Il treno delle vittorie

Nicklas Lidstrom esulta dopo il goal in overtime contro i Flames!

Esistono squadre che giocano un campionato normale e altre che salgono su un treno e mettono la super velocità , chi ci riesce è già  in paradiso!

Detroit Red Wings

I Red Wings sono reduci da tre vittorie consecutive e chiedono di poter proseguire la striscia positiva.Alla Joe Louis Arena fanno visita i Calgary Flames.

Non deve essere stato piacevole per i campioni ritrovarsi alla fine del primo periodo sotto di due gol, merito del vantaggio di Craig Conroy e del raddoppio di Langkow imbeccato da Todd Bertuzzi. Un accenno di reazione arriva solo nel secondo periodo quando arriva la rete di Filppula che riceve da Draper e spiazza McEihinney. Non segna più Detroit in questa frazione di gioco, bisogna attendere il 3 a 1 dei Flames firmato David Moss per la vera riscossa dei campioni.

Un minuto dopo il gol di Moss è Henrik Zetterberg a far ripartire i Red Wings. Non lo ferma nessuno, passa per Cleary chiedendo lo scambio del disco, puck che ritorna ad Henrik e gol del 3a2. Ora la Joe Louis Arena ci crede.

È battaglia davanti al goalie ospite, salva ogni tiro ma non può nulla sulla saetta di Rafalski.
L'urlo dell'arena è immenso ma il meglio deve ancora arrivare.

Sono i supplementari a decidere la gara, Calgary non tira, Detroit ci prova tre volte ed all'ultimo tentativo arriva la discesa di Datsyuk per Franzen, tutta la difesa si catapulta su lui dimenticando Nicklas Lidstrom che trova spazio ed esplode un missile nella porta dei Flames, gol!
Adesso si che la Joe Louis Arena può esplodere, nel 4 a 3 finale.

Quattro gare interne, quattro vittorie consecutive, ora però è tempo di lasciare il ghiaccio di casa, si fa tappa all'American Airlines Center dove si affrontano i Dallas Stars.
Negli scorsi playoff questa gara rappresentava l'ultimo ostacolo nell'ingresso alla finale della Stanley Cup.

Ora invece gli Stars sono il fanalino di coda della western conference e scendono in campo ( o sul ghiaccio!) senza gli esperti Morrow, Zubov e Lehtinen.

Con questa introduzione si può dedurre che Detroit non avrà  difficoltà .
Se aggiungiamo il vantaggio dopo sei minuti con Brett Lebda i giochi sembrano chiusi.

Nella NHL invece non esiste coerenza e non sempre vincono i più forti. Dallas dà  l'esempio ribaltando i valori sul ghiaccio, e sopperendo alla assenze già  al secondo periodo arrivano al pareggio con Wandell al primo gol stagionale, poi è sorpasso con Brunnstrom grazie a Mike Ribeiro. Quest'ultimo concede il 3 a 1 ad un minuto dalla fine, per i Red Wings striscia positiva interrotta.

La gara successiva è contro i Coyotes. Un'autentica battaglia col risultato sbloccato già  dopo 33 secondi con Zetterberg che al centro riceve da Holmstrom e batte Bryzgalow. Esattamente 19 minuti più tardi arriva il pareggio Coyotes con Joakim Lindstrom e in power play, ma nel secondo periodo, ecco il vantaggio di Phoenix con Shane Doan. In inferiorità  arriva il pasticcio di Reinprecht e Boedker visto l'imperfetto controllo del disco è il seguente lancio involontario per Franzen, uno contro uno e gol facilissimo per il pareggio.

Questo periodo non si chiude solo con il pari, arriva anche il 3 a 2 di Holmstrom in superiorità  a chiudere in tap-in l'azione iniziata da Rafalski e Datsyuk.

Gli autori del disastro sul gol di Franzen, Boedker e Reinprecht si fanno perdonare siglando rispettivamente il 3 a 3 e il gol del vantaggio Phoenix.

Quando la squadra di Gretzky assapora la vittoria mancano 19 secondi, il tempo necessario ad Hossa e Zetterberg nel liberare Franzen per superare il goalie Coyotes. Neanche i supplementari riescono a decretare una vincitrice, ci pensano gli shootout dove segnano Mueller e Zetterberg ma il punto decisivo è di Jiri Hudler che supera Bryzgalow e regala ai Detroit Red Wings la vittoria esterna n°11 su 16 gare lontano dalla Joe Louis Arena.

Tra i campioni si rivede sul ghiaccio anche Chris Chelios alla sua venticinquesima stagione in nhl!

Chicago Blackhawks

I sette gol rifilati ai Phoenix Coyotes sono già  un ricordo. Allo United Center fa tappa Jason Spezza e i suoi Ottawa Senators. A farla da padrone sono i locali già  in vantaggio nel primo periodo con Patrick Kane che mantiene la freddezza davanti al goalie Gerber e realizza un gran gol.
Sale in cattedra Cristobal Huet, fa diventare inaccessibile la sua porta e a fine serata avrà  bloccato 23 tiri dei Senators. Il timbro del 2 a 0 è di Troy Brouwer alla terza marcatura stagionale arrivata a porta vuota giusto per chiudere l'incontro.

Dopo i Senators, i Blackhawks lasciano lo United Center per sbarcare, e sbancare, Denver e i suoi Colorado Avalanche. Joel Quenneville torna sul ghiaccio degli Avalanche da ex, campo che lo ha visto protagonista fino alla scorsa stagione.

A regalargli la prima soddisfazione è una vecchia conoscenza del campionato italiano, infatti al primo gol stagionale è Craig Adams, ex giocatore dei Vipers Milano con cui aveva segnato 15 gol e 14 assist nella stagione del lock-out.

Il gol di Adams è reso inutile dal pareggio di Stewart e il sorpasso di Laperriere. Chicago riesce a ristabilire le distanze solo nel secondo periodo con Dustin Byfuglien lanciato alla perfezione dall'illuminazione di capitan Toews.

È ancora Colorado a riportarsi in vantaggio con Wolski ma ancora una volta i Blackhawks non mollano e da una ripartenza di Bolland arriva il passaggio al centro per Ladd ed è pareggio.
Basta un lampo di classe ancora di Byfuglien per cambiare l'equilibrio della gara, Budaj salva più volte la porta ma sul tiro del numero 33 di Chicago non può nulla. Finisce 4 a 3 e la squadra di Quenneville può gioire per la terza vittoria consecutiva.

Columbus Blue Jackets vs Chicago Blackhawks

Da un lato il treno spedito da vittorie consecutive di Chicago, dall'altra la voglia matta di risalita di Columbus.

Toews contro Nash, il duello dei capitani, ma né uno né l'altro risolveranno il match.
Sono i Blue Jackets a passare in vantaggio con Fredik Modin con lo United Center che non ha ancora messo a sedere tutti i tifosi. Per una gioia devono aspettare l'ultimo secondo del medesimo periodo quando arriva il pareggio di Patrick Sharp che confeziona l'assist numero 21 di Kane.

È solo nel periodo numero tre che si vedono i veri Blackhawks, giusto per spiegare la quindicesima gara su 15 interne col tutto esaurito, sale in cattedra Duncan Keith, prima assistendo Martin Havlat poi chiudendo da solo la gara sul 3 a 1. Per Chicago quarta vittoria consecutiva, per Columbus fine settimana con sconfitta.

La settimana era iniziata con un altro derby di division, con i Nashville Predators.

Columbus Blue Jackets vs Nashville Predators

La Nationwide Arena di Columbus è la cornice dello scontro con i Predators.
I Blue Jackets spinti dai tifosi attaccano per i primi due periodi senza trovare il gol. Più che Nashville contro Columbus è la sfida tra i due portieri, Ellis contro Mason, e la battaglia mantiene le due squadre sullo zero a zero.

Martin Erat sblocca il risultato grazie all'assist di Jason Arnott, ma Columbus pareggia poco più tardi con Mike Commodore. La sfida si rivela equilibrata come previsto, anche se i Blue Jackets tentano di superare il goalie Predators 10 volte di più rispetto alla squadra di Arnott.
Sono i rigori a decretare un vincitore, e ancora il portiere Mason ad essere protagonista. Ellis viene battuto da Rick Nash, Fiddler pareggia e Voracek segna lo shootout del 2 a 1.

Erat, nonostante l'inizio da protagonista chiude in maniera ingloriosa sbagliando il punto decisivo.
Vince Columbus 2 a 1.

Tra la gara appena descritta e il match con i Chicago Blackhawks c'è un ulteriore partita interna. Fanno visita i New York Islanders di Bill Guerin.
I Blue Jackets sono in forma, Modin ne è l'emblema con il gol dell'uno a zero su assist di capitan Nash. Non soddisfatti raddoppiano con Jason Chimera prima di concedere agli Islanders di accorciare le distanze con Park in inferiorità  numerica.

Poco male, Andrew Murray chiude la gara con il 3 a 1, Mason chiude la porta da protagonista con 24 parate. Nash a secco e ci pensa il numero 1 Steve Mason a salvare la franchigia in questa settimana.

Nashville Predators

È il Sommet Center di Nashville a regalare alla nhl la sfida tra i Predators e i lanciatissimi Vancouver Canucks primi nella Northwest division.

Anche lontano dal ghiaccio di casa il ruolino di Vancouver appare discontinuo, con i Predators invece la fanno da padrone, passano in vantaggio con Pavol Demitra ma subiscono il pareggio di Radek Bonk che conclude la fitta rete di passaggi che lo smarcano, sfruttando la superiorità  numerica.

È un episodio isolato, Vancouver spinge nel periodo finale realizzando con Edler il sorpasso dopo 24 secondi dal primo ingaggio, e chiudono l'incontro con Burrows in gol a porta vuota nel 3 a 1 finale.

Già  descritta la sconfitta contro Columbus ora ai Predators spetta ospitare il fanalino di coda della western conference, i Dallas Stars.

Lo strepitoso gol di Joel Ward apre le danze, quando ricevendo da Dumont con una prima finta mette a sedere Stephan e poi deposita il puck nella porta vuota.
Nashville dimostra di essere superiore senza concretizzare. Per arrivare al 2 a 0 si deve aspettare il terzo periodo, quando David Legwand resiste alle cariche Stars e supera ancora una volta il portiere. La rete del definitivo tre a zero arriva ancora con Ward a porta vuota con Ellis che chiude la serata con 27 parate. La rincorsa al treno delle vittorie può ricominciare.

St.Louis Blues

Le due vittorie consecutive con Phoenix e Nashville hanno illuso i tifosi Blues.
Dopo la gara con i Predators, St.Louis colleziona tre sconfitte di fila con Anaheim, Los Angeles e San Josè.

Il gol di Crombeen dopo 12 minuti sembra portar bene ai Blues, ma pochi secondi dopo arriva il pareggio di Parros con Carter che va a sbattere contro Legace, per St.Louis gol subito e portiere k.o.
Lo rimpiazza Chris Mason che non può nulla su Kunitz in power play ma sempre con l'uomo in più è ancora pareggio con Boyes.

Il difetto dei Blues è la distanza, crollano spesso sul finale e accade questo anche con i Ducks, arrivata in gol con Morrison e Kunitz nella sconfitta 4 a 2.

Contro i Kings va anche peggio, subiscono un parziale di 4 a 0 con i gol di Frolov, la doppietta di Brown e Kopitar. La reazione della franchigia paga ancora la lunga distanza,e l'assenza di Paul Kariya, si svegliano tardi con due gol fatti, Paddock e Colaiacovo, e due subiti con Brown alla sua tripletta e Kopitar che si limita ad una doppietta.
Finisce 6 a 2, St.Louis è tramortita.

Nel match con gli Sharks i Blues dimostrano di potersela giocare anche con i migliori, sotto uno a zero col gol di Marleau riescono a rifilare tre reti a Nabokov grazie alla doppietta di Winchester ed al gol di Crombeen. Sul 3 a 1, peraltro rifilato in un attimo tra la fine del primo tempo e i primi due minuti del secondo tempo.

Dopo di che St.Louis abbandona il ghiaccio, e ancora una volta passa San Josè con Setoguchi e Clowe per il sorpasso. I Blues hanno un sussulto, pareggiano con Backes ma è un altro episodio isolato, ancora Marleau colpisce e gli Sharks vincono 5 a 4.

La classifica recita ora: Detroit 44 Chicago 37 Nashville 33 Columbus 29 St.Louis 27.

Indeciso per il migliore della settimana, posso solo candidare "The Captain" Nicklas Lidstrom, i portieri Ellis e Mason e per Chicago Patrick Kane. A voi lettori, se volete, l'ardua sentenza!

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