Patrick Marleau è atteso ad un pronto riscatto coi suoi Sharks…
Una squadra travolgente e di classe, una tosta che non mollerà sino alla fine, una franchigia che vuol tornare grande, una che ha un grosso punto di domanda sul futuro e un gruppo di giovani di classe pronti al salto di qualità .
Ecco le realtà di San Jose, Anaheim, Dallas, Phoenix e Los Angeles nella Pacific division.
San Jose Sharks
2008/09 117 punti (1° posto, eliminati contro Anaheim al 1°turno)
Acquisti: Heatley (LW, Ottawa) Callahan (D, Islanders) Helminen (C, Carolina) Nichol (C, Nashville) Ortmeyer (RW, Nashville)
Cessioni: Michalek (RW, Ottawa) Cheechoo (RW, Ottawa) Armstrong (LW, Calgary) Boucher (G, Philadelphia) Goc (C, Nashville) Grier (RW, Buffalo) Kaspar (LW, Philadelphia) Moen (LW, Montreal) Westgarth (D, Islanders) Lemieux e Roenick (ritirati)
Da incubo. Ecco l'estate dei tifosi di San Jose, travolti dall'amarezza dell'aver visto una super squadra nella regular season che ha vinto a suon di punti il President Trophy, col miglior record di lega, ed essere eliminata al primo turno dalla cenerentola Anaheim Ducks.
Hanno pagato per tutti i due simboli Joe Thornton e Patrick Marleau oggetto delle critiche dei tifosi, col capitano che voci di corridoio danno senza più la lettera C sulla sua maglia. Marleau è stato anche al centro dello scambio con Heatley salvo poi essere confermato dai suoi dirigenti. Jumbo Joe invece troverà al suo fianco Dany Heatley, star principale della telenovela dell'estate dove si è avvicinato a quasi tutte le squadre.
Rigenerato il roster con gli addii di Claude Lemieux e Jeremy Roenick, siamo di fronte ad una possibile finalista di Stanley Cup. Attenzione a Setoguchi già esplosivo lo scorso anno. Playoff esclusi!
Anaheim Ducks
2008/09 91 punti (8°posto, eliminati in finale di conference vs Detroit)
Acquisti: Boynton (D, Florida) Koivu (C, Montreal) Lupul (RW, Philadelphia) Sbisa (D, Philadelphia)
Cessioni: Beauchemin (D, Toronto) Pronger (D, Philadelphia)
Nella mente ancora le botte rifilate ai Red Wings nella post season, quando la favola dei guerrieri Ducks si ferma ad un passo dalla finalissima della Stanley Cup. La franchigia vuole mantenere la media altissima di vittorie nel dopo lock-out con 45 W di media all'anno.
La linea offensiva dei Ducks è una garanzia realizzativa con Perry e Ryan che sfruttano la classe di Ryan Getzlaf, all star cannoniere della squadra con 91 punti nella passata stagione, candidato ad essere il miglior centro della conference.
Ogni anno però, ogni volta che viene sfogliata la margherita con le candidate per il successo Anaheim non viene mai presa in considerazione, salvo poi spuntare tra le favorite nei momenti topici della stagione.
La perdita di Chris Pronger è rimpiazzata con Lupul e la speranza Sbisa, con la curiosità di ciò che potrà dare Saku Koivu lontano dai Canadiens. Per Jonas Hiller stagione che richiede conferme, attendendo la sua versione superman che tanto ha spaventato gli ex campioni di Detroit.
Dallas Stars
2008/09 83 punti (12° posto, fuori dai playoff)
Acquisti: Auld (G, Ottawa) Peters (LW, Calgary) Skrastins (D, St.Louis)
Cessioni: Begin (LW, Boston) Connor (RW, Pittsburgh) Lundqvist (C, Svezia) Morrison (C, Washington) Zubov (D, Russia)
Per chi come gli Stars, ha vinto cinque volte la Pacific division, è d'obbligo sognare grandi livelli. Nel decennale della conquista dell'ultima (e unica 98-99) Stanley Cup mancare i playoff ha regalato una grossa delusione a quei tifosi Stars abituati a ben altri traguardi.
Poco importa aver fatto amicizia con gli infortuni, costante che ha colpito Dallas per tutta la stagione, e aver mancato la post season per la terza volta da quando i Minnesota North Stars hanno cambiato denominazione e sede quindici anni fa. Spetta a Marc Crawford far fruttare il lavoro del GM-leggenda Nieuwendyk che sul mercato ha esaltato ben poco.
Dunque colonna portante della squadra ancora sulle spalle di Brad Richards, Mike Ribeiro e l'immortale Mike Modano. Se il trio, con Morrow, riesce a dribblare gli infortuni e sarà sfruttata anche la classe del sorprendente Eriksson tutto sarà possibile.
Phoenix Coyotes
2008/09 79 punti (13° posto, fuori dai playoff)
Acquisti: Aucoin (D, Calgary) Korpikoski (LW, Rangers) Fiddler (C, Nashville) LaBarbera (G, Vancouver) Vandermeer (D, Calgary) Vrbata (RW, Tampa Bay)
Cessioni: Dawes (LW, Calgary) Fedoruk (LW, TampaBay) Goertzen (RW, Carolina) Hale (D, Tampa Bay) Kalinin (D, Russia) Lannon (D, Minnesota) Lisin (RW, Rangers) McGrattan (RW, Calgary) Murray (C, Calgary) Prust (C, Calgary) Reinprecht (C, Florida)
Il dilemma che circonda la splendida arena locale, il Jobing.com, è: vedremo hockey da queste parti? I fan dei Coyotes non hanno atteso un grande acquisto come evento estivo, stanno ancora aspettando che un tribunale fallimentare sentenzi di che morte far morire la franchigia di Phoenix, senza che un termine estremo si materializzi come spada di Damocle sul futuro del team.
Senza un allenatore (The Great One Gretzky è in pausa di riflessione) nessuno ha ben chiaro il futuro, pagando a caro prezzo la stagione passata, dove l'attesa per l'esplosione dei giovani giocatori ha arrecato solo danni.
Il talento in questo roster non manca, col capitano Shane Doan che ispira e i veterani Aucoin e Jovanovski a dare compattezza alle tante promesse nel pianeta Coyotes. Di certezze invece all'orizzonte se ne vedono ben poche, come quei playoff lontani dal 2002.
Los Angeles Kings
2008/09 79 punti (14° posto, fuori dai playoff)
Acquisti: Scuderi (D, Pittsburgh) Segal (LW, Tampa Bay) Smyth (RW, Colorado)
Cessioni: Boyle (C, Rangers) Moulson (D, Islanders) Pressing (D, Colorado) Quincey (D, Colorado)
La franchigia più giovane della Nhl ha investito bene sul mercato, assicurandosi una roccia come Rob Scuderi fresco campione con i Penguins. L'entusiasmo che si respira in california per questi nuovi Kings è palpabile, non siamo ai bei tempi di Gretzky ma l'ottimismo è lo stesso.
Una conferma su tutti è il talento di Drew Doughty che insieme a Kopitar, Frolov e capitan Brown vede costruire mattone su mattone una squadra interessante e talentuosa. Non sono arrivati i pezzi da novanta sul mercato come Hossa o Gaborik, è stato messo sotto contratto l'esperto Ryan Smith che a Colorado qualcuno rimpiange. Tra le future promesse consigliamo di tener d'occhio Brayden Schenn, classe 1991, talento da vendere e forte motivazione. Proprio quello che chiedono i tifosi di Los angeles.
La Pacific division creata nel 1993 ha subito le modifiche che nel 1998 hanno spostato Flames e Avalanche (primi vincitori della division) nella Northwest division, insieme agli Oilers.
L'albo d'oro recita:
1994 Calgary Flames (97 punti)
1995 Calgary Flames (55 Punti)
1996 Colorado Avalanche (104 punti) Campioni Nhl
1997 Colorado Avalanche (107 punti)
1998 Colorado Avalanche (95 punti)
1999 Dallas Stars (114 punti) Campioni Nhl
2000 Dallas Stars (102 punti)
2001 Dallas Stars (106 punti)
2002 San Jose Sharks (99 punti)
2003 Dallas Stars (111 punti)
2004 San Jose Sharks (104 punti)
2005 Lockout
2006 Dallas Stars (112 punti)
2007 Anaheim Ducks (110 punti) Campioni Nhl
2008 San Jose Sharks (108 punti)