Saku Koivu saluta e se ne va
In mezzo alle emozioni suscitate dall'annuncio del ritiro di Joe Sakic, non va assolutamente perso di vista il mercato, che nel frattempo non si è fermato, anzi, ha proposto operazioni che vale la pena di passare in rassegna.
Montréal sembra ormai la Stazione centrale, tra arrivi e partenze si rischia di perdere il filo. Ad andarsene questa volta è stato nientedimeno che Saku Koivu, capitano di mille battaglie, purtroppo non solo hockeistiche. Il centro finlandese, primo europeo nella storia della NHL a indossare l'ambita lettera C sulla maglia, ha raggiunto l'amico Teemu Selà¤nne ad Anaheim, dove tenterà di rinverdire i fasti di una coppia che ha fatto la fortuna della nazionale biancoblù.
In entrata, invece, i Canadiens registrano Travis Moen dai San José Sharks, che nel 2007 ad Anaheim ha vinto una Stanley Cup componendo con Rob Niedermayer e Samuel Pahlsson una delle migliori linee difensive del campionato, e Paul Mara dai New York Rangers, un altro bel quintalone da piazzare sulla linea blu a difesa di Carey Price.
Ma vediamo di fare il punto della situazione, fermo restando che le operazioni non sono ancora finite, visto che molto probabilmente anche Alex Tanguay è in partenza: tra scambi e ingaggi di giocatori senza contratto, l'anno prossimo indosseranno i colori dei Canadiens Scott Gomez, Brian Gionta, Travis Moen, Mike Cammalleri, Jaroslav Spacek, Hal Gill e Paul Mara. Sono invece partiti verso altri lidi Saku Koivu, Alexei Kovalev, Chris Higgins e Mike Komisarek. La compagine affidata quest'anno a Jacques Martin è più forte? Impossibile dirlo. Di sicuro non sarà facile trovare l'amalgama tra così tanti nuovi protagonisti.
Su altri fronti, buon colpo dei Washington Capitals, che dopo il ritorno in patria di Sergei Fedorov si trovavano senza un centro per la seconda linea. Dai Dallas Stars è in arrivo Brendan Morrison, che dopo i fasti di Vancouver dell'inizio degli anni 2000, quando distribuiva gioco a meraviglia per la superlinea completata da Todd Bertuzzi e Markus Nà¤slund, ha avuto una brutta involuzione, ma resta pur sempre, appunto, un ottimo centro da seconda linea.
E anche i Tampa Bay Lightning continuano a muoversi con oculatezza sul mercato, senza l'ansia da "compro tutto io" che aveva animato l'estate scorsa. Messo sotto contratto Victor Hedman, rilevato da Vancouver Mattias Ohlund per fargli da chioccia, ecco ora Kurtis Foster dai Minnesota Wild, che prima di rompersi malamente una gamba più di un anno fa in uno spaventoso schianto contro la balaustra di fondo era uno dei terzini emergenti più completi in circolazione. Occorrerà vedere se il recupero dal brutto infortunio è completo, ma sulla carta vale la pena rischiare. I Lightning hanno poi pescato da Philadelphia Antero Niittymaki, che farà verosimilmente da riserva a Mike Smith.
Persi Chris Pronger e Franà§ois Beauchemin, gli Anaheim Ducks avevano una voragine in difesa da colmare. Lo hanno fatto in parte rilevando Nick Boynton dai Florida Panthers. Stesso discorso per i Pittsburgh Penguins, che hanno dovuto salutare Rob Scuderi e Hal Gill: dai St. Louis Blues è in arrivo Jay McKee, che non lotterà per il Norris Trophy ma è da anni uno dei migliori nella pericolosa arte di bloccare i tiri degli avversari, un particolare che passa spesso inosservato ma che fa vincere le Stanley Cup.
Concludiamo la carrellata segnalando il passaggio di Ales Kotalik dagli Edmonton Oilers ai New York Rangers, di Yann Danis dai New York Islanders ai New Jersey Devils, dove sarà probabilmente la nuova riserva di Martin Brodeur, e i rinnovi di Kris Versteeg ai Chicago Blackhawks e di Jim Slater agli Atlanta Thrashers.