Nella prossima stagione Jay Bouwmeester vestirà la maglia dei Calgary Flames
I fuochi d'artificio in concomitanza con l'apertura del mercato dei giocatori senza contratto non si sono fatti attendere, anzi. Due operazioni di un certo spessore sono già state portate a termine prima del via ufficiale alle operazioni, oltre ovviamente al passaggio di Chris Pronger ai Philadelphia Flyers già approfondito in questa sede.
Dopo aver conquistato il diritto di negoziare un accordo con Jay Bouwmeester in anticipo sulla concorrenza inviando ai Florida Panthers Jordan Leopold e una scelta di terzo turno al draft, Darryl Sutter, General Manager dei Calgary Flames, ha vinto la corsa contro il tempo e ha ottenuto la firma del terzino 25enne. Bouwmeester guadagnerà 6,68 milioni di dollari a stagione per i prossimi sei anni.
Si tratta indubbiamente di un grande colpo per la franchigia dell'Alberta, che potrà contare su un giocatore ancora giovanissimo ma dotato di un bagaglio di esperienza notevole. Bouwmeester, a dispetto della stazza fisica, è un eccellente pattinatore. Gioca regolarmente più di 25 minuti a partita ed è fortissimo nel primo passaggio in uscita di terzo, una fase di gioco apparentemente priva di importanza, ma che invece contribuisce in gran parte alla riuscita dell'azione che ne consegue.
Dal canto loro, i Florida Panthers ottengono una buona contropartita, considerato che Jay Bouwmeester da lì a poche ore avrebbe potuto andarsene in cambio di una pacca sulle spalle. Jordan Leopold garantisce una ventina di minuti di disciplina e buona qualità a partita.
Lo scambio tra Chris Higgins dei Montréal Canadiens e Scott Gomez dei New York Rangers è invece stato il piatto forte di un'operazione che ha coinvolto altri cinque giocatori: Ryan McDonagh, Pavel Valentenko e Doug Janik raggiungeranno la Grande Mela, Tom Pyatt e Mike Busto faranno il viaggio contrario.
Chris Higgins e Scott Gomez sono attaccanti completamente diversi e di conseguenza non è facile analizzare vantaggi e svantaggi dello scambio. Il primo è un opportunista, un rapace dello slot, il secondo, dotato di ottimo pattinaggio, è un regista. Entrambi sono reduci da stagioni da dimenticare: Higgins ha subìto un'interminabile serie di infortuni, Gomez in due campionati non si è mai inserito appieno nella realtà newyorchese.
A favore dei Rangers potrebbe però parlare il lato finanziario dello scambio: sbolognando il contratto da 8 milioni di dollari di Gomez e acquisendone uno che è ancora da negoziare (Higgins era a scadenza), ma che sicuramente sarà di gran lunga inferiore, il General Manager Glen Sather ha fatto una gran bella pulizia sotto il tetto salariale e potrebbe partire con il coltello fra i denti a caccia di qualche pesce grosso tra gli Unrestricted Free Agent, magari Mike Komisarek degli stessi Canadiens. Osservando lo scambio sotto questa ottica, New York potrebbe aver fatto l'affare migliore, senza contare che tra le cinque giovani promesse che hanno completato il giro di giocatori, Ryan McDonagh sembra essere quello dotato di maggiore talento.
Sul fronte canadese, l'arrivo di un centro del valore di Scott Gomez potrebbe significare che i Montréal Canadiens hanno alzato bandiera bianca nella rincorsa a Vincent Lecavalier, visto anche che le trattative della dirigenza dei Vancouver Canucks con i gemelli Sedin, i cui nomi negli ultimi giorni erano pure stati accostati alla città di Montréal, dopo aver minacciato di arenarsi hanno subìto una poderosa accelerata e si sono concluse positivamente con un paio di contratti quinquennali da 6,1 milioni di dollari a stagione.