Ray Emery tornerà tra i pali di una franchigia della NHL?
Da ormai qualche settimana, una bomba a orologeria chiamata Sean Avery ha fatto ritorno nella NHL con la maglia dei New York Rangers, ribadendo sin dalle prime partite che quando si concentra su ciò che sa fare meglio di chiunque altro, ossia segnare qualche gol ogni tanto e testare i limiti di sopportazione degli avversari senza farsi beccare in flagrante dagli arbitri, resta uno degli attaccanti più preziosi del campionato.
Dalla prossima stagione gli ordigni pronti a esplodere potrebbero diventare due. Qualcuno si ricorda di Ray Emery? Sì, proprio lui, il portiere tagliato senza tanti complimenti dagli Ottawa Senators e "costretto" a fare le valigie per la Russia dopo aver firmato un contratto da due milioni di dollari con una squadra di Mosca dal nome impronunciabile, il Mytishchi Atlant.
Ebbene, dopo aver concluso brillantemente la Regular Season al terzo posto grazie alle reti di Sergei Mozyakin (miglior marcatore del torneo), Alexander Korolyuk (ex San José Sharks) ed Esa Pirnes (un passaggio radente ai St. Louis Blues) e al grandissimo campionato dei difensori Magnus Johansson (una manciata di partite con Florida Panthers e Chicago Blackhawks) e soprattutto Dmitry Bykov (terzino dal talento impressionante draftato in ottava posizione nel 2001 dai Detroit Red Wings ma transitato senza fortuna nella NHL), l'Atlant è stato estromesso nei quarti di finale dal Metallurg Magnitogorsk guidato dal ceco Jan Marek, che con i suoi 35 gol è stato la sorpresa della stagione.
Ray Emery, si diceva. Ebbene, con la sua squadra eliminata e lui senza contratto, il 27enne estremo difensore di Hamilton potrebbe decidere di fare ritorno in Nordamerica dove le offerte non dovrebbero mancare.
La sua stagione è stata molto positiva, pur se costellata da alcune emerynate, come l'aggressione a un massaggiatore reo di volergli mettere un cappellino in testa dopo essere stato sostituito o lo sciopero indetto per alcune partite a causa di uno stipendio che tardava ad arrivare.
In totale, Ray Emery ha disputato 36 partite su 56, facendo registrare 22 vittorie, una media di 2.12 reti subìte a incontro e una percentuale di parate del 92,6%. Ottimi numeri insomma, in un campionato che, se da un lato rischia di sprofondare tra i debiti, dall'altro mette in mostra, almeno per quanto concerne le migliori squadre, un livello non molto inferiore a quello della NHL.
Lo stesso Fedor Kanareikin, allenatore dell'Atlant, si è dichiarato piuttosto soddisfatto del suo portiere canadese e non disdegnerebbe di ritrovarselo tra i pali per la stagione 2009-2010. La possibilità , al momento, appare alquanto remota.
Certo, Emery resta una testa piuttosto calda, ma lo smacco di vedersi chiudere in faccia tutte le porte l'estate scorsa potrebbe aver contribuito alla sua maturazione. L'esempio di Sean Avery, in questo senso, è calzante. Cacciato dai Dallas Stars e bandito dalla Lega in seguito alle sue dichiarazioni pubbliche non esattamente da gentleman nei confronti della compagna di Dion Phaneuf, Avery è rientrato in punta di piedi nella AHL e ora è tornato a essere l'idolo del Madison Square Garden. Fuori dal ghiaccio, di fronte ai taccuini, è un agnellino (almeno per il momento), e in pista non si è ancora lasciato trasportare oltre quei limiti che troppe volte aveva superato l'anno scorso.
Ray Emery, trascorso il "castigo" russo, potrebbe seguire lo stesso percorso. E di squadre disposte a rischiare ce ne potrebbero essere diverse, a partire magari dai Colorado Avalanche, che hanno perso miseramente la scommessa di puntare sul tandem low-cost formato da Peter Budaj ed Andrew Raycroft. O, perché no, i Philadelphia Flyers, che hanno entrambi i portieri (Martin Biron e Antero Niittymaki) a scadenza di contratto e potrebbero essere tentati dal dare una chance a un cerbero che, in quanto a carattere vulcanico, ricorda molto il Ron Hextall dei Flyers di fine anni Ottanta - inizio anni Novanta.
Dopo essere uscito dalla finestra, Ray Emery potrebbe dunque rientrare dalla porta principale. Quella di una squadra NHL disposta a concedergli una seconda opportunità .