Kris Letang e Evgeny Malkin festeggiano un goal. Forse ne vedremo di meno in questa serie!
Provenienti da due vittorie in gara 7 sul ghiaccio nemico, gli Hurricanes e i Penguins si avvicinano a questa serie con due stati d'animo diversi. I primi sono ancora un po' shockati dall'affermazione contro la numero 1 del seeding, i Boston Bruins.
Ottenuta con un goal nell'overtime di Scott Walker, la qualificazione è stata sofferta a dir poco. E giunta grazie a magie tattiche del manager ed al rendimento di alcuni singoli. Duttile come pochi altri nella lega, è Eric Staal il condottiero che ha dato fastidio a Chara anche nella partita del TD Banknorth, aumentando in questo modo le possibilità dei suoi. Il suo lavoro alla balaustra di fondo campo ha creato possessi extra all'attacco, e fatto rifiatare la difesa e Cam Ward. Il goalie è infatti un recordman per quanto riguardo le serie di playoff: è l'unico ad aver vinto 4 serie a gara 7. Ha vinto il confronto diretto con Brodeur nel primo turno oltre ad essere stato protagonista del trionfo di tre anni fa.
L'andamento generale della squadra nella stagione è stato decisamente deludente nella prima parte. Staal fuori dal gioco, con statistiche talmente basse da far vacillare il giudizio su di lui. La seconda parte invece è stata fantastica, con strisce positive anche da una ventina di partite. Qualcosa era cambiato, e probabilmente è stata la mossa della dirigenza, che ha cacciato Laperriere ed ingaggiato Paul Maurice, a risolvere la questione. E basta vedere la prima linea Stall-Whitney-LaRose per notare ciò che stiamo dicendo. Il puck si muove veloce, ma quando c'è bisogno, come contro Boston, di svolgere un lavoro senza disco e di tipo fisico, si può fare anche quello.
Forse le più grandi riserve circa Carolina vengono dalla tenuta. Il sistema di gioco è stato per forza di cose dispendioso in semifinale di conference, ed è bastato vedere l'overtime di gara 7 per capire che alcuni non avevano più fiato, tanto che le difficoltà sono arrivate proprio sotto questo punto di vista, ed ogni icing si trasformava in una tortura per chi era costretto a rimanere sul ghiaccio finiti i timeout.
E contro Pittsburgh essere stanchi è proprio l'ultima cosa che ci si può permettere.
Infatti, capitan Sidney Crosby è nel bel mezzo del suo più grande highlight della ancor giovane carriera, Evgeny Malkin, pur essenso discontinuo, sa essere sempre decisivo ed il senso di sacrificio degli altri uomini dei pens, istruiti a puntino da Dan Bylsma, rende le trasferte molto più semplici.
Nella serie con i Capitals si è visto il PowerPlay levitare, di pari passo con il rendimento del numero 87, ed il ritorno di Sergei Gonchar dalla brutta botta di gara 4 è un'altra testimonianza dell'ambizione dei pinguini, squadra costruita per vincere molto più che Carolina.
A rappresentare il valore in più dei Pens c'è Bill Guerin. I suoi 5 goal di questi playoff sono giunti in momento cardine, dimostrando di essere un investimento sicuro per scombinare i piani dell'ottimo manager avversario. Nel modo di affrontare i cambi di linea avversari, alternando Tim Gleason, Joni Pitkanen e Joseph Corvo, i Canes dovranno arginare i forti attaccanti di Pittsburgh, tentando il più possibile di limitare il raggio delle loro giocate, che come visto contro Washington, può essere molto grande.
Analizzando i goal dei Pens, scopriamo che arrivano da molte direttrici. Appena c'è spazio possono tagliare il terzo offensivo con passaggi orizzontali, oppure basarsi su un forechecking forse leggero ma sempre efficace. A provare la conclusione sarà Kris Letang, già autore di 6 assist, e ad approfittare dei rimbalzi Crosby.
I due approfitteranno di un Penalty Killing avversario morbido (19esimo nella regular season) per avvicinarsi alla possibile rivincita con i Red Wings, e non dovrebbe essere un grosso problema portare qualche avversario in panca puniti puntando sul mismatch tecnico delle coppie difensive avversaria e la prima linea offensiva in bianco-nero-giallo.
Ed ecco che si apre il discorso goalie: Marc-Andrè Fleury ha probabilmente la mobilità per seguire i veloci scambi della prima linea in rosso, mentre Ward non ha mai perso una serie di Playoff, e non è solo una coincidenza. Si trova bene nel marasma delle azioni davanti alla gabbia tipiche dei playoff NHL, come dimostrato in semifinale, stoppando i tiri dei Bruins nell'overtime decisivo con buona autorità e sicurezza totale.
Il discorso potrebbe vertere proprio sui due estremi difensori, qualora Carolina si sapesse oppore agli avversari con la grinta avuta fin qui, che potrebbe stridere contro l'essere sornioni dei Penguins. Fermate le ripartenze di quelli della Pennsylvania, il discorso qualificazione dovrebbe giocarsi sulla blu, e tutto potrebbe succedere.
Rimangono favoriti i Penguins, diciamo con un 4 a 2 che badi poco al fattore campo, ma se non sarà data sufficiente attenzione a Jusi Jokinen e Staal, la sorpresa potrebbe manifestarsi prima di quanto ci aspettiamo.
I due fratelli Staal (Eric e Jordan) potrebbero essere ad un crocevia importante. Il secondo è sempre più importante nel suo team, e chissà che non possa eliminare il primo giocando partite da protagonista.
Mentre le ultime sulle formazioni dicono che Gonchar è in dubbio e Rob Brind'Amour è invece pronto nonostante i punti sul sopracciglio lacerato nella sua precedente partita, apprestiamoci a vivere questo scontro considerando soprattutto che tatticamente vedremo una bella sfida tra due tecnici emergenti. Dunque dovremo attendere moto prima che le stelle delle due squadre brillino, ma di sicuro più avanti nella serie il loro apporto diverrà sempre più intenso.