Filppula esulta per il goal agli Sharks
Il riscaldamento è stato completato, ora tocca a noi!
Detroit Red Wings
Si rientra nel paradiso di Detroit, la Joe Louis Arena ospita i Colorado Avalanche.
La rivalità tra le due franchigie ha caratterizzato l'ultimo decennio della western conference. Oggi gli Avalanche sono un team alla ricerca di un posto nei playoff e naviga nelle ultime posizioni decisive per la post-season.
Contro Detroit scatta qualcosa nella testa dei giocatori della squadra di Denver.
Dominano sin dall'inizio, quando dopo 1'07" è vantaggio con Wolski. Ci si aspetta la reazione dei Red Wings e invece arriva il raddoppio con Stasny in power play.
Per un boato la Joe Louis Arena deve attendere il gol di Tomas Holmstrom che conclude l'azione iniziata da Rafalski e Datsyuk. È un episodio positivo tra i gol di Colorado, che diventano tre con Leopold all'inizio del terzo periodo. Hossa timbra il cartellino con il gol del 3 a 2, ma si rivelerà una marcatura inutile perché il punteggio non cambierà . Gli Avalanche espugnano il ghiaccio dei campioni.
La gara successiva è infuocata. Ancora alla Joe Louis Arena, è lo scontro tra il meglio della western conference.
Da un lato i San Josè Sharks e il miglior record in nhl, primi in classifica; dall'altra i Detroit Red Wings campioni in carica e subito dietro la formazione degli Sharks, pronti a vendicare l'ultimo scontro perso per 4 a 2.
Se l'introduzione non basta per accendere il match, basterà l'atmosfera dell'arena di casa.
Il primo periodo scorre senza gol, fino al minuto 14 quando Lebda e Franzen si accentrano insieme col tiro di quest'ultimo che supera Nabokov. Il raddoppio non si fa attendere, è Kopecky a provare lo sfondamento nella difesa Sharks, non ci riesce, offre il disco a Pavel Datsyuk e goalie ospite superato ancora.
San Josè prova a reagire nel secondo periodo ma finiscono per subire il 3 a 0, grazie a Datsyuk che recupera il disco offrendolo al centro per Marian Hossa il quale non ha difficoltà a segnare il suo gol n°17 della stagione.
Il terzo periodo dimostra la superiorità dei Red Wings, proprio quando San Josè creava problemi a Conklin, arriva il gol di Filppula su assist di Cleary. Non contento del 4 a 0 è Pavel Datsyuk a intercettare il passaggio di Goc e involarsi verso il goalie Sharks, 5 a 0!
La serata di gloria prosegue anche per Brad Stuart, ex della partita, a chiudere un'altra grande azione di Datsyuk e Kronwall.
Il tabellino a fine gara recita Detroit Red Wings 6 San Josè Sharks 0 ed ecco il regalo dei campioni.
La capolista non perdeva dal 5 novembre una gara nei tempi regolamentari, brutto modo per chiudere la striscia positiva.
Tocca ai Re, non c'è tempo per festeggiare, due giorni dopo Detroit ospita i Los Angeles Kings.
Forse tanto entusiasmo ha fatto male, i Kings passano al primo affondo con il primo gol nhl di Trevor Lewis. Ci mette quasi nove minuti la squadra di casa per pareggiare, con l'azione che parte da Datsyuk, per Holmstrom e ancora al centro per Pavel, 1 a 1.
Trovato il pari è ora sorpasso, firmato Andreas Lilja con una saetta nel superare Quick impreparato al tiro. Trenta secondi più tardi è ancora parità con Alexander Frolov che riesce a superare Conklin, ancora sul ghiaccio in sostituzione dell'infortunato Osgood.
Il secondo periodo si anima alla fine, quando manca un minuto e venti è Samuelsson a segnare su un assist d'oro di capitan Nicklas Lidstrom fenomenale nel recupero del disco perso da Doughty. Neanche il tempo di gioire e 16 secondi più tardi Kings in gol con Kyle Calder.
Con la carica del pareggio ritrovato Los Angeles è di nuovo in vantaggio con Brown. Detroit non attacca con la solita intensità , basta un attimo sul finire dell'incontro, il tempo necessario a Filppula per farsi trovare solo davanti al goalie Kings, assist per Hudler, è 4 a 4!
Alla lunga esce il carattere dei campioni, e tra tante stelle arriva il gol di Dan Cleary, una rete speciale nel giorno del suo compleanno, gol che anticipa quello di Draper a porta vuota, utile solo per chiudere tabellino e vittoria nel 6 a 4. I Red Wings hanno mostrato i muscoli.
Chicago Blackhawks
La squadra più in forma della central division sono i Chicago Blackhawks.
Dopo la vittoriosa trasferta di Denver contro Colorado e il derby di division con Columbus Chicago fa visita agli Edmonton Oilers al Rexall Place, per centrare la quinta vittoria di fila.
Gli Oilers sono ultimi nella Northwest division e l'ottimo momento di Toews & C. non sarà molto d'aiuto.
Mathieu Garon inizia la serata da incubo venendo battuto da Patrick Kane in power play dopo sei minuti. Edmonton resiste, ma deve capitolare a due minuti dal primo intervallo, a causa di Colin Fraser che riceve al centro da Ladd e supera il goalie Oilers, 2 a 0.
Con il secondo periodo la musica non cambia, peggiora! Con l'uomo in più arriva il 3 a 0 firmato Brian Campbell con un altro splendido tiro, il gol di Horcoff è solo una parentesi, i Blackhawks continuano a giocare un altro hockey, e segnano con Troy Brouwer su rimbalzo (4-1) Kris Versteeg su assist di Ladd, lasciato solo (5-1) Ben Eager grazie ad un tiro non trattenuto da Roloson (6-1), ancora Brouwer su ennesima ribattuta del goalie Oilers (7-1) e il periodo numero due finisce così.
L'ultima parte di gara è il proseguo dell'umiliazione, Chicago segna anche con l'uomo in meno, Duncan Keith ribadisce in rete un tiro di Ladd salvato da Roloson (8-1).
C'è gloria anche per l'ex Milano Craig Adams a segno in power play (9-1), in rete 8 giocatori diversi.
Edmonton chiude il match con il secondo gol di Pouliot. Finisce 9 a 2 ed è una delle sconfitte più imbarazzanti della gloriosa squadra che fu di Gretzky e Messier, ma parliamo di un hockey lontano un paio di pianeti da questi Oilers.
Gli Hawks cercano la perla consecutiva numero 6. Sono i Calgary Flames l'ostacolo, per coach Quenneville il momento è d'oro.
Non si preoccupa neanche quando i suoi vanno in svantaggio grazie a Bourque, rete pareggiata nel secondo periodo da Bolland abile a superare Kiprusoff su rimbalzo, e superata con Patrick Kane in superiorità numerica.
Non ha paura neanche Calgary che si organizza e coglie il pari con Moss.
Kiprusoff e Khabibulin chiudono la porta nel terzo periodo, la successiva emozione arriva nel tempo supplementare, quando il gol decisivo del 3 a 2 è di Duncan Keith dopo che il goalie finlandese dei Flames blocca una discesa di Toews, arrivato solo davanti all'estremo difensore.
Hawks sette bellezze contro i Vancouver Canucks, lasciati segnare con Sedin e poi tramortiti con gli uomini più decisivi di Chicago, dall'uno a uno di Kane su assist di Ladd, al due a uno di Sharp aiutato dal capitano Toews che realizza personalmente il 3 a 1 lasciando a Vancouver il segno della forza di chi arriva, su nove gare, alla vittoria numero otto, la settima consecutiva.
Per i Blackhawks sicuramente sarà un natale felicissimo.
Nashville Predators
La marcia dei Predators fa tappa al Jobing.com Arena di Phoenix dove Nashville tenta di inanellare due vittorie consecutive.
Non la pensa cosi Kyle Turris a 10 secondi dalla fine del primo periodo recupera il disco e vola, da solo contro Dan Ellis, lo mette a sedere e gol dell'uno a zero. Il secondo periodo è più ricco di tiri ma di gol se ne vede solo uno, con Vernon Fiddler veloce nel rimbalzo sul tentativo di Peverley.
Nashville prova il k.o. ma a colpire è ancora Turris dopo i miracoli di Ellis su Lisin. È il punto della vittoria, finisce 2 a 1 per i Coyotes.
Cambiano portiere i Predators, difende la porta Pekka Rinne, e cambia il risultato.
La sfida con gli Islanders viene decisa proprio dal goalie finlandese, in quest'occasione imPEKKAbilee parando l'impossibile e i 23 tiri di New York, realizza il terzo shutout del mese. Per i gol si deve ripetere Vernon Fiddler dopo sei minuti dall'inizio della sfida con un micidiale contropiede due contro uno con l'assist decisivo di Martin Erat. Nei successivi periodi le uniche emozioni le regalano il già citato Rinne e il portiere Islanders MacDonald che a fine match avrà fermato 27 tiri. L'unico che fa passare, purtroppo per lui, sarà decisivo.
Columbus Blue Jackets
L'emozione e l'attesa sono due delle caratteristiche principali nella sfida alla Nationwide Arena contro i migliori di conference, gli San Josè Sharks.
Gara tesa ed emozionante, con Nabokov e Mason che chiudono le porte nei primi due periodi dove il goalie di Columbus ferma 28 tiri e quello di San Josè 22.
Per i gol si deve attendere il periodo finale con gli Sharks in vantaggio con Setoguchi abile a trasformare in rete un assist di Rob Blake.
Columbus è squadra di carattere, ma troppe volte assomiglia ad una bomba inesplosa, questa volta lo scontro con i più forti esalta, fino al gol del pareggio con Michael Peca, liberato da Voracek dopo che Nash aveva riconquistato il disco su rinvio della difesa Sharks.
Steve Mason veste i panni di Superman e blocca altri 16 tiri mandando l'incontro all'overtime. Qui ecco il boato dei tifosi di casa con il decisivo gol di Umberger che supera Nabokov e regala la vittoria ai Blue Jackets.
Tanto entusiasmo porta male, ma è solo sfortuna a farsi trovare presente contro i Dallas Stars. Partita bene in gol dopo un minuto con capitan Nash è gara ad inseguimento. Primo pareggio con Eriksson, primo sorpasso Columbus con Brassard e ancora Loui Eriksson a segnare sul secondo assist di Brad Richards.
L'American Airlines porta benissimo ad Eriksson, perché all'inizio del secondo periodo arriva la sua tripletta e sempre in power play gol del 4 a 2 con Neal. Nash non ci sta e confeziona l'assist per Umberger, ma le distanze si ristabiliscono con il gol di Richards, doppietta per lui.
Siamo 5 a 3 Dallas assapora la vittoria e Columbus risponde con i gol di Huselius e capitan Nash, è overtime!
Nonostante più tentativi da parte Blue Jackets l'incontro finisce agli shootout.
Richards e Ribeiro superano due volte Leclaire, Nash e Huselius sbattono su Turco e la vittoria va ai Dallas Stars.
Delusa e sconfortata Columbus si produce in una brutta sconfitta contro Bryzgalov e i Coyotes. Segnano Reinprecht e Boedker, i Blue Jackets non sfondano la rete avversaria e perdono 2 a 0.
La letterina verso Santa Clause viene spedita regolarmente da Rick Nash, ma il regalo richiesto, un posto nei playoff è troppo anche per Babbo Natale.
St.Louis Blues
Il fanalino di coda della central division assomiglia sempre di più ad un infermeria. È notizia di questi giorni il prolungamento dei tempi di recupero del capitano Eric Brewer lontano dai ghiacci a causa di un'ernia del disco e va a far compagnia a Paul Kariya assente già da troppo tempo.
Il periodo negativo dei Blues non si ferma ai soli infortuni.
Partendo dalla gara con i Calgary Flames persa 6 a 3 con Iginla protagonista dei 2 gol iniziali. Per St.Louis sotto 3 a 0 dopo il gol di Lombardi arriva la reazione con le reti di Berglund, grazie ad un gran tiro, e Boyes in power play. Due gol fatti e due subiti con il 4 a 2 di Cammalleri e il 5 a 2 di Aucoin su assist di Iginla.
Tre reti di distanza, diventate due grazie al gol di Backes su assist di Keith Tkachuk. Tutto inutile però, Langkow chiude il match sul 6 a 3 per i Flames.
I Capitals di Ovechkin giungono al momento sbagliato, trascinati da Viktor Kozlov autore del primo vantaggio, pareggiato da Backes, e del 2 a 1 aiutato da Gordon. Seguono altri due gol subiti firmati Fleishmann e ovviamente Ovechkin. Inutile anche in questa partita il 4 a 2 di Winchester, vincono i Capitals.
L'unica nota positiva dei St.Louis Blues è con i Minnesota Wild.
In vantaggio già dopo 1'e 19'' con Patrik Berglund che supera Backstrom. Passano quattro minuti per il pareggio Wild grazie a Schultz. È Backes a riportare avanti i Blues e chiudere in vantaggio il primo periodo.
Per altri due gol si deve aspettare l'ultima frazione di gara con i Wild che pareggiano con Bouchard, ma St.Louis ringrazia Roman Polak per il suo primo decisivo gol stagionale e aggiunge al tabellino il 4 a 2 di McClement.
È solo un attimo di gloria, il ghiaccio di casa non può nulla contro la miglior squadra ad est, i Boston Bruins.
Non c'è partita e purtroppo per i Blues Blake Wheeler gioca con i Bruins, realizza due gol ( il secondo è fantastico) con la reazione dei padroni di casa che comporta i gol di Winchester e McClement ma la rosa martoriata alla lunga lascia il passo ai migliori, in gol con Hnidy pareggiato da Stasny, poi allungo decisivo e 3 gol Bruins con Ryder, Savard e Sabotka. Finisce 6 a 3, troppo forti i Bruins per la cenerentola della central division.
Cenerentola che chiama Babbo Natale ma sarebbe meglio rivolgersi al Dottor House.
Detroit guida così la central, in fuga con Chicago che osserva da vicino, Nashville e Columbus in cerca del miracolo per i playoff e St. Louis prima recupera le sue stelle altrimenti risalita impossibile.
Uno su tutti il premio migliore della settimana, Pavel Datsyuk nove punti nelle ultime quattro gare e la firma decisiva ( 2 gol e 2 assist) nello scontro con San Josè.
Uno così sarebbe un gradito regalo di natale per qualsiasi squadra.
Buone Feste e auguri di un sereno natale dalla Central Division!.