la golosa offerta (7 milioni e mezzo il suo modesto onorario) e ha deciso di cambiare vita, sistemandosi nella Grande Mela. I tifosi sognano già  ad occhi aperti, ma ora che Marian non li faccia svegliare più però…

John Tavares

Era d'obbligo segnalare Tavares, come stella degli Islanders. Certo, senza dimenticare che sarà  un rookie e sotto tutti gli aspetti verrà  trattato da rookie (anche dai difensori, chiaramente), però le statistiche sono dalla sua: ha frantumato il record in OHL di Great One Gretzky che durava da più o meno un millennio. Diciamo che è già  più di un biglietto da visita, siamo quasi alla brochure di presentazione.

Ma di certo John Tavares ha portato aria fresca agli isolani, e i tifosi ringraziano comprando magliette, merchindising vario e soprattutto abbonamenti allo stadio. Niente male, John. Vedremo il suo impatto tra i "grandicelli".

Northeast Division

Philip Kessel

I Maple Leafs sono una squadra in piena rifondazione, mentre la tifoseria ha ancora negli occhi l'eleganza e la raffinatezza di un super campione come Mats Sundin. Ora i giovani hanno la possibilità  di farsi largo, e tra tutti spicca il centro Matt Stajan, ottima la sua ultima stagione: quest'anno deve consacrarsi.

Ma l'uomo della svolta potrà  essere l'ultimo arrivato del mercato: Philip Kessel. Acquistato dai Boston Bruins, la passata stagione l'ha visto grande protagonista in regular season, certo nella ben oliata macchina tritasassi qual era Boston. Molti sono pronti a scommettere sul ventiduenne del
Wisconsin…

Marc Savard

Boston, causa salary cap, si è privata come detto sopra del finalizzatore di molte azioni, Phil Kessel. Certo Recchi, Ryder e Krejci non sono stati a guardare e parecchi puck li hanno buttati dentro loro, sta di fatto che i 36 gol in meno del buon Kessel si faranno sentire. Ma uno che è rimasto e che spesso i gol li ha fatti fare è Mister Marc Savard: chi ha visto giocare Boston sa di cosa stiamo parlando. Savard è nel vivo del gioco dei Bruins, c'è quando il momento è decisivo, c'è quando bisogna metterla sul fisico e c'è anche in fase realizzativa. Insomma, il gioco dei Bruins è salvo, vediamo adesso chi la butterà  dentro…

Thomas Vanek

Buffalo è una nobile decaduta, non afferra i playoff da un paio di stagioni e anche l'indotto generale del team non naviga in buone acque. Ma i tifosi in qualche modo sembrano tenere botta, vanno allo stadio e appoggiano il team. Ormai da 4 stagioni (questa è la quinta) è un austriaco l'idolo delle folle, il cecchino Thomas Vanek: giocatore che assicura una trentina di gol all'anno, e in una squadra come Buffalo, con tantissimi problemi, sono l'equivalente dei 60 gol di Ovechkin.

Da non sottovalutare anche il rookie Tim Kennedy, per almeno due motivi: è di Buffalo, quindi i tifosi lo portano sul palmo della mano, e poi è un ala davvero di grande prospettiva.

Scott Gomez

Montreal è stata una delle squadre che ha cambiato di più, soprattutto in attacco. E si parla di grossi investimenti, Brian Gionta, Mike Camalleri e l'immenso Scott Gomez. Gionta e Camalleri assicurano peso e gol e l'ex Rangers porta in dote tutto quello che un giocatore deve avere per far sognare una arena: fantasia, imprevedibilità , un pizzico di follia. Ma anche tanta concretezza. La squadra avrà  bisogno di un pò di tempo per scivolare via libera, ma se gli ingredienti son questi e se Price in porta confermerà  le attese, Montreal potrà  durare a lungo.

Alexei Kovalev

Lo scorer per eccellenza di Ottawa, Dan Heatley, è volato al caldo di San Josè. In cambio sono arrivati due attaccanti Michalek e Cheechoo: quest'ultimo ha un potenziale da oltre 60 punti, ma almeno nella scorsa stagione è sembrato l'ombra di se stesso. Vedremo quale Cheechoo si presenterà  al pubblico canadese.

Intanto perchè non aggrapparsi al solito Spezza (blindato fino al 2014), alla bandiera Alfredsson e soprattutto al grande, grandissimo Alexei Kovalev? Si, ha 36 primavere sulle spalle quest'anno, ma ragazzi uno così segnerà  sempre ed è un piacere vederlo zigzagare sul ghiaccio. Già  i tifosi si lustrano gli occhi…

Southeast Division

Vincent Lecavalier

Il Capitano guiderà  i Lightnings ancora a lungo: Vincent Lecavalier si conferma leader di un gruppo molto compatto, affiancato dal veterano Martin St.Louis e dalla "bestia" Ryan Malone. Inoltre Tampa si è accaparrata anche la seconda scelta assoluta il difensore svedere Hedman: un 18enne che gioca come un veterano. Lecavalier non ha certo bisogno di presentazioni, è uno dei top player della Lega, grande realizzatore e anima del gioco di Tampa Bay.

I suoi giochetti con la stecca fanno letteralmente infiammare il St. Pete Times Forum, la sua divisa numero 4 è tra le più vendute dell'intera NHL. Insomma, uno che vale il prezzo del biglietto, no?

Alexander Ovechkin

La domanda negli State è: riuscirà  Alex Ovechkin a fare 70 gol? Il ragazzo lo conoscete tutti, e tra l'altro ha un caratterino di quelli tosti: se vuole può segnarne forse anche 90 di gol. Nelle partite in casa l'altr'anno era quasi matematico il suo nome sul tabellino dei marcatori, tant'è che le scommesse non erano quasi più accettate, anzi valeva la pena scommettere sullo 0 score.

E' il giocatore più pagato in assoluto (quasi 10 milioni di dollari), traina un intero movimento e solo Crosby ha più appeal del russo. Certo, i tifosi di Washington vorrebbero non uscire dai playoff a gara7 in casa, come successo nelle ultime due stagioni…

David Booth

Sarà  il 24enne statunitense a trainare i Panthers, quest'anno da protagonista dichiarato. Nelle precedenti due stagioni era ancora considerato in fase di rodaggio, anche se poi finiva spesso in doppia cifra in assist e gol. Adesso è il momento della responsabilità : tutti si attendono da David Booth il salto di qualità  dal ragazzo di Detroit e vedremo di che pasta è fatto veramente.

I Panthers possono fare una discreta stagione, obiettivo naturalmente sono il treno dei playoff, perso la scorsa stagione per una manciata di punti.

Ilya Kovalchuk

Il mancino russo Ilya Kovalchuk non gode di tanta fama, diciamo che non è uno di quei giocatori che la stampa reclamizza volentieri. Male, perchè a 26 anni può staccare il biglietto dei 300 gol in Nhl e comunque vada lui meno di 40 gol a stagione non li fa. 300 gol in poco più di 500 partite, sono davvero tanti e il pubblico dei Panthers lo sa bene, tant'è che Kovalchuk è uno degli intoccabili.

Atlanta anche quest'anno è pronta a soffrire, perchè la East Conference si preannuncia dura, però in
casa ci sarà  da divertirsi come sempre. E spesso grazie a Ilya.

Eric Staal

Carolina è una squadra pazza, capace di vincere contro chiunque e poi perdere partite clamorose anche davanti al proprio pubblico. Quest'anno più che mai è composta da vecchi volponi del ghiaccio: Rod Brind'Amour, Ray Whitney, Samsonov, Scott Walker, Joe Corvo e Aaron Ward. Gente ultratrentenne che resta sempre difficile da affrontare. Poi c'è la stella luminosa di Eric Staal, il più celebre dei fratelli Staal, uno che fa la differenza come pochi: centro alla Eric Lindros per intenderci, capace di difendersi e prendere spazio in attacco. Ormai una bandiera degli Hurricanes.

E' tutto, nel prossimo articolo analizzeremo i migliori giocatori della Western Conference.

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