Antipasto di stelle

Pavel Datsyuk non finisce mai di stupire…

Con l'All Star Game che si avvicina molte stelle preparano già  lampi di classe.

Detroit Red Wings

I campioni non conoscono sconfitte nel 2009 e si preparano a quattro gare lontane dalla Joe Louis Arena.

La prima battaglia è contro i Dallas Stars spazzati via 6 a 1 quattro giorni prima.
Sembra una batosta in arrivo vedendo il primo periodo, con Rafalski in gol da grande distanza e Holmstrom a raddoppiare su una stupenda, solita magia di Pavel Datsyuk autore dell'assist davanti a Turco.

È un altro tiro da lontano, stavolta Stars con Grossman a riaprire l'incontro che il solito gol in power play di Marian Hossa sembra chiudere, senza speranze per i tifosi di Dallas.
Detroit inizia il secondo periodo perdendo un disco che Stephan Robidas aggancia e con un altro missile supera Osgood. Gli estremi difensori sul ghiaccio compiono miracoli in successione ma è il portiere Red Wings a non poter nulla su Parrish che lasciato solo può pareggiare per la squadra dell'American Airlines Center.

Dura poco il pareggio, sino alla seconda perla di Datsyuk che supera i difensori di Dallas e deposita in rete uno splendido tiro, nelle azioni tipiche del fuoriclasse russo. I campioni vengono ripresi ancora grazie a Steve Ott che dimostra oltre alla grinta di poter anche segnare.
È overtime con gli Stars sulle ali dell'entusiasmo superano Osgood grazie a Trevor Daley con il goalie ormai steso in terra. Si ferma a sei la striscia di vittorie dei Red Wings.

Tappa successiva Anaheim, Honda Center.
I campioni si meritano la prima gioia grazie a Tomas Holmstrom che si fa trovare pronto al tap-in sull'assist di Datsyuk. La reazione dei Ducks arriva in due minuti con l'All Star Getzlaf cocciuto nell'impegnare più volte Osgood e segnare al terzo tentativo seguito da Perry in power play.
Jiri Hudler ancora in superiorità  si ritrova il disco solo davanti a Giguere, carica un tiro ravvicinato e potentissimo che il goalie di Anaheim può solo raccogliere dentro la porta, è 2 a 2.

Ennesima reazione Ducks, sempre Getzlaf che libera Montador per il vantaggio ma il periodo finale è solo di marca Red Wings con il 3 a 3 di Cleary con un azione strepitosa e un polso micidiale che anticipa di trenta secondi il gol vittoria di Franzen con il bastone usato per la carambola del disco alle spalle di Giguere con Osgood che compie un miracolo su Perry a tempo scaduto.

Il giorno successivo alla battaglia di Anaheim, Detroit fa visita allo Staples Center. Abituati allo spettacolo che regala Kobe Bryant e i suoi Lakers i Red Wings non si sentono inferiori come stelle e regalano a Los Angeles grande spettacolo. Peccato che i Kings non facciano parte della grande serata.

Da un errore dei locali è l'esperto Draper a trovare Maltby solo tra quattro immobili difensori che vengono superati con un leggero tocco e gol dell'uno a zero.
Power play fulminante Red Wings con Hudler per Zetterberg, diagonale micidiale veloce per Franzen, appoggio delicato in porta e due a zero, Staples Center ammutolito.

Volano insulti quando la difesa Kings si addormenta e perde ingenuamente il disco, Filppula lo spedisce sulla porta da dove sbuca Samuelsson che deposita un facilissimo 3 a 0.

I Red Wings sono sempre i primi sul disco e Los Angeles non capisce granché.
Il vantaggio dà  più forza ai campioni con giocatori al salto di qualità  come Stuart o Kopecki, che confeziona un assist per Draper, classe 1971, e gol del 4 a 0. I Kings non possono niente davanti a chi, Re, ci sono diventati lo scorso anno e intendono mantenere il regno anche quest'anno. Il risultato non cambia, e i Red Wings regalano lo spettacolo promesso.
Ora la sfida stellare con i capoclassifica della Western conference.

Sharks - Red Wings

È l'unica squadra davanti ai Detroit Red Wings, San Josè sta dimostrando con i fatti la candidatura a sfidante per l'ingresso in un altro pianeta, quello della finale di Stanley Cup.
Sharks 69 punti Red Wings 68, precedente incontro 6 a 0 per i campioni.

Altra storia in questa gara, al Hp Pavilion di San Josè, con Boyle che supera il goalie di Detroit dopo 3 minuti. Ci mette pochissimo Filppula ad accentrarsi e superare Nabokov per il pareggio con un tiro non trattenuto. Boato per il nuovo gol Sharks con Pavelsky tutto solo liberato da Michalek ed è 2 a 1. I campioni non mollano, power play e ritornello della poesia attuale di Detroit:
"Datsyuk-Hossa-scores" pareggio con gol dell'ala slovacca.

Gli aggettivi e i complimenti per Pavel Datsyuk sono ormai sempre gli stessi, ma "L'Artista"confeziona un assist d'oro per Franzen, trovato tutto solo con la porta di Detroit spalancata, sorpasso.

Michalek tira ma salvataggio di Osgood, niente paura arriva Eirhoff ed è nuovo pareggio, 3 a 3.
Mischia fatale agli Sharks con Henrik Zetterberg bravo sulla respinta per il nuovo vantaggio Red Wings. lo spettacolo non finisce così, nuova respinta di Osgood e rimbalzo di Cheechoo, siamo 4 a 4 e solo al secondo periodo.

Strepitoso ancora Milan Michalek nel rubare il puck, involarsi verso la porta e riportare in vantaggio i suoi, che scrivono 6 nel tabellino delle reti con la fuga di Marleau nel momento magico dell'arena di San Josè.

Brian Rafalski a due minuti dal termine porta il risultato finale sul 6 a 5, vincono gli Sharks una gara epica, che sa tanto di "Ci rivediamo nella finale di conference"se ripetono questa serata sarà  una serie da fuochi d'artificio

Chicago Blackhawks

La differenza con i Red Wings è nata dagli scontri diretti. I Blackhawks non vogliono mollare e quando allo United Center sono di scena i Buffalo Sabres Huet si presenta in gran forma, ma si arrende al tiro di Kotalik tutto solo al centro imbeccato da Mair.

I tre minuti di fuoco di Chicago sbucano alla fine, quando Ben Eager trova Patrick Sharp al tiro decisivo dopo il recupero del disco. Non contenta la squadra di Quenneville si porta in vantaggio con capitan Toews lasciato libero di concludere dopo un altro puck intercettato. Sul 2 a 1 Blackhawks micidiali con ennesima ripartenza tre contro uno e Ladd che offre ad Havlat il 3 a 1. La parola fine spetta a Wisniewsky con un missile per il 4 a 1. Sono passati 17" dall'ultimo periodo, il risultato non cambierà  più.

Nella sfida successiva sono i New York Rangers a far visita allo United Center. Ci vuole un overtime per decidere una sfida equilibratissima, sbloccata da Toews per l'uno a zero aiutato da Versteeg. Per il pareggio viene sfruttata la classe di Chris Drury in power play, anticipando il vantaggio di Dubinsky agguantato a cinque minuti dalla fine da Seabrook in superiorità . Nikolai Khabibulin salva più volte ma si arrende ancora una volta a Drury, gol vittoria e Blackhawks sconfitti, ma a testa alta.

St.Louis Blues - Chicago Blackhawks

Il derby della division trova St.Louis ancora priva di Tkachuk, Blackhawks pronti ad infierire sul fanalino di coda, già  in vantaggio con Troy Brouwer che sfrutta il power play superando Legace dalla distanza. Con i portieri protagonisti del match St.Louis perviene al pareggio solo nel periodo finale, ancora grazie ad una superiorità  con David Backes dopo che Berglund mantiene con forza il possesso del disco.

Il cuore non basta ai Blues, il gol decisivo arriva all'overtime con Havlat con Legace lento nel movimento laterale con il giocatore di Chicago che sbuca alle spalle del portiere e condanna St.Louis alla sconfitta.

Per i Blackhawks rincorsa ai Red Wings ancora da migliorare.

Columbus Blue Jackets

I Blue Jackets sono in piena zona playoff, con 6 squadre nella western conference racchiuse in 3 punti e Columbus con due gare in meno rispetto ai Ducks a quota 51, la quinta posizione in griglia.
Contro gli Avalanche ultimi nella northwest è un match da vincere ma è la squadra di Denver a passare in vantaggio con Svatos. Mason salva più volte la porta Blue Jackets e il pareggio è di Voracek in mischia. Il periodo finale è il più scintillante, in power play Russell pesca Umberger per il 2 a 1, con Colorado che pareggia subito dopo con Stewart con un gran tiro non trattenutoda Mason.

Poco male, passano altri due minuti e Columbus ritorna avanti grazie a Huselius, con un tiro che s'infila davanti alla difesa Avalanche.

Concedono il bis i Blue Jackets con Michael Peca su rimbalzo. Ryan Smyth chiude l'incontro con il gol del 4 a 3, inutile per i suoi Avalanche e preziosissimo per Columbus.
Mason e Raycroft terminano l'incontro con 23 salvataggi.

I Blue Jackets non replicano il successo contro i New Jersey Devils, nel giorno del ritorno dopo 15 anni di Brendan Shanahan con i diavoli. Malhotra porta in vantaggio Columbus finalizzando lo scambio con Huselius e Modin. New Jersey non molla e nel periodo finale ribalta la situazione con Zajak e Madden, con la porta che si sposta in mischia. È il gol decisivo, 2 a 1 Devils.

Contro i Vancouver Canucks rientra Nash, out per infortunio nelle ultime gare. La sua presenza si fa sentire anche se vanno in vantaggio i canadesi con Pyatt, gol pareggiato subito da Malhotra aiutato da Rick Nash. Il secondo periodo infuocato da Mats Sundin, al secondo gol dal rientro e Bernier, per il 3 a 1. In due minuti però Columbus ristabilisce la parità  grazie a Williams in power play e ovviamente capitan Nash.

Anche il periodo finale è esaltante, con il doppio vantaggio Jackets con Commodore e Torres per il 5 a 3, raggiunti da Sedin e Bieksa. Una gara così può essere risolta solo con i rigori visto che Mason e Luongo si superano nei supplementari, sono Williams e Nash a superare due volte il goalie Canucks, con Wellwood e Sundin che invece non superano Mason. Per Columbus altro passo avanti nella central division.

Nashville Predators

Il percorso ad ostacoli dei Predators fa tappa all'Air Canada Center di Toronto, dove sono sul ghiaccio due squadre con lo stesso livello di sfortuna, i primi due periodi sono evidenziati solo i portieri, Rinne e Toskala che mantengono inviolate le porte. La prima gabbia ad essere violata è quella dei Maple Leafs, con il gol dei Predators di Bonk e il raddoppio di Legwand con un perfetto tiro che carambola sul palo e finisce in rete. Rinne mantiene la sua porta senza subire reti, e con un 2 a 0 rotondo Nashville porta a casa due punti vittoria.

Senza Weber e Jason Arnott Nashville impatta con gli all stars Canadiens, in vantaggio con Latendresse, abile nel concludere un'azione dove Montreal nasconde il disco ai Predators.
Dumont pareggia nel secondo periodo, in tap-in su assist di Klein, ma poco dopo è ancora sotto grazie al gol di Kostitsyn in power play. In apertura del periodo finale è MArkov a firmare il colpo del k.o. rendendo inutile il 3 a 2 di Fiddler.

Gara con i Canadiens preludio al disastro firmato Atlanta Thrashers, nella gara vinta 7 a 2 Kovalchuk e compagni si divertono a disintegrare Nashville, ammutolita già  nel primo periodo dove subiscono 4 gol con Perrin, Armstrong, il solito Ilya e Little.

La reazione, se cosi si può dire, arriva dopo un altro gol, quello del 5 a 0 di Schneider, ed è la rete di Tootoo sfruttando la diagonale di Arnott. Terzo periodo con Atlanta che si toglie la soddisfazione del 6 a 1 con Bogosian, primo gol nhl, e 7 a 1 con Slater addirittura in inferiorità  numerica. Shea Weber, al rientro, chiude la notte orribile con il 7 a 2, e i playoff prendono altre strade, che non portano certo a Nashville.

St.Louis Blues

Il cammino altalenante dei Blues in questa settimana racconta la sconfitta con i flames nonostante il vantaggio con Hinote pareggiato un minuto dopo da Cammalieri, il secondo periodo non regala emozioni ma solo uno spavento quando la regia stacca su un giocatore steso in terra.

Keith Tkachuk infortunatosi dopo uno scontro con Andre Roy non riporta una commozione ma salta la fine del match. Sotto shock e con una pedina fondamentale k.o. St.Louis subisce il 2 a 1 di Moss e il 3 a 1 di Cammalleri.

Senza Tkachuk i Blues affrontano gli Avalanche, dominati per l'intera partita come recita il risultato di 5 a 2. Il gol di St.Louis arrivano in sequenza con Berglund e Janssen nei primi 2 periodi, con il 3 a 0 di Boyes in apertura di periodo finale, con Colorado che riapre l'incontro con McLeod ed Hejduck, ma ormai in balia dei Blues subiscono il gol di Oshie e Backes.

Dopo l'incontro perso con Chicago tutto il carattere del fanalino di coda della central si fa vedere contro i Boston Bruins. Sotto 4 a 2 ad inizio del terzo periodo con il vantaggio di Kobasew ribaltato da Winchester e McClement prima del break Bruins con Ryder, Axelsson e Chara.
Negli ultimi due minuti succede di tutto, prima Perron in power play per il 4 a 3 poi Backes con la forza della disperazione in tap-in sul tiro del rientrante Tkachuk, col cronometro che segna 1" di gioco. L'entusiasmo è alle stelle ed è tale che i Blues resistano al supplementare per poi battere due volte il goalie di Boston nei rigori per la soddisfazione di una vittoria del cuore.

Classifica:
Detroit 68
Chicago 58
Columbus 48
Nashville 43
St.Louis 40

"L'Artista" Pavel Datsyuk conferma un antipasto stellare ma Detroit manca l'aggancio (rimandato) alla vetta. Il grande Pavel però dà  prova di essere un campione tra i campioni, capace di far innamorare persino gli sceicchi delusi dall'affare Kakà . Ma Datsyuk non è in serie A, è semplicemente il migliore di questa settimana.

E ora pronti a gustare l'All Star Game

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