Osgood e i suoi Red Wings non sono proprio in un gran momento…
La pausa per l'All Star Game provoca più danni di un uragano.
Detroit Red Wings
L'intervallo alla stagione dei campioni non ha certo giovato. La gara disputata prima del weekend delle stelle già faceva presagire un calo di tensione, forse Detroit paga la delusione di non aver superato San Josè, tanto basta a giocare una partita da film dell'orrore con i Phoenix Coyotes.
Nonostante il vantaggio di Samuelsson in power play i Red Wings subiscono subito il pareggio con un disco perso che viene recapitato a Morris, al centro veloce nel gol.
L'uomo in più nel secondo periodo permette il 2 a 1 Coyotes con Yandle ma in una situazione 5 contro 3 Rafalski pesca capitan Lidstrom, il suo tiro è una sentenza ed è ancora parità . Un altro puck regalato sciaguratamente a Phoenix ed è Jokinen a riportare avanti i suoi. Il carattere di Nicklas Lidstrom, ancora in power play, serve per l'ennesimo missile nel 3 a 3. Il terzo periodo vede il tracollo dei campioni, che subiscono ancora il gol di Jovanosky e s'inchinano alla prodezza da funambolo di Enver Lisin, velocissimo nell'intercettare il disco, involarsi e saltare come una saetta l'ultimo difensore prima di superare Conklin.
Il premio per Lisin è un altro gol, a porta vuota, su ennesimo recupero che chiude il match 6 a 3 ma anche l'affermazione -"E' un atleta speciale"- mittente un certo Wayne Gretzky.
Columbus vs Detroit
Dopo l'All Star Game è di scena alla Nationwide Arena il derby della division tra Red Wings e Blue Jackets. Detroit è costretta a rinunciare a due pezzi da 90 (in questo caso anche di più, 110 e lode) Nicklas Lidstrom e Pavel Datsyuk, fermati dalla lega per non aver giocato la gara delle stelle, non digerendo infortuni diplomatici. Columbus non si accorge subito dell'assenza, visto che Marian Hossa è un fulmine nel ribadire in rete un disco che si stampa sulla traversa.
La partita è molto dura, come copione nei derby, Meetch però da troppa confidenza al suo bastone e Columbus, in inferiorità , può recuperargli il disco con Rick Nash che si lancia verso Osgood e regala la prima gioia ai suoi tifosi, 1 a 1.
Trenta secondi più tardi è Brett Lebda a fintare un passaggio per poi esplodere un gran tiro che supera Mason. Non sono finite le magie, perché in superiorità Huselius offre l'azione da gol a Nash, che segna da posizione impossibile sfruttando Osgood per la carambola. Pareggio e porte sigillate, serve l'overtime e tutta la spinta dei tifosi locali, che diventa boato quando Nash si ritrova il disco davanti ad una porta sguarnita, Osgood in ritardo e tripletta per il capitano, con annessa gioia immensa per aver sconfitto i campioni.
Prima della gara con Dallas, Detroit sistema la situazione contrattuale del mvp degli scorsi playoff, Henrik Zetterberg che firma, udite udite, un mega contratto di 12 anni con un esborso di 73 milioni di dollari e per la ventottenne ala sinistra data di scadenza dell'impegno segna stagione 2020-21. In pratica "Henrik For Life", superando Datsyuk libero "solo" dopo il 2013-14 a dimostrazione che squadra che vince non si cambia.
Il match con gli Stars non regala soddisfazioni, alla Joe Louis Arena non è lo stesso spettacolo che pochi giorni sulla stessa arena si vedrà con la Royal Rumble di wrestling, Dallas disintegra Detroit già nel primo periodo, con due superiorità finalizzate da Ott e Lehtinen entrambi imbeccati da Brad Richards. Un face-off vinto da Modano fa pervenire il puck a Conner, folgorante tiro e 3 a 0.
Eriksson si permette il lusso di dribblare Conklin, siamo appena all'inizio del secondo periodo ma Detroit è sotto 4 a 0. Solo Marian Hossa accorcia le distanze prima che la moviola neghi due gol per contatti accidentali ai campioni e Lilja realizzi il 4 a 2 finale tra le polemiche. Inutile il ritorno di Datsyuk e Lidstrom.
La gara con Washington chiude il mese di gennaio nel peggior modo possibile, sempre 4 a 2 per i Capitals, con l'uragano Ovechkin che disintegra le ali rosse passate comunque in vantaggio con la splendida azione di Leino, con un difensore umiliato dalla finta e il gol arrivato spalle al portiere, ma è Kozlov a recuperare il distacco nei primi venti minuti.
Mike Green porta avanti i Caps con il merito di Backstrom decisivo nella difesa del puck, con Detroit che non molla e pareggia con Franzen.
Manca una firma alla sfida, ed è quella di Alex Ovechkin che prima con precisione chirurgica supera Conklin e poi in power play chiude la battaglia.
I Red Wings pagano l'assenza di Zetterberg ma non possono giustificare le ultime 5 gare dove hanno raccolto solo 1 punto, riflessione!
Chicago Blackhawks
Chi può approfittare del periodo negativo di Detroit è Chicago, ma copiando i campioni rimediano una brutta sconfitta contro i Minnesota Wild per 4 a 1. Si arrendono a Koivu e Zidlicky autore di una doppietta, con l'inutile gol di Havlat bravo a farsi trovare pronto per il 3 a 1 che anticipa la rete finale del 4 a 1 di Clutterbuck.
Chicago vs St.Louis
Nella gara in cui Chicago rende omaggio al suo ex capitano Tony Amonte per nove stagioni con la casacca dei Blackhawks la squadra di Quenneville viene piegata a sorpresa da i St.Louis Blues, che si tolgono la soddisfazione di vincere allo United Center, per 2 a 0.
Passati in vantaggio con Woywitka dopo appena 5 secondi di power play sigillano l'incontro con il raddoppio di Keith Tkachuk in un'azione 4 contro 4.
Chris Mason può aggiungere un altro shutout stagionale, mentre l'infermeria della sua squadra aggiunge a questa disgraziata stagione l'infortuni di Stasny e Polak.
Tre trasferte attendono ora i Blackhawks, la prima contro gli Anaheim Ducks che riabbracciano Teemu Selanne assente dal 19 dicembre.
È Adam Burish a superare Hiller nel vantaggio Hawks, sfruttando una ribattuta sul tiro di Campbell, Khabibulin blocca più volte l'All Star Getzlaf ma non può nulla quando Ryan è sulla traiettoria del tiro di Pronger, 1 a 1; il primo periodo si chiude però con Kane che supera Hiller in power play. La ripartenza nella seconda frazione di gara condanna Anaheim al gol numero 3 di Chicago firmato Toews che raccoglie l'assist velocissimo di Kane e Sharp. Trevis Moen fulmina in inferiorità Khabibulin ma il bel gol serve solo per una voce in più sul tabellino marcatori. Si chiude 3 a 2.
Tappa successiva Staples Center, con i Kings mostruosi nel primo periodo, in gol con Brown e Stoll, Huet non sa bene come ripararsi da i tanti tiri di Los Angeles, è 3 a 0 addirittura con l'uomo in meno con O'Sullivan e solo nell'ultimo periodo segna con Bolland, rabbioso tiro che supera Quick.
Per i Kings è giornata di grazia, col 4 a 1 di Frolov. Accorcia le distanze Sharp prima della quinta segnatura a porta vuota per Los Angeles in una sfida che ha visto sul ghiaccio le franchigie con l'età media più bassa, con i Kings ad una media di 25 anni e Blackhawks un anno più "vecchia".
Ultima fatica di gennaio è la sfida stellare al Hp Pavilion di San Josè contro i primi in classifica, gli Sharks.
Chicago impiega 48 secondi per segnare grazie a capitan Toews su rimbalzo nel tiro di Ladd. Ehrhoff in tap-in riporta la gara in parità ma il secondo periodo è di marca Blackhawks, in gol sia in inferiorità con Versteeg grazie alla tenacia di Bolland, sia in superiorità ancora con Toews liberato da Kane. Il power play porta il parziale sul 4 a 1 quando ad andare in gol è Duncan Keith, al rientro da infortunio. Il forcing finale di San Josè comporta solo la rete di Michalek ma la vittoria , con autorità , se la prende Chicago. Imprevedibili!
Columbus Blue Jackets
In zona playoff i Blue Jackets rimediano due sconfitte di misura prima dell'All Star game con gli Oilers per 4 a 3 e Calgary agli shootout per 5 a 4 nonostante Rick Nash tenti più volte la via del gol e vi riesca solo in inferiorità . Con i Flames si conferma in gran forma Umberger con una doppietta ma ai rigori l'unico a superare Mason è Todd Bertuzzi mentre Williams, Nash e Voracek sbattono su Kiprusoff.
La reazione Jackets si presenta con la vittoria contro Detroit e nella gara successiva alla Nationwide Arena fanno visita gli Ottawa Senators. È una partita molto combattuta con i portieri sugli scudi. Mason e Auld bloccano 17 e 25 tiri ma il goalie di Ottawa si arrende al minuto 3 del secondo periodo quando allo scadere di un'azione in power play è Voracek a sbloccare il risultato, in una gara nervosa ma vinta meritatamente 1 a 0.
Gennaio si chiude con i Dallas Stars, e non certamente alla grande, perché già nel primo periodo la squadra ospite infligge un parziale di 3 a 0 con i gol di Neal, Eriksson e Sutherby, Mason rimpiazzato da Dubielewicz vista la serataccia e Columbus sul 3 a 1 con Huselius. Tyutin devia un tiro di Nash in power play ma sul 3 a 2 crollano i Blue Jackets che subiscono un altro gol di Neal e il 5 a 2 di Ott grazie a Modano e Ribeiro. La rete di Boll per il 5 a 3 fa da preludio ad altre due marcature Stars con Daley e Hutchinson nel 7 a 3 devastante. I playoff rimangono ad un passo, ma Columbus dovrà giocare parecchie finali da qui all'ultima gara di regular season, vietato mollare!
Nashville Predators
Nashville fa da cornice al grande ritorno di Brendan Shanahan a New Jersey e ne subisce il fascino tanto da subire l'uno a zero proprio dal nuovo arrivato. La serata di festa non è da rovinare, il raddoppio di Clarkson fa da parentesi al gol Predators di Bonk in power play. È il sigillo finale di Zach Parise per il 3 a 1 a rendere magico il ritorno del figliol prodigo.
Dopo Shanahan si va a Vancouver dove lì aspetta Mats Sundin, 2 gol e 1 assist dal suo rientro ma questa volta Nashville rovina ogni tentativo di altri festeggiamenti. In vantaggio con Tootoo bravo a difendere bene il disco i Predators si addormentano poi nel secondo periodo dove subiscono il parziale di tre gol con Burrows, Salo e Johnson. Sul 3 a 1 si rievoca l'incoerenza e la follia di Nashville che restituisce il parziale con gli interessi, grazie al power play che sorride a Erat, a capitan Arnott e a Dumont per il sorpasso, prima del 5 a 3 a porta vuota di Legwand.
Quando i tifosi chiedono una doppia vittoria ecco il tonfo contro i Calgary Flames grazie ad un altro secondo periodo in letargo dove Nashville subisce l'uno a zero di Lombardi a poca distanza dalla porta e Roy dopo una strepitosa finta di Nystrom. Dumont ribatte in rete un suo stesso tiro ma è Aucoin a fissare il risultato sul 3 a 1. Kiprusoff insuperabile e Predators sconfitti. Incoerenti!
St.Louis Blues
La pausa All Star Game dopo la gara con i Blackhawks forse non ci voleva, contro gli Ottawa Senators i Blues subiscono il gioco avversario, già in vantaggio in inferiorità con Mike Fisher, che tira, recupera il disco e segna sulla respinta, con Perron che lo guarda immobile. Mason deve compiere miracoli prima che Winchester si faccia trovare pronto sull'assist di Woywitka. Ottawa colpisce due pali prima di punire con Regin i Blues, in un'azione fotocopia del primo gol, ma questa volta non c'è bisogno di respinta, basta un primo tentativo di segnatura. Fisher chiude l'incontro a porta vuota sul 3 a 1.
La reazione inaspettata arriva contro i Philadelphia Flyers, subito avanti con McClement su rimbalzo nel tiro di Winchester, St.Louis dà una lezione nella seconda parte di gara con il raddoppio di Colaiacovo su assist regalo di Tkachuk e il 3 a 0 di Backes in power play con Boyes che finta il tiro ma invece confeziona un assist al bacio. Il 4 a 0 è di Berglund in superiorità , i Flyers si fanno notare solo per una rissa sfirata a fine gara, con Mason che chiude la porta con 36 parate un match da protagonista. Testardi!
La classifica recita ora questo:
Detroit 69
Chicago 62
Columbus 53
Nashville 45
St.Louis 44
Tre capitani ed un portiere i migliori di questa settimana, Jonathan Toews, Nicklas Lidstrom e Chris Mason lasciano lo spazio principale a Rick Nash ancora in forma All Star. Dai Rick i playoff ti aspettano!