Jonas Hillersta diventando l'incubo dei Red Wings
L'imprevedibilità di una gara che poteva essere già scontata si ripresenta nella sfida tra i favoriti e campioni di Detroit contro Anaheim, che punta a eliminare la testa di serie numero due dopo aver fatto fuori gli Sharks numero uno.
La corsa verso la Stanley Cup vede tra Detroit e Anaheim tre sfide dense di emozioni e parecchie sorprese.
Anaheim @ Detroit
È la Joe Louis Arena il primo teatro di questa semifinale di postseason, da una parte i Red Wings campioni in carica scendono sul ghiaccio con la linea d'attacco Holmstrom - Datsyuk - Hossa con capitan Lidstrom e Ericsson a difendere Chris Osgood tra i pali, mentre i Ducks rispondono con Ryan - Getzlaf - Perry, il jolly della difesa Whitney fa coppia con uno dei veterani, Chris Pronger, alla sua gara playoff numero 140. In porta Jonas Hiller, ad uno degli esami più difficili della Nhl, bloccare gli attacchi delle stelle di Detroit.
Neanche il tempo per i tifosi di casa di sistemarsi nelle poltroncine che dal genio di Ryan Getzlaf nasce una splendida apertura per Corey Perry, inspiegabilmente lasciato libero di concludere e trafiggere Osgood nel vantaggio Ducks. Sull'uno a zero Anaheim può dar libero sfogo al suo efficace gioco fisico, Mike Brown è l'emblema di questa caratteristica dei Ducks, quando dopo dodici minuti chiude anticipatamente la sua gara per una carica violentissima su Jiri Hudler, per lo sfortunato giocatore viso e maglia diventano dello stesso colore rosso.
Per Detroit possibilità da sfruttare, cinque minuti di power play senza cadere alle provocazioni di Anaheim e rimettere in piedi il risultato. Dal cilindro della squadra di Babcock ecco spuntare la prodezza del singolo, visti i timori del ragionare sulla superiorità numerica, è Johan Franzen a superare Beauchemin con classe, per accentrarsi e superare Hiller nel pareggio.
Prosegue il power play ma Detroit sbatte sul goalie svizzero e sulle cariche dei Ducks, che annulla la superiorità e si dimostra dello stesso pianeta dei campioni, chiudendo 1 a 1 il primo periodo.
Nei playoff è pesante ogni errore compiuto per regalare l'uomo in più agli avversari, Corey Perry sveglia con due "buffetti" Ericsson, che accetta la sfida e arriva la prima rissa con Babcock visibilmente contrariato.
È Hiller show, quando blocca la conclusione a botta sicura di Helm e la devia sul palo, Anaheim spreca in avanti e Beauchemin ha la brillante idea di stendere Filppula e costringere all'inferiorità i suoi, Detroit sprecona con Kronwall che sbatte ancora sul goalie di Ducks, e quando le idee restano confuse per la squadra di casa ci pensa Nicklas Lidstrom a chiedere il disco e scagliare contro un Hiller coperto una sassata che vale il sorpasso.
Forse l'aver riposato troppo rispetto ai Ducks ha fatto crollare un po' dell'adrenalina da playoff per Detroit, sentendosi già negli spogliatoi lasciano libero Teemu Selanne per il pareggio che arriva a 16 secondi dal secondo intervallo, con Osgood che fa ritrovare ai suoi tifosi le sue amnesie da regular season.
Gli ultimi venti minuti sono tiratissimi, si percepisce in entrambe le squadre la paura di sbagliare, e solo un episodio può far vacillare l'equilibrio del match. Hiller chiude la porta a tutti i tentativi Red Wings, e quando la partita sembra destinata ai supplementari, Detroit riacquista un po' di lucidità e di classe, riparte con Lidstrom, tira una prima volta ma subisce ancora un grande salvataggio, la ribattuta è ancora del capitano svedese e questa volta è gol! Manca un minuto e Nicklas Lidstrom fa esplodere la Joe Louis Arena.
Avete mai visto nove giocatori di hockey tutti insieme dentro l'area del portiere? Accade all'ultimo disperato assalto Ducks con Pronger, ma Osgood para tenendo il disco e Marchant non avendo possibilità di segnare spinge il portiere ma su di esso arrivano anche Zetterberg e Datsyuk con Stuart e Lidstrom che controllano e Selanne, Pronger e Niedermayer a placcare un po' gli animi col cronometro che dice inesorabilmente che la gara è finita.I Red Wings vincono 3 a 2 e si portano in vantaggio nella serie.
Hiller chiude con 34 parate e Osgood si limita a 22.
Anaheim @ Detroit
Gara 2 ancora alla Joe Louis Arena racconta una delle sfide più belle di questi playoff, subito Osgood costretto agli straordinari per salvarsi dall'irruenza degli attacchi Ducks, invece al primo assalto in power play il tiro di Lidstrom viene ribattuto dalla difesa, sulla respinta si avventa Brad Stuart che rimette il puck al centro, carambola sul pattino di Wisniewski e incredibile vantaggio.
Resiste appena due minuti la difesa delle Ali Rosse, lampo All Star di Ryan Getzlaf che fa impazzire chi tenta di fermarlo e si concede anche il dribbling su Osgood per l'1 a 1.
Trenta secondi dopo è il power play di Anaheim a colpire, la bomba lanciata da Chris Pronger non lascia scampo all'estremo difensore e la situazione viene completamente ribaltata. Il primo periodo pirotecnico non si chiude sul 2 a 1, grazie a Samuelsson che trova il corridoio giusto per espugnare Hiller e depositare il 2 a 2 in uno splendido contropiede che fa ritornare alla mente le prodezze viste in regular season.
Anaheim lascia giocare Detroit, forte di avere in Jonas Hiller un muro invalicabile, anche quando è sfidato uno contro uno ipnotizza gli attaccanti avversari, come capitato a Helm o Marian Hossa, costretto addirittura a cercare il gol dalla lunga distanza, forse intimorito dalla difesa cattiva dei Ducks.
Non si aspetta certo che Scott Niedermayer si lasci impressionare dal cannoniere dei campioni e la sfida inizia a pendere dalla parte dei difensori rocciosi. Per dar coraggio ai Red Wings arriva l'esperienza del super veterano, Chris Chelios compie una carica di troppo su Green, regala un power play ma dimostra il carattere necessario da sfoderare nei playoff.
Purtroppo per lui proprio quella penalità concede la possibilità di conclusione per capitan Niedermayer, fuori bersaglio ma il disco che rimbalza sulla balaustra viene recuperato da Ryan Carter che sfrutta la reazione lenta di Osgood tra i pali per il nuovo vantaggio Ducks. Anche un genio come Pavel Datsyuk è vittima del gioco avversario, tenta di superare i difensori con le solite finte ma finisce per essere placcato addirittura da Getzlaf che gli ruba il disco con estrema facilità .
La seconda frazione si chiude con Anaheim sopra di un gol. Si ricomincia con l'inevitabile assedio dei campioni, Hiller è esemplare su ogni conclusione ma si arrende alla tenacia di Zetterberg che confeziona un assist d'oro per la conclusione di Franzen nel 3 a 3 per l'esplosione dei tifosi locali, già preoccupati e irritati per l'incapacità delle linee offensive di superare Super Hiller.
Chi si aspetta il sorpasso a breve rimane deluso, dal pareggio in poi inizia una maratona di parate del già citato portiere dei Ducks ma anche di Chris Osgood che ritorna nel suo stato di portiere esemplare. I tempi regolari si chiudono senza altre segnature, cosi sono i supplementari della paura a farsi avanti.
Carter e Niedermayer sbattono sul goalie di Detroit, Kronwall invece decide di schiantarsi su Selanne, Lidstrom e Franzen regalano ancora gioie a Jonas Hiller e si arriva al doppio overtime. Sono ancora i portieri a farla da protagonisti, ancora gara senza gol e addirittura è terzo supplementare.
Stupisce la relativa calma che Mike Babcock dimostra alle telecamere, ben diverso stato per Randy Carlyle indubbiamente più emotivo. Quando ci si aspetta il lampo di classe di Datsyuk o Getzlaf ecco il colpo atroce per la Joe Louis Arena, l'avanzata di Todd Marchant non viene bloccata e il suo tiro, leggermente deviato da Lebda, s'insacca alle spalle di Osgood. Il silenzio che segue è spezzato dalla gioia di Anaheim, dopo quattro ore e 22 minuti di partita le forze vengono a mancare ma l'esultanza che riservano a Marchant, una mega carica di tutta la squadra sul nuovo eroe, è da applausi.
Chris Osgood chiude il match con 42 parate, niente a confronto con Jonas Hiller che si ferma nella sua super serata di grazia a ben 59 parate, con buona pace di tutte le linee d'attacco di Detroit, che non hanno saputo concretizzare la mole di gioco espressa.
La serie si sposta cosi ad Anaheim, tappa Honda Center.
Detroit @ Anaheim
Partono subito meglio i campioni dei Red Wings, ancora delusi e arrabbiati per come è finita la maratona di gara 2. È Datsyuk a dimostrare che ha classe anche nei playoff e sfiorare il palo con Superman Hiller battuto.
Il primo boato è dei tifosi locali, grazie ad un puck recuperato a Brett Lebda e lanciato prontamente da Carter per Selanne che in velocità non viene fermato da Chelios, la sua classe regala ai Ducks il vantaggio e fa vacillare l'umore dei campioni! I Red Wings si fanno notare solo per le reazioni alle provocazioni di Brown e Green a cui rispondono Maltby e Lebda, il tutto nato da una grande parata di Osgood. Con il primo periodo chiuso sull'uno a zero Detroit si salva più volte e termina sul nervosismo i primi venti minuti.
Datsyuk prova a impensierire Hiller ma non raccoglie soddisfazioni, Stuart cade nella trappola di Anaheim e una sua interferenza regala un power play preziosissimo. Getzlaf tira ma Osgood respinge, in due sul disco ma sulla successiva conclusione di Scott Niedermayer il puck si alza e il portiere Red Wings è superato.
2 a 0!
Nuova penalità all'autore del gol che nell'azione del nuovo power play di Detroit mette ko anche il compagno di squadra Wisniewski, colpito da una gomitata di Holmstrom chiuso dal capitano, e in precedenza messo ko da un puck in pieno volto scagliato da Datsyuk. La superiorità è sfruttata da Zetterberg che su rimbalzo segna il 2 a 1 e ringrazia Samuelsson autore del tiro che il numero 40 devia alle spalle di Hiller.
Clamorosamente dopo il 2 a 1 e forse a causa della maratona in gara 2 Detroit si spegne, Anaheim conquista gara 3 e si porta in vantaggio nella serie, sperando di ripetere l'exploit nella gara 4 ancora da giocare tra le mura amiche.
L'eroe di queste prime tre partite è senza dubbio Jonas Hiller, portiere svizzero di Anaheim che ha già sul referto ben 138 parate contro i campioni, in pratica per Hossa & soci è peggio di un incubo.
Il trio Datsyuk - Hossa - Zetterberg è la delusione di queste prime tre partite, dopo 103 reti complessive in regular season il magico trio è a quota 1 gol , merito, o demerito, della marcatura realizzata in gara 3 da Zetterberg. Scusate se è poco.
Come Boston a Est anche i campioni rischiano anzitempo di uscire dai playoff, a dimostrazione che questa Nhl è meno scontata del previsto.