Blackhawks ancora in gioco

Dave Bolland, decisivo nel finale di Gara4

La semifinale della Western Conference tra Vancouver e Chicago è già  giunta a gara 4 e, come molti si attendevano, la situazione di parità  dimostra, qualora ve ne fosse stato bisogno, che tra le due squadre regna l'equilibrio per cui le possibilità  di andare alla settima e decisiva partita sono concrete.

Le emozioni e lo spettacolo non sono mancate, i protagonisti più attesi, Luongo, Khabibulin, Kane, Havlat e i fratelli Sedin non si sono fatti certo pregare, inoltre hanno impressionato anche i meno attesi Byfuglien e da Bieksa.

Ricapitolando lo svolgimento delle gare, Vancouver è stata sempre in vantaggio già  nel primo e/o nel secondo periodo, riuscendo a portare a casa la W in gara 1 in casa e in gara 3 allo United Center, i chicaghesi invece hanno vinto gara 2 con una splendida rimonta tra il secondo e il terzo periodo e gara 4 all'overtime grazie al goal di Andrew Ladd.

Gara 1 (a Vancouver)

Match d'esordio terminato sul 5-3 per i Canucks, che gestivano molto bene il gioco per ben due periodi di gara, al termine dei quali erano sopra 3-0 grazie allo slovacco Demitra (powerplay goal), allo svedese H. Sedin e a Kesler; solo nell'ultimo drittel gli Hawks finalmente reagivano e marcavano 3 reti in pochi minuti riuscendo a impattare lo score quando i tifosi del GM Place pensavano già  a una facile vittoria.

Patrick Kane con una doppietta, di cui uno in powerplay, e Dave Bolland finivano sul tabellino per il team rosso nero, che riusciva a colmare in fretta il deficit; solo negli ultimi due minuti Sami Salo riusciva a segnare in modo rocambolesco e a spezzare l'equilibrio, seguito poi dall'empty net goal di Ryan Johnson per il punteggio finale di 5-3 che mandava in visibilio i fans di casa.

Gara 2 (a Vancouver)

Anche stavolta la partenza è a favore dei padroni di casa che conducevano 2-0 già  dopo sei minuti, protagonisti il solito Salo con un potente slap shot in powerplay ed Edler, al suo primo goal nei playoff; nel secondo periodo gli Hawks subivano solo nei primi minuti riuscendo a uscire indenni da un paio di "short handed situations" grazie a due miracolose parate del russo Khabibulin.
Sharp accorciava sul 2-1 e da lì iniziava la rimonta con altre 4 reti consecutive firmate da Sharp, ancora, da Bolland, Eager e Kane, al suo quinto centro in post season.

Nel finale H. Sedin e Bolland (a porta vuota) fissavano lo score sul 6-3 per Chicago, a dimostrazione che Quenneville e i suoi in post season possono conquistare vittorie pesanti anche nella tana degli avversari.

Gara 3 (a Chicago)

Elmetti e stecche si trasferiscono in Michigan per la prima delle due partite in casa dei Blackhawks, il match vedeva i Canucks entrare sul ghiaccio con un altro approccio dopo gli errori commessi in gara 2, infatti Sundin and co. riuscivano a gestire e a fare girare meglio il puck in zona offensiva, mettevano sul ghiaccio un forechecking efficace, che portava a due turnovers letali per la difesa Blackhawks.

Nel primo periodo segnava Raymond, nel secondo Bernier, che raccoglieva un rimbalzo davanti alla gabbia, e H. Sedin portavano a tre reti il vantaggio, gli avversari segnavano sempre nella seconda frazione con un slap shot di Campbell in powerplay e tentavano l'assalto finale alla porta di Luongo, che nell'ultimo periodo congelava il risultato con le sue parate decisive.
Lo score finale riportava 21 tiri per i Canucks e 24 per gli Hawks.

Gara 4 (a Chicago)

La seconda sfida in territorio Blackhawks si conclude con il successo di Chicago arrivato all'overtime, dopo che Vancouver aveva condotto per una buona porzione di gara.
Anche qui Roberto Luongo si ergeva protagonista parando chiudendo la saracinesca alla propria porta, nel secondo periodo era Darcy Hordichuk a marcare la rete del vantaggio Vancouver, che poteva tagliare le gambe ai giovani di Quenneville.

Solo nel finale arrivava il meritato pareggio con il cronometro che segnava 44 secondi alla sirena, l'autore era il ceco Havlat che puniva Luongo con un wrister che portava tutti al supplementare.
Nell'overtime Bolland sparava il tiro che Ladd deviava con il bastone beffando così Luongo: goal che significava la seconda, insperata, vittoria per Chicago.
Il computo finale dei tiri era a favore degli Hawks: 28 a 15.

Per dare la chiave di lettura alla serie, i Canucks, orfani di Salo e Demitra per infortuni dopo la gara 2, non devono lasciare troppo spazio alle transizioni degli avversari in quanto la velocità  di Kane, Sharp e gli altri "hawks" li può mettere in serie difficoltà .

Un altro fattore sarà  la capacità  di Vancouver di mantenere il vantaggio acquisito nel primo o, a volte, nel secondo periodo di gioco come è successo in gara 1 e gara 3, per di più in gara 4 questo stava accadendo fino a quando Martin Havlat ha infranto i sogni di vittoria nelle ultimissime battute.

Quanto ai Chicago Blackhawks, per loro sarà  importante giocare alla grande anche il primo periodo ed evitare di concedere all'inizio troppe penalità  agli avversari, il fatto di dovere sempre rincorrere i Canucks in tutte le occasioni non giova a loro favore e potrà  essere controproducente sul piano psicologico.

Ora i fari saranno puntati sulla prossima gara 5 in programma in Canada per sabato sera, i Canucks vorranno sicuramente far valere il fattore campo e cercheranno di tornare in vantaggio nella serie e magari chiudere il conto in gara 6 in trasferta, ma, per ora, i Blackhawks sono ancora in lizza e si giocheranno le ultime fiches sulla ruota della semifinale di Eastern Conference.

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