Sarà la volta buona per Marian Hossa a Chicago?
Lo scoop delle primissime ore delle trattative con gli Unrestricted Free Agent è senza ombra di dubbio l'incredibile accordo che Marian Hossa, alla terza squadra in tre anni, ha raggiunto con i Chicago Blackhawks. Incredibile non tanto per i dollari che finiranno nelle tasche del fuoriclasse slovacco (62,8 milioni), quanto per la durata, ben 12 anni per un atleta che sarà 42enne alla scadenza del contratto.
Se dal punto di vista sportivo Hossa dà una nuova spinta, magari decisiva, a una squadra che quest'anno ha raggiunto la finale della Western Conference, da quello prettamente contabile è impossibile celare del tutto i dubbi. Va ricordato, infatti, che l'estate prossima bisognerà rinnovare i contratti di Patrick Kane, Jonathan Toews e Duncan Keith, e che dodici mesi dopo passeranno alla cassa anche Dustin Byfuglien e Brent Seabrook. Se questi giocatori confermeranno la brillante stagione appena conclusa, chiederanno un sostanzioso aumento e i circa 5 milioni l'anno di media dovuti a Hossa costringeranno il General Manager Dale Tallon a scelte dolorose. I Chicago Blackhawks potrebbero essere più vicini alla Stanley Cup, ma al contempo hanno probabilmente ridotto il lasso di tempo a disposizione per vincerla.
Su altri fronti, dopo essere riusciti a confermare i gemelli Sedin, i Canucks hanno invece fallito il tentativo di trattenere il solido difensore Mattias Ohlund, da ben 12 anni a Vancouver. Il terzino svedese ha raggiunto un accordo di sette anni con i Tampa Bay Lightning. Dopo l'orda di operazioni assurde degli ultimi dodici mesi, la franchigia della Florida ha finalmente messo a segno un colpo molto interessante, anche se la durata del contratto è rischiosa per un atleta di 32 anni. Mattias Ohlund è però la soluzione ideale per agevolare la fase di ambientamento nella NHL di Victor Hedman, il promettentissimo difensore scandinavo draftato in seconda posizione venerdì scorso.
Degni di nota anche il trasferimento di Mike Knuble ai Washington Capitals (con la partenza dell'esperto attaccante, che segue quella di Joffrey Lupul nel quadro dell'operazione che ha portato Chris Pronger a Philadelphia, i Flyers hanno perso una cinquantina di reti in pochissimi giorni e, con Knuble, un preziosissimo bagaglio di esperienza in uno spogliatoio piuttosto giovane) e di Jaroslav Spacek e di Hal Gill ai Montréal Canadiens (l'arrivo dell'esperto terzino ceco e del possento difensore ormai ex Pittsburgh potrebbe significare che Mike Komisarek è effettivamente sul piede di partenza).
In altre operazioni minori, i Minnesota Wild hanno prelevato il centro Kyle Brodziak, molto bravo negli ingaggi, dagli Edmonton Oilers, i Calgary Flames hanno riportato nell'Alberta Brandon Prust inviando in cambio Jim Vandermeer a Phoenix, i New York Rangers hanno salutato il pugile Colton Orr, che ha firmato con i Toronto Maple Leafs, e ne hanno accolto un altro, il sempreverde Donald Brashear, in arrivo da Washington, Steve Montador è passato dai Boston Bruins ai Buffalo Sabres e Tomas Kopecky ha seguito Marian Hossa da Detroit a Chicago.
Per concludere, da segnalare le conferme di Scott Niedermayer ai Ducks, di Rob Blake a San José, di Bill Guerin a Pittsburgh, di David Booth e di Radek Dvorak ai Panthers, di Jere Lethinen a Dallas e di Jussi Jokinen ed Eric Cole agli Hurricanes, oltre ovviamente a quella di Henrik e Daniel Sedin a Vancouver.