Panico a Ottawa

Alexei Kovalev è capace del meglio come del peggio

Sono momenti delicatissimi in quel di Ottawa. Come ormai tutti sanno, Dany Heatley, che da qualche settimana ritiene di poter far girare il pianeta NHL come conviene a lui, ha chiesto ai Senators di essere ceduto, offeso perché l'allenatore Cory Clouston ha osato ridurre di qualche giro di orologio i suoi minuti di ghiaccio nel tentativo di ruotare con maggiore ritmo tutte le linee d'attacco.

Preso atto della volontà  del suo giocatore, il General Manager Bryan Murray ha raggiunto un accordo con gli Edmonton Oilers, che pur di accaparrarsi l'indiscutibile talento dell'ala sinistra 28enne erano pronti a dissanguarsi, inviando nella capitale canadese Dustin Penner, Andrew Cogliano e Ladislav Smid. Ma no, l'Alberta non era una destinazione gradita a Sua Maestà  Dany.

E così, trascorsa la prima settimana di mercato dei Free Agent, i senatori erano ancora al palo: mentre i migliori elementi a scadenza di contratto pian pianino trovano una nuova sistemazione, i General Manager rivali, consapevoli che ben difficilmente alla fine Ottawa si terrà  in rosa un giocatore scontento, propongono offerte al ribasso per Heatley, decisamente meno prelibate di quella dei petrolieri.

In questi casi, alla vista dei treni che passano davanti al naso senza riuscire ad acchiapparli, è facile farsi prendere dal panico. Ed è proprio ciò che è successo. Si può spiegare solo così la decisione di Bryan Murray di offrire un contratto biennale da 5 milioni di dollari a stagione ad Alexei Kovalev. Per sostituire un attaccante di 28 anni che non ha più voglia di giocare a Ottawa si danno in pasto dieci milioni a un attaccante 36enne reduce dalla sua peggior stagione e che, a fronte di un talento a tratti incontenibile, ha fatto della svogliatezza uno dei suoi marchi di fabbrica?

A pochi chilometri di distanza, Brian Burke, General Manager dei Toronto Maple Leafs, sta costruendo una gran bella diga di fronte a Vesa Toskala o, se le foglie d'acero vinceranno la corsa a quello che è considerato l'erede di Henrik Lundqvist, a Jonas Gustafsson. Dopo aver prelevato Garnet Exelby dagli Atlanta Thrashers in cambio di Pavel Kubina e soprattutto aver soffiato Mike Komisarek ai Montréal Canadiens, i Maple Leafs hanno messo sotto contratto per le prossime tre stagioni (3,8 milioni all'anno) Franà§ois Beauchemin degli Anaheim Ducks.

Con i tre citati nuovi acquisti e i riconfermati Tomas Kaberle e Luke Shenn, Burke ha assemblato uno dei migliori pacchetti difensivi della Eastern Conference. Non è però detto che proprio Kaberle non venga utilizzato quale pedina di scambio per giungere a un rinforzo per il reparto offensivo, più che mai necessario.

E mentre i Chicago Blackhawks riconfermano una lunga serie di giocatori (tra cui Cam Barker, Ben Eager, Troy Brouwer e Corey Crawford), i Colorado Avalanche sbolognano Andrew Raycroft ai Vancouver Canucks e i Detroit Red Wings rinnovano il contratto a Ville Leino, è giusto concludere segnalando un'operazione che concerne un giocatore conosciuto soprattutto a chi segue le vicende dell'American Hockey League.

Darren Haydar, ala destra 29enne di Toronto, è da anni uno dei migliori marcatori della seconda lega professionistica nordamericana. Cecchino infallibile ed eccellente uomo-assist, ha portato a termine stagioni addirittura strabilianti, come la 2006-07, con 122 punti in 73 partite. Ha fatto la fortuna di Milwaukee Admirals (squadra satellite dei Nashville Predators), dei Chicago Wolves (Atlanta Thrashers) e dei Grand Rapids Griffins (Detroit Red Wings), ma nella tanto agognata NHL, complice anche un pattinaggio non tra i più fluidi, ha messo i pattini la miseria di 22 volte, venti con Atlanta e due con Nashville.

Ogni estate, puntualmente, il suo agente viene contattato dai migliori club europei, in particolare dalla Russia e dalla Svizzera, offrendogli ingaggi molto superiori agli standard AHL. Finora, non si è mai dato per vinto. Nella prossima stagione, tenterà  la fortuna nell'organizzazione dei Colorado Avalanche. Sarà  la volta buona? Se così non fosse, ai Lake Erie Monsters, il partner-team delle valanghe, già  si leccano i baffi.

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