Verdetti finali

Chimera e Nash festeggiano, i Blue Jackets sono ai Playoffs!

I verdetti della regular season sono spietati ma raccolgono in alcuni casi gioie mai provate o dimenticate da tempo.

NASHVILLE PREDATORS – FINE DEI SOGNI
88 punti 10°posto

La settimana decisiva per il destino dei Predators inizia con il derby contro i Chicago Blackhawks.

Nashville vs Chicago
C'è da difendere l'ottavo posto di Nashville per i playoff, il vantaggio di Vernon Fiddler sfruttando l'assist di Ward sembra far volgere tutto al meglio, inizia il secondo periodo ed ecco la follia dei Predators, questa volta in negativo forse è record stagionale, ma bastano 12 secondi a Chicago per liberare Jonathan Toews al tiro per il pareggio, passano pochi attimi e Byfuglien ribadisce in gol il tiro di Ladd.

Il cronometro segna 50 secondi dall'ingaggio iniziale. Nashville sotto shock non reagisce, mentre Arnott sbatte contro Khabibulin, Kane recupera il disco a Hamuis e supera Rinne per il 3 a 1. Eccesivo nervosismo davanti al bivio finale fatale, un'unica persona crede nel miracolo, Jason Arnott nell'azione del 3 a 2 compie uno scatto che coglie impreparata la difesa Hawks e rende al meglio l'assist di Sullivan.

Il cuore in un match già  compromesso non serve, purtroppo il recupero del disco nell'ultimo attacco viene pagato a caro prezzo, Kane serve Havlat e a porta vuota arriva il 4 a 2. Nessuno lo sa ma molti lo immaginano, è il colpo che chiude le speranze di Nashville per i playoff.

Detroit vs Nashville
Rimediare l'irrimediabile, i Predators provano a rialzarsi dallo sgambetto che Chicago ha teso, contro i Red Wings la gara è subito compromessa, Rinne salva su Datsyuk e Hossa ma sul power play di Kronwall non può nulla, il tiro del giocatore bianco-rosso trova il corridoio vincente.

Anche Osgood è protagonista, ma si arrende a Nichol su un altro tiro dalla lunga distanza. l'incontro procede tutto a favore dei campioni, che trovano sul goalie avversario un muro invalicabile, con l'apprensione per Hossa vittima di una brutta caduta e uscito anzitempo dalla partita.

L'uomo in più per Detroit è sempre letale, specie quando il disco arriva a Nicklas Lidstrom, il suo tiro dalla linea blu diventa un fulmine che neanche uno strepitoso Rinne può fermare. La situazione peggiora per i Predators ad inizio periodo tre, quando Franzen si libera alla conclusione su assist di Zetterberg e segna il 3 a 1.

È un discorso tra capitani il punto successivo, sbaglia il rinvio Lidstrom e sul puck si avventa Arnott, doppia conclusione e 3 a 2. La disperazione di Nashville cresce sul finire della disputa, un power play viene sfruttato anche con la porta vuota, il risultato è una quasi doppia conclusione con Arnott e Dumont, con il leader dei Predators anticipato dal compagno per il 3 a 3!

I supplementari che seguono sono a reti bianche, servono i rigori, con 4 errori da parte di Datsyuk, Fiddler, Zetterberg e Sullivan, quando segna Hudler sembra che i giochi siano fatti, invece in gol va Koistinen, l'errore successivo di Cleary regala a Jason Arnott la responsabilità  di uno shootout pesantissimo, ma la freddezza del capitano è unica e Osgood è superato, vince Nashville che aggancia i Blues con una partita in meno da giocare.

24 ore dopo la vittoria di St.Louis contro Columbus spegne ogni speranza di playoff lasciando Nashville fuori dalle magnifiche otto. La gara che segue l'eliminazione, con i Wild, è priva di sostanza, nonostante Arnott porti in vantaggio i suoi chiudendo l'azione che imposta con Sullivan. I Predators sicuramente scarichi da ogni pensiero subiscono la rimonta terrificante di Minnesota, in gol con Fritsche e Brunette, quest'ultimo in power play chiudendo il primo periodo sotto 2 a 1. La frazione successiva è anche peggio, con altri 2 gol Wild con Bergeron e Johnsson. Solo Arnott riusce ad accorciare le distanze chiudendo l'attacco di Sullivan, Hamuis e Dumont ma il Bergeron fissa il punteggio sul 5 a 2.

Gli ultimi venti minuti stagionali regalano ai Predators i gol di Weber in power play e di Sullivan ma anche altri 3 gol di Minnesota con Koivu in inferiorità , Clutterbuck e Zidlicky a porta vuota chiudendo con un triste 8 a 4 una stagione buttata al vento nell'ultimo sprint. Non consola il grande campionato di Arnott chiuso con 33 gol, suo personale record.

ST.LOUIS BLUES – LA BATTAGLIA CONTINUA
92 punti 6°posto
La rincorsa ai playoff appare come una favola a cui manca solo il risultato finale, la prima tappa per quella che poche settimane fa era il fanalino di coda della Western Conference si apre contro i Phoenix Coyotes, franchigia che ha ereditato la posizione lontano dalle magnifiche otto. Upshall sfrutta un incertezza di Mason e sull'uno a zero i tifosi Blues hanno un brivido.

L'orgoglio invece è smisurato e contagioso, Brandon Crombeen tira, il puck scivola lentamente sotto le gambe di Bryzgalov e prima di esultare si aspetta una lentissima frazione di secondo, trovato il pareggio St.Louis esplode, neanche il tempo di far sedere gli spettatori che bastano 17" a Winchester per raccogliere il passaggio di Tkachuk e ottenere il 2 a 1.

Otto minuti dopo è proprio l'eterno Keith a depositare il disco in rete su doppia respinta contro il portiere che gentilmente gli aveva spalancato un magico corridoio sbagliando il rinvio. Phoenix raccoglie tutte le conseguenze della furia Blues, McClement lancia Crombeen e il gol del 4 a 1 chiude periodo e partita.

La successiva ciliegina sulla torta è il 5 a 1 di Perron su un perfetto lancio di Oshie che chiude definitivamente il tabellino marcatori, a due gare dal termine sorpasso decisivo nei confronti di Nashville.

St.Louis vs Columbus
Per i Blues la partita più importante dell'anno, vincere contro i già  promossi Blue Jackets significherebbe la parola magica playoff.

St. Louis parte con l'entusiasmo degli ultimi risultati, si guadagna un power play, il disco viene recuperato da Tkachuk e l'assist taglia tutta l'area di Steve Mason, per McDonald è semplice il tiro ed è la prima esplosione di gioia dello Scottrade Center.

Passano cinque minuti, altra superiorità , ad aprire l'azione è l'autore del vantaggio, il suo passaggio è per Boyes, finta la conclusione passando per Tkachuk e raddoppio Blues, il sorriso di Keith nasconde tutta l'emozione per essere rimasto nelle file Blues e ora essere vicinissimo a scrivere il miracolo della Nhl.

Il secondo periodo porta un po' di apprensione per la squadra di casa quando Chris Mason sbaglia i tempi dell'uscita sul ghiaccio e fa trovare a Novotny la porta spalancata per il 2 a 1. Ancora McDonald in pressing aiutato da Tkachuk per l'errore di Columbus, il disco viene recuperato da Woywitka, passaggio e conclusione di McKee, deviazione di Keith Tkachuk e rete del 3 a 1!

Il periodo finale è la passerella per entrambe le squadre, splendide realtà  della Central division, lodando già  Columbus per i suoi primi playoff è ora il turno dei St.Louis Blues per raccogliere elogi, squadra che non ha quasi mai visto sul ghiaccio tre stelle protagoniste in rosa come il capitano Eric Brewer, Paul Kariya e Erik Johnson.

Dati per spacciati poco tempo fa, da metà  marzo in poi i Blues hanno trovato quella stricia positiva cercata invano lungo tutta la stagione. Keith Tkachuk è stato preso per pazzo quando alla chiusura del mercato aveva deciso di non cambiare aria, dicendosi sicuro dei playoff, ora, dopo questo miracolo nessuno potrà  mettere in dubbio che il cuore dell'eterno Keith ha avuto ragione.

Ha poco rilievo la vittoria contro gli Avalanche a Denver, il risultato, 1 a 0, viene deciso da Brad Boyes che con Backes è tra gli eroi di St.Louis. Ora poco importa affrontare Vancouver nella post season, visto che la squadra sa di poter fare miracoli.

COLUMBUS BLUE JACKETS – COLUMBUS DAY
92 punti 7°posto
Manca solo un punto a Columbus per il primo ingresso nella sua storia ai playoff, contro Chicago è d'obbligo chiudere la pratica.

Chicago vs Columbus
Ai Blackhawks una vittoria garantisce il quarto posto, la partenza del match rende tutto più facile, anche se Columbus s'impegna per complicarsi la vita andando a sbagliare un penalty shot con il suo capitano Rick Nash ipnotizzato da Khabibulin.

Un power play viene trasformato in gol da Seabrook con un strepitoso passaggio di Campbell che lo libera solo contro il portiere. Segnato l'uno a zero ecco il raddoppio a venti secondi dalla fine del primo tempo, da Paperissima, il tiro al centro di Bolland viene accompagnato in rete da un Nash che cade sul ghiaccio e finisce con il puck dentro la rete nella porta priva dello spiazzato Mason.

La stella dei Blue Jackets, ferita nell'orgoglio, fa di tutto per cambiare le sorti dell'incontro, nel secondo periodo un suo tiro è ribadito in gol da Vermette per il 2 a 1, è poi Umberger a recuperare il disco che Vermette offre a Williams solo davanti al portiere per il pareggio. Basta un lampo di classe di Kane per Havlat ed è il nuovo vantaggio di Chicago.

Gli ultimi venti minuti servono per l'assalto di Columbus, dopo grandi salvataggi di Khabibulin e Mason è Chimera ad inventarsi un assist stupendo per Nash, il capitano non può deludere ed è il gol del 3 a 3. Questa rete è attesa per la festa, condanna la partita all'overtime ma, anche perdendo, assicura a Columbus i playoff.

I supplementari non regalano grandi emozioni, servono gli shootout per decretare un vincitore, nella serata di festa sbagliano Toews, Nash che colpisce il palo e Kane, mentre Tyutin segna condannando all'errore decisivo Bolland, Columbus prende l'intera posta in palio e può dare il via ai festeggiamenti meritati.

Dopo la storica serata contro i Blues con entrambe le franchigie che festeggiano, Columbus lascia spazio ai Minnesota Wild, messi sotto nel primo periodo con le reti dopo un minuto di Rick Nash, una locomotiva che recupera il disco e lo esplode alle spalle di Harding, e raddoppio di Boll su assist di Murray. Evidentemente ancora in festa i Jackets da qui a fine partita subiscono la bellezza di 5 gol con Foster, Gaborik, Skoula, ancora Gaborik e Bergeron.

Da parte dei tifosi locali però nessun dramma, tutti con la testa all'atmosfera dei playoff, con la gioia per il gol di Dorsett, con Koivu che regala l'ultima soddisfazione stagionale ai Wild con il gol del definitivo 6 a 3 a porta vuota.

Per Columbus ostacolo Red Wings nei playoff, dire che per i campioni sarà  una passeggiata è un azzardo.

CHICAGO BLACKHAWKS – LA FORZA GIOVANE
104 punti

La regular season per Chicago si chiude con le sfide contro le franchigie della Central. Dopo una vittoria contro Nashville e una sconfitta contro Columbus le ultime partite dell'anno sono contro i Detroit Red Wings capoclassifica della division.

Detroit vs Chicago
Fino al doppio scontro di fine dicembre Detroit e Chicago hanno marciato appaiati in classifica. Poi sulla distanza la marcia più concreta dei Red Wings spiega i dodici punti di distacco prima di questo incrocio.

La gara ha i contorni della festa, stesse maglie della gara all'aperto del 1°gennaio, ma troppe assenze, con Sharp, Versteeg, Pahlsson, Draper e Hossa out per infortunio. Addirittura tra le linee offensive di Detroit è proposto un giovane giocatore, Chris Chelios che a 47 anni ha l'entusiasmo segreto di chi può giocare in qualsiasi ruolo.

Hjalmarsson segna dopo pochi secondi un gran gol, per lui è difficile solo riportare il suo cognome sul tabellino marcatori! Sfidata anche dal punto di vista fisico Detroit risponde al vantaggio con un disco recuperato da Zetterberg, al centro per Filppula e 1 a 1. Huet respinge la conclusione di Cleary ma il puck termina sul bastone di Henrik Zetterberg, il siluro vale il 2 a 1 e restano da giocare solo gli ultimi venti minuti.

Sul ghiaccio rientra solo Chicago, Ben Eager resiste alla difesa e si regala il gol del pareggio, Byfuglien lanciato in gol viene fermato irregolarmente, con la conseguenza di un penalty shot, e realizzato fa 3 a 2. L'ultimo miracolo di giornata di Huet su Cleary fa nascere il contropiede concluso da Ladd con una rete a porta vuota nel conclusivo 4 a 2.

Chicago vs Detroit
Cambia l'arena della sfida tra le prime due della division, non cambia il vincitore, con Chicago che s'impone 3 a 0. Primo boato per il gol di Andrew Ladd sull'assist di Byfuglien con la difesa dei campioni priva di Lidstrom e senza Hossa in attacco. Il raddoppio arriva quattro minuti più tardi con la rete numero 34 di Toews, indisturbato nel tenere il disco e depositarlo alle spalle di Osgood. La rete finale di questa fantastica stagione è di Dave Bolland che riceve da Versteeg e batte per la terza volta il portiere di Detroit.

Martin Havlat cannoniere della squadra con 77 punti anticipa la conferma del duo Kane & Toews protagonisti della cavalcata ai playoff, ora lo sguardo è rivolto verso Jarome Iginla e i suoi Calgary Flames.

DETROIT RED WINGS - LA DINASTIA
110 punti vince la Central division 2°posto conference

Si chiude con tre sconfitte la positiva regular season dei Detroit Red Wings, 51 partite vinte e 112 punti valgono la seconda posizione dietro San Josè e lo scontro con Columbus nei playoff. Dopo la sconfitta contro Chicago la dirigenza campione in carica ha deciso di prolungare il contratto di Johan Franzen. Per il giocatore il futuro è a Detroit per "appena" altri 11 anni. Cosi come per Datsuyk e Zetterberg arriva una firma su un altro contratto importante e soprattutto a vita, facendo proseguire la dinastia vincente dei Red Wings per parecchio tempo.

Hossa ha confermato essere un grande acquisto risultando il bomber della squadra con 40 reti. È stata anche la stagione di Pavel Datsyuk chiusa con 97 punti e l'idea di essere arrivato al top tra i giocatori dell'intera lega, senza contare capitan Lidstrom che per un soffio non ha raggiunto il punto numero 1.000 in carriera. Ora contro Columbus sarà  una sfida da non perdere.

L'ultima settimana della regular season premia Detroit, Chicago, Columbus e St.Louis con il raggiungimento dei playoff, facendo uno strappo alla regola non viene premiato un singolo giocatore ma i simboli dell'approdo alle magnifiche otto di quattro squadre della Central.

Dunque menzione d'onore per Pavel Datsyuk, Jonathan Toews, Rick Nash e Keith Tkachuk, stelle di una division che ha raccontato anche il rammarico della folle squadra di Nashville che deve ripartire dalla classe di Jason Arnott per riprendersi quella post season sfumata sul traguardo, in ogni caso, è stato uno spettacolo, e ora sotto con i playoff!

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